Serena Williams ha subito quella che sarà probabilmente la sua sconfitta di fine carriera: è stata infatti eliminata dagli US Open dopo essere stata battuta dall’australiana Ajla Tomljanovic al terzo round.
La 23 volte vincitrice del titolo del Grande Slam e sei volte campionessa a New York, ha perso 7-5, 6-7 (4/7), 6-1, lasciandosi andare alle lacrime in campo. Alla Williams, che compirà 41 anni tra tre settimane, è stato chiesto se fosse disposta a riconsiderare l’annunciata intenzione di ritirarsi dai tornei. “Non credo, ma non si sa mai”, ha risposto.
Dopo aver battuto al secondo turno la numero due del ranking mondiale, l’estone Anett Kontaveit, l’incontro con Tomljanovic, 46esima in classifica, sembrava alla portata dell’americana. Nonostante la grande spinta degli oltre quindicimila presenti all’Arthur Ashe Stadium, Williams ha buttato via il primo set, perso 7-5 dopo essere stata avanti 5-3, poi vinto il secondo al tie-break dopo essere stata sul 5-2, infine crollata al terzo, con l’australiana passata dallo 0-1 al 4-1.
Serena, forse complice l’emozione e la consapevolezza di essere arrivata alla fine di una ventennale carriera, è parsa negli ultimi game sopraffatta e delusa, inanellando una serie di errori non forzati, soprattutto con il dritto, che hanno dato strada libera all’avversaria.
L’ultimo gioco è stato infinito, ma per la Williams non è bastato rimanere aggrappata a ogni punto. In tribuna, con le telecamere dei cellulari puntati sul campo, tutti hanno seguito l’ultimo scambio per immortalarlo. Il dritto finito sulla rete è il passo d’addio.
Serena lascia dopo aver indicato la strada a migliaia di giocatrici afroamericane. Non raggiungerà il record di 24 vittorie del Grande Slam dell’australiana Margaret Court, che comunque è arrivato prima dell’inizio dell’era Open, ma non aveva più niente da dimostrare.
La leggenda resterà intoccabile. Il tributo del mondo del tennis ne è una prova tangibile.