Sono passate due settimane dalla partita inaugurale tra Russia e Arabia Saudita che ha dato il via a questo spettacolare Mondiale 2018. Da allora, i tifosi hanno vissuto tante emozioni, delusioni e colpi di scena, crisi esistenziali di giocatori, ammutinamenti contro gli allenatori, eliminazioni a sorpresa. Cos’è successo dalla prima giornata della fase a gironi?

Nel gruppo A, qualificazione scontata per la squadra di casa e per l’Uruguay capolista. Dopo la sconfitta 1-3 contro la Russia, l’Egitto di Mohamed Salah riesce a perdere anche contro l’Arabia Saudita e rientra al Cairo con zero punti. Edinson Cavani, invece, si è finalmente sbloccato con il gol del 3 a 0 che ha permesso alla Celeste di superare in classifica la formazione russa.

Paura nel girone B per Spagna e Portogallo, che hanno lottato fino all’ultima partita per mettere al sicuro il passaggio agli ottavi. Nella gara finale, la Spagna si è trovata di fronte a un Marocco già escluso dalla competizione eppure agguerrito, per ben due volte in vantaggio. Il Portogallo ha sofferto contro l’Iran in una serata opaca per Cristiano Ronaldo: rigore parato e VAR Review per un possibile fallo da cartellino rosso. Per qualche giorno, almeno, la stampa ha cambiato bersaglio e ha smesso di accanirsi solo su Lionel Messi.

Prevedibile l’esito di Francia e Danimarca, che guadagnano un posto tra le sedici nazionali per il prossimo turno. La Francia ha battuto il Perù per 1-0, prima di accontentarsi di un pareggio conveniente e senza reti – l’unico finora in tutto il torneo – con la Danimarca. Onore ai sudamericani, al Mondiale dopo un’assenza di trentasei anni.

Era la nostra grande delusa, con quell’1-1 all’esordio contro l’Islanda. Poteva fare peggio? Sì, l’Argentina poteva perdere 3 a 0 contro la Croazia, in una partita che ha evidenziato la fragilità del gruppo. Dopo la fronda dei giocatori che, secondo voci di corridoio, chiedevano l’esordio del ct, la squadra è stata miracolata da un gol di Marcos Rojo all’85’ per la vittoria decisiva. Emblematico il video che ritrarrebbe Jorge Sampaoli mentre chiede a Messi: “Lo pongo al Kun?” (“Lo metto dentro il Kun?”). Difficilmente, però, l’autogestione argentina potrà produrre lo stesso risultato nell’ottavo contro la Francia. Peccato per la Nigeria, l’ennesima nazionale africana fuori dalla competizione (a questo proposito vi consigliamo il commento di Musa Okwonga del New York Times). Nel frattempo, dal girone D è emersa una Croazia potenzialmente candidata ad un posto tra le prime quattro del Mondiale.

La Svizzera, intanto, si salva in corner grazie alla rete di Xherdan Shaqiri all’ultimo minuto di gioco contro la Serbia e ringrazia doppiamente gli avversari per non aver vinto la terza giornata contro il Brasile, visto che il 2-2 finale contro la Costa Rica avrebbe messo a rischio la qualificazione elvetica. I verdeoro incroceranno il Messico, secondo nel girone F.

Dopo aver sconfitto Germania e Corea del Sud, infatti, i centroamericani sono clamorosamente caduti nel match più importante per il primo posto, guadagnato dalla Svezia con un pesante 3 a 0. L’Italia non sarà arrivata al Mondiale, ma vedere uscire la Germania, campione in carica, è stata una delle poche gioie per i tifosi azzurri.
È scontro tra capocannonieri nel gruppo G: il match “a perdere” tra il Belgio di Romelu Lukaku e l’Inghilterra di Harry Kane è terminato con la vittoria dei “diavoli rossi” per 1 a zero. Entrambe proseguono il torneo con un bottino ricco di gol realizzati a spese delle malcapitate Tunisia e Panama (5-2 contro i nordafricani e 6-1 contro i centroamericani).

Era complicato fare pronostici sul “Girone della Morte”, il raggruppamento tra Colombia, Giappone, Senegal e Polonia. Nonostante lo stop iniziale, la Colombia ha concluso da capolista eliminando il Senegal, finito terzo a pari punti con il Giappone e pari differenza reti. In queste situazioni, il numero di cartellini gialli ha fatto la differenza e ha mandato i nipponici agli ottavi.
Il Mondiale entra adesso nel vivo, e per le favorite non c’è più possibilità di sbagliare.