È un sabato caldo per i tifosi di calcio locali, e non solo per le temperature primaverili che ha registrato il termometro. È la giornata del derby, il clásico tra i NY Red Bulls e il NYC Football Club. La giovane società del presidente Jon Patricof si è spostata sull’altra sponda dell’Hudson per la trasferta contro la squadra storica della città, di casa a Harrison, NJ. Gli otto punti di differenza tra i due team hanno contato davvero poco per il risultato finale, 4-0. Annientato, il NYCFC torna nel Bronx a leccarsi le ferite.
Prima dell’inizio della partita, le maestose coreografie e l’imponente show di fuochi d’artificio – a tratti esagerato, se si considera la relativa importanza di questo match di campionato – hanno mostrato subito l’aggressività e la competitività con cui i Red Bulls sarebbero scesi in campo di lì a poco. A quattro minuti dal fischio dell’arbitro, infatti, il NYCFC incassa le reti di Kaku (2’) e di Valot (4’). Il parziale dei primi dieci minuti condiziona fortemente il resto della gara e la prestazione dei giocatori capitanati da David Villa.
Dalla panchina, Patrick Vieira cerca invano di incoraggiare i suoi ma la formazione non è in grado di imporre il gioco aggressivo al quale ha abituato i tifosi. Un paio di tiri fuori porta, l’ennesimo errore della difesa azzurra e la palla finisce in rete per il terzo gol. Dall’alto dei nuovissimi e comodi spalti dell’Arena, il pubblico assiste a uno spettacolo a senso unico, spesso noioso, con i Red Bulls che riescono a rallentare i ritmi dato il punteggio già sicuro.
“Se avessi potuto sostituire dieci calciatori lo avrei fatto, perché non ero per niente contento”, dichiarerà Vieira in conferenza stampa. Nella ripresa, in effetti, si tenta di rimescolare le carte con Ofori al posto di Tinnerholm e, al 65’, Wallace per un Villa inesistente. È passata meno di una settimana dalla sfida contro il Dallas e dall’euforia per il traguardo dei 400 gol realizzati in carriera, eppure l’ex campione di Barcellona e Spagna è uno dei peggiori titolari di oggi. Al 78’, a qualche secondo da una traversa colpito, i Red Bulls calano il poker e mettono definitivamente il punto a una partita cominciata con il piede sbagliato. L’allenatore del NYCFC si copre il volto con le mani e i supporters ospiti si allontanano dallo stadio.

A colloquio con la stampa, Vieira esprime frustrazione e rammarico per la mancanza di personalità dei suoi uomini. Anche per i giornalisti è difficile commentare l’esito di questo derby, così inaspettato e assurdo. Negli spogliatoi regna il silenzio: è un “incubo collettivo”, per usare le parole del coach. La speranza è di risvegliarsi al più presto, almeno in tempo per la prossima domenica a Los Angeles.