Usate la bicicletta? Siete amanti del brivido? Tifate per gli atleti coraggiosi e magari anche un po’ matti, specie per i ciclisti che usano bici a scatto fisso, cioè senza cambio e senza freni? Se la risposta è si alla domanda uno-due-tre, allora il consiglio è quello di non perdervi sabato 28 aprile la tappa americana del Red Hook Criterium. Che si correrà a New York, anzi a Brooklyn.

Se vi state chiedendo ora cos’è il Red Hook Criterium, sappiate che è il campionato del mondo a tappe per queste “strane” bici, il più accattivante ed emozionante di sempre. Il nome del campionato deriva proprio dal quartiere Red Hook di Brooklyn nel quale inizialmente venivano fatte delle gare clandestine con queste bici senza cambio e senza freni (per fermarsi si deve contropedalare, corona e pignone sono collegati direttamente dalla catena…) con tanto di scommesse sui vincitori o su chi magari cadeva per primo.
Tra l’altro va detto, a onor di cronaca, che le bici a scatto fisso in pratica furono usate per primi (fuori dalle piste, fino ad allora terreno d’uso di quel tipo di due ruote) dai “messengers” di New York, i fattorini che consegnano pacchi e lettere in bicicletta nel traffico urbano. Messengers” protagonisti, con le loro bici, anche di un famoso film, “Senza freni”, un “giallo” dove le due ruote scatto fisso tenevano banco dall’inizio alla fine della storia.
Col passare del tempo la passione e l’uso quotidiano però si sono trasformati in una vera e propria disciplina sportiva, diffusa in molti Paesi,che attira ormai anche ex professionisti. Anzi, per via della sua particolarità, il campionato e tutto il mondo delle bici a scatto fisso negli ultimi tempi sta facendo letteralmente impazzire i ciclisti di tutto il mondo.
Qualche anno fa le “fixed bike” erano infatti spesso autocostruite, magari assemblate con pezzi trovati nelle discariche. Oggi invece i mezzi utilizzati sono moderne, coloratissime, leggerissime e spesso costose bici da corsa a scatto fisso (proprio come le bici che si usano nelle gare in pista).
La loro particolarità appunto è che nascono senza i freni e tutte le gare del circuito Red Hook si svolgono per le strade, all’interno di percorsi urbani ricchi di curve, dove si lotta gomito contro gomito contro tanti avversari. In ogni percorso poi ci deve essere almeno una curva detta ad ‘’uncino’’, a 180 gradi, che viene affrontata (naturalmente) al massimo della velocità.
Si può quindi immaginare quanta abilità e coraggio ci vogliono per mettersi in gioco. Le cadute, infatti, sono all’ordine del giorno! In rete esistono diversi video dei ”cumuli di ciclisti” che si formano in seguito a rovinose cadute di qualcuno in mezzo al gruppo: ovviamente, per via dell’assenza del freno, diventa impossibile fermarsi a quelle velocità, e il disastro è inevitabile!
Il Red Hook Criterium si svolge in 4 tappe, la prima appunto a Brooklyn, sabato 28 aprile, poi a Londra, a Barcellona e infine a Milano. Al termine di tutti gli appuntamenti, in base ai piazzamenti ottenuti in ogni singola prova, è redatta una classifica che incorona il campione e la campionessa del mondo. E proprio nel 2017 il campione assoluto di questa specialità è stato un italiano, Davide Viganò in sella ad una bicicletta Cinelli, un ex professionista delle gare su strada e su pista, che si imposto alla grande sui suoi avversari.

Molti gli italiani che partecipano anche quest’anno a questo campionato, così come tanti sono gli statunitensi, gli inglesi, i tedeschi, gli spagnoli, e stando ai loro racconti si divertono tutti veramente molto (cadute a parte).

Al di là del risultato della corsa l’ambiente conta, e quello che circonda le gare Red Hook è un caldissimo clima di festa. Tutti hanno una gran voglia di scherzare, ridere e naturalmente anche di pedalare, sempre alla massima velocità. Dunque, sabato, tutti a Brooklyn: arrivano quei temerari sulle loro bici!.