Come accade in Formula 1, anche per la gemella elettrica Formula E, quando la tecnologia sembra prendere il sopravvento, è il fattore umano a confermarsi la dote vincente, l’X-Factor che fa la differenza.
Se ne è avuta conferma domenica, in Corea del Sud, nel corso dello Hana Bank Seoul E-Prix, ultima gara di stagione tenutasi ancora in modalità double header, ovvero con due gare consecutive distribuite nel fine settimana: l’iceman belga Stoffel Vandoorne di Mercedes-Benz EQ si è laureato campione mondiale 2022 pur avendo ottenuto un solo podio, ma accompagnato da una striscia continua di piazzamenti in zona punti per tutte le 15 gare previste dal torneo.
Vice-campione del mondo di Formula E 2022 è Mitch Evans di Jaguar, spesso vincitore, come ad esempio nella doppia gara dell’E-Prix di Roma dello scorso aprile, ma incostante nei risultati. Al terzo posto della classifica iridata l’oriundo italiano Edoardo Mortara del team monegasco ROKiT Venturi. Per la categoria squadre, la stagione 2022 di Formula E è stata vinta da Mercedes, che ha preceduto ROKiT Venturi e DS Techeetah.
Basterebbero queste note per riassumere ma soprattutto anticipare le prossime novità del campionato elettrico, che ci riporta a noti marchi italiani. Iniziamo dalla Mercedes, che ha confermato di interrompere nel 2022 la sua presenza in Formula E, mentre la McLaren invece ne rileva lo staff e debutta il prossimo anno trovandosi a difendere il titolo di campione della categoria squadre.
Ebbene, Stoffel van Doorne, attuale campione della categoria piloti, passa da Mercedes ad un team che già conosciamo. Si tratta di Techeetah-DS, compartecipata dal gruppo Stellantis, galassia industriale che oggi raggruppa tutti i marchi Fiat.
Ma le novità non sono finite. Su autorizzazione della Federazione Automobilistica Internazionale-FIA, che organizza le principali gare della massima categoria, DS fornirà il gruppo motore, e solo quello, ad un’altra sister-company Stellantis. Si tratta di Maserati che con il suo debutto in Formula E nel 2023 tornerà alle massime competizioni automobilistiche dopo una assenza di ben 65 anni, quando nel 1958 sul circuito di Montecarlo riuscì a qualificare la italiana Maria de Filippis, prima donna in assoluto a competere in Formula 1.
Grazie al powertrain fornito da DS, Maserati a sua volta rileverà la scuderia monegasca ROKiT Venturi, che nel 2023 abbandona il gruppo motore sinora fornito dai tedeschi di Mercedes, per correre proprio con il nome della casa automobilistica di Modena. Ricordiamo che grazie al ritorno di Maserati, la galassia Fiat nel 2023 tornerà ad essere presente nell’automobilismo internazionale con tre dei suoi marchi più famosi: Ferrari e Alfa Romeo-Sauber in Formula 1, ed appunto Maserati in Formula E.
Alle anticipazioni di cronaca, aggiungiamo che il campionato elettrico per i prossimi mesi conferma anche importanti novità tecniche, prima fra tutte l’aumento a 300 km/h della velocità massima delle monoposto. A seguire, la adozione di un gruppo motore disponibile per ciascuno dei due assi ruote, anteriore e posteriore. Altra novità che troveremo anche nella produzione di serie: il progressivo abbandono dei tradizionali dispositivi meccanici di frenata, per privilegiare una adozione di nuovi sistemi di recupero energia sfruttando il brake by wire, il tradizionale freno-motore.
Infine, come accade in Formula 1, anche Formula E consentirà soste ai box, dei pit stop: ma per il fast recharge delle batterie.
Veniamo infine alle note di giornata. Fedele alla sua impostazione popolare, Formula E ha debuttato in Corea del Sud con un inedito tracciato cittadino e che in parte attraversava lo Stadio di Seoul, sede nel 1988 delle XXIV Olimpiadi.
Ricordiamo che in occasione dello Hana Bank Seoul E-Prix la Formula E ha festeggiato varie ricorrenze. Innanzitutto le 100 gare disputate in otto stagioni di campionato; la presenza ininterrotta dei team automobilistici Mahindra Racing del monegasco Venturi di cui abbiamo appena detto, del pilota neozelandese Mitch Evans di Jaguar, ed infine del suo collega italo-brasiliano Lucas di Grassi, oltre che i mille punti in carriera raggiunti da quest’ultimo al volante di una monoposto elettrica.
Il circuito di Seoul prevedeva ben 22 curve, specie ad inizio gara, distribuite per una lunghezza di 2.6 km. Inevitabile anche domenica una collisione ad inizio corsa ed una selezione dei piloti rimasti, come già accaduto nella gara di sabato, che fra l’altro ha costretto al ritiro l’italiano Antonio Giovanazzi del team Dragon Penske Autosport, del businessman americano Jay Penske, CEO dell’omonimo gruppo multimediale newyorkese cui appartengono testate come Variety, Rolling Stone e Billboard.
A Seoul la gara conclusiva è stata vinta da Edoardo Mortara di ROKiT Venturi, seguito da van Doorne, di Mercedes, e dal britannico Jake Dennis, del team Avalanche Andretti, fra i cui soci troviamo l’italo americano Michael Andretti, figlio dell’italiano Mario Andretti, indimenticabile pilota in Formula 1 per il team Ferrari ad inizio anni Settanta.
La stagione 2023 di Formula E inizierà il prossimo gennaio, a Città del Messico.