“Credo che la dirigenza della Juventus sappia valutare le cose con un ampio raggio e non solo per una partita. Io non mi aspetto niente, ho un contratto con questa società”.
Così diceva Maurizio Sarri, nella conferenza post partita di Juventus-Lione che ha prematuramente estromesso i bianconeri dalla Champions League. Sembrava piuttosto sicuro che, di lì a poco, nulla sarebbe cambiato. C’era in effetti un contratto, un progetto, una volontà di rivoluzionare la squadra dopo l’impronta data in cinque anni da Allegri. E invece, qualche ora più tardi, è arrivato l’annuncio ufficiale della squadra. Un comunicato conciso che recita: “Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano.”

Non è bastata la vittoria per 2-1 con il Lione. Il tecnico napoletano, cresciuto sulle rive dell’Arno, viene allontanato dopo una sola stagione sulla panchina bianconera e nonostante la conquista del titolo di campione d’Italia. Devono essere stati troppi i problemi accumulati negli ultimi mesi, complici le critiche subite e le tensioni con alcuni uomini chiave dello spogliatoio. L’eliminazione dalla Coppa dei Campioni, alla fine dei conti, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sarebbe stato lecito aspettarsi una decisione entro qualche giorno, ma per Agnelli non c’è tempo da perdere in vista dell’inizio del nuovo anno, previsto tra poco più di un mese. Dopo qualche ora dalla fine della collaborazione con Sarri, un nuovo articolo appare sul sito della Juventus, mettendo a tacere il fiume di indiscrezioni sull’identità del nuovo allenatore.

Si era parlato di Inzaghi, Pochettino o Zidane. Ma la Vecchia Signora preferisce spiazzare tutti, e decide di optare per Pirlo, da poco tecnico della formazione giovanile. “Sarà Andrea Pirlo – recita il comunicato bianconero – il nuovo allenatore della Juventus. 41 anni, nato a Flero in provincia di Brescia, Andrea Pirlo ha una carriera leggendaria da calciatore che lo ha portato a vincere tutto, dalla Champions League al Campionato del Mondo nel 2006. Nei suoi quattro anni alla guida del centrocampo della Juventus, Pirlo ha vinto altrettanti scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe. Oggi inizia un nuovo capitolo della sua carriera nel mondo del calcio. Da oggi, per il popolo juventino sarà IL Mister, poiché la società ha deciso di affidargli la guida tecnica della Prima Squadra, dopo averlo già selezionato per la Juventus Under23. La scelta odierna si basa sulla convinzione che Pirlo abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi”.

Contratto fino al 2022 per Pirlo, che da Maestro, come veniva soprannominato quando inventava geometrie da centrocampo, diventa Mister. Una mossa azzardata, rischiosa e, per alcuni, persino sbagliata in partenza. Certo, chi auspicava un nome dotato di esperienza in panchina non è stato accontentato. D’altronde, era lo stesso presidente Agnelli, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Pirlo all’Under 23 il 30 luglio, a sostenere che “il percorso della seconda squadra verso la prima deve valere per i giocatori e per l’allenatore. Devono meritarlo, e questa è solo la prima tappa”. Dieci giorni, secondo Agnelli, devono essere stati sufficienti, e così il nuovo incarico è arrivato.
La Juve, ora, ha un nuovo regista. Pirlo lo è già stato con la maglia addosso. Vedremo se anche in giacca e cravatta sarà in grado di incantare i tifosi dello Juventus Stadium.