
È l’ultima partita in trasferta per il NYCFC in questa stagione di Major League Soccer. Direzione Washington, decido di partire con i tifosi azzurri che si sono dati appuntamento nel Bronx, alle prime ore di domenica mattina, per mostrare il loro affetto alla squadra. Sebbene la lotta scudetto sia già stata persa e gli uomini di Domè siano matematicamente qualificati ai playoff, all’Audi Field erano presenti più di trecento ultrà del New York City Supporters Club.
Per loro la società ha messo a disposizione tre autobus, compreso quello in uso a giocatori e staff tecnico. A bordo, i fans – ragazzi, ragazze ma anche famiglie con bambini – hanno portato teglie di riso e fagioli, bagel, caffè, birre e rum. “In due anni non ci sono mai stati problemi”, ha esordito l’autista, “basta che teniate pulito. Non mi importa se vi ubriacate, però ricordatevi che è vietato fumare”. In effetti, nelle quattro ore e mezza di viaggio, l’alcol ha innaffiato cori da stadio e discussioni animate.
Mentre vedevo scorrere fuori dal finestrino i paesaggi rurali dal New Jersey al Maryland passando per Pennsylvania e Delaware, ascoltavo i discorsi dei supporters sugli impianti sportivi e sullo scarso rendimento del team nelle ultime undici giornate di campionato. “Gli Yankees vogliono cacciarci, eppure gli facciamo guadagnare un sacco di soldi” “Non credo, secondo me sono loro a non mandarci via!”. Il riferimento è alla complicata questione stadio: a tre anni dall’esordio nella massima serie nordamericana, il NYCFC è ancora ospite nel tempio del baseball. Secondo il New York Times, la ricerca sarebbe al punto di partenza, proprio nel Bronx, dove la bozza del progetto includerebbe “un parco, un hotel, un centro congressi dedicato al calcio e allo sport, negozi, uffici, una scuola e fino a tremila appartamenti di fascia media”.

Sui dieci punti conquistati in undici incontri, invece, si fanno strada le ”teorie del complotto” di Anthony: “Non diamo la colpa a Domè (che ha preso il posto di Patrick Vieira, volato a Nizza l’11 giugno scorso, ndr). Pensateci, Taty Castellanos è stato acquistato il 27 luglio. Ha portato il mate nello spogliatoio, adesso tutti lo bevono regolarmente e si sono rammolliti”. Mate o no, in effetti dal 29 luglio il NYCFC ha collezionato solo due vittorie, a fronte di quattro pareggi e ben cinque sconfitte (sei con quella di ieri, terminata 3 a 1).
Tra una battaglia a colpi di rap e l’altra, la spedizione azzurra è arrivata da Rooney&Co. un’ora prima del fischio di inizio. In casa DC United, i tifosi della Grande Mela si sono accomodati in curva laterale, a pochi metri dagli avversari. Non c’è bisogno di recinzioni, reti o ingressi separati in terra americana, anche quando gli ospiti si sgolano per sostenere i propri beniamini in difficoltà. Nonostante il vento gelido che soffiava sulla capitale federale, infatti, gli ultrà hanno cantato fino al 90’, oltre i tre gol dell’ex Manchester United e di Acosta, e la rete del capitano Villa.

C’è delusione nei volti di chi si prepara ad altre cinque ore di cammino per fare ritorno a New York, ma anche attesa per la sfida di domenica pomeriggio contro il Philadelphia, che chiuderà il campionato. Prima dei playoff, quindi, è tempo di festeggiare con il Fan Appreciation Day: oggi alle 16, all’angolo tra Stanton e Essex, i giocatori del NYCFC regaleranno biglietti per lo Yankee Stadium ai primi cinquanta tifosi con la app di Tinder – sponsor ufficiale del club del City Football Group – sul loro telefono.