Era il 3 dicembre quando l’Inter travolgeva per 5-0 il Chievo. Da allora sono trascorsi due mesi e i nerazzurri non hanno più assaporato una vittoria in ben otto gare. Una media da retrocessione senza appello. Solo il disastroso Chievo (2 punti) ha fatto peggio. I nerazzurri hanno incamerato gli stessi punti fatti da Benevento e Bologna. La cosa preoccupante per la proprietà cinese è che non si vedono segnali di ripresa. Anzi. Anche il pareggio interno con il Crotone di Walter Zenga (salutato con grande affetto dai suoi vecchi tifosi) ha mostrato una squadra timorosa, incapace di proporsi. Una involuzione mentale e non tecnica. La solita scimmia sulle spalle che ciclicamente ritorna, come accaduto l’anno scorso a Stefano Pioli e prima ancora a Frank De Boer, Roberto Mancini, Walter Mazzarri, Andrea Stramaccioni, Gianpiero Gasperini, Rafa Benitez.
Incredibile pensare che solo nel 2010 l’Inter di Jose Mourinho trionfava in tutte le competizioni, emergendo soprattutto per consapevolezza e determinazione, superando nel percorso della Champions League squadre del calibro di Chelsea, Barcellona e Bayern Monaco. Certo la squadra allenata da Mou aveva giocatori di fortissima personalità come Samuel, Cambiasso, Lucio, Maicon, Eto’o. E capitano era un’icona per esperienza e attaccamento alla maglia come Javier Zanetti. Luciano Spalletti si dice fiducioso che la squadra possa riprendersi, ma fino ad ora le rassicurazioni hanno sortito scarsissimo effetto. Secondo alcune indiscrezioni il tecnico toscano sta meditando un cambio di modulo abbandonando il 4-2-3-1 che lascia troppo solo Icardi. Si tratterebbe di una bocciatura per i giocatori più deludenti fino ad ora, come Candreva, Brozovic, Gagliardini e Borja Valero. Contro il Bologna l’Inter potrebbe quindi schierare un centrocampo a rombo con esordio titolare del nuovo acquisto Rafinha (se verrà ritenuto in condizione da Spalletti) dietro a due punte, con Eder o Perisic accanto a Icardi. Basterà questo?
In testa Napoli e Juventus non accennano a rallentare. I bianconeri hanno travolto il Sassuolo per 7-0, con una tripletta del Pipita Higuain. Una bella lezione di fiducia in vista della ripresa della Champions League che vedrà la squadra di Allegri opposta al Tottenham del formidabile Harry Kane. Il bisonte inglese (188 cm, 86 kg) sarà presumibilmente l’attaccante più richiesto nel mercato estivo, con il Real Madrid in pole position per un nuovo acquisto da record. Il Napoli ha vinto senza problemi il derby a Benevento.
Sull’altro fronte del Po va invece dato atto a Mazzarri di aver dato solidità al Torino ereditato da Sinisa Mihajlovic. Con otto punti in quattro gare, i granata hanno messo nel mirino la sesta piazza, attualmente occupata dalla Sampdoria di Giampaolo con cui hanno pareggiato 1-1. Sarà un’impresa dura, in quella zona di classifica ci sono anche Milan e Udinese, che anche loro hanno acquisito nuovo sprint dopo i cambi di panchina, con l’arrivo di Massimo Oddo e Rino Gattuso. La lotta per l’ultimo posto Uefa si presenta avvincente come quella per il vertice.