Seconda giornata dai toni un po fiacchi e blandi infastidita da troppe voci di calciomercato che, finalmente, ieri ha chiuso ufficialmente i battenti. La Juve ha ripreso Matri ed abbandona Osvaldo che resta un tesserato nerazzurro ma che ha una causa in corso con l'Inter che lo girerà al Southampton. Ritorno di fiamma anche per Borriello che torna al Genoa dalla Roma passando per la Juventus, l'Inter si riprende anche Santon dal Newcastle. Calciatori ceduti e poi ritornati alla corte dei loro club sono un tormentone che ormai diventa quantomai inutile e reso pure stucchevole dai proclami di amore eterno subito sconfessati da contratti milionari strappati poi troppo in fretta. Diamanti rientrato dalla Cina e Cerci dalla Spagna avevano inopportunamente twittato che il calcio che conta era altrove lontano dalla penisola. Bentornati ad entrambi nel calcio che non conta niente.
Sassuolo – Inter 3-1
Il Sassuolo si prende la sua rivincita personale ai danni dell'Inter, le rifila tre gol e la scavalca in campionato per la gioia di Squinzi e dei suoi tifosi che in questo modo rendono il ricordo del 7 a 0 dell'andata come un incidente di percorso e non come un risultato che attesti inferiorità. Il pomeriggio dei nerazzurri è cominciato male, dopo appena mezz'ora gli uomini di Mancini erano già sotto di due reti , ed è finito peggio per il terzo gol e l'espulsione di Donkor che andava sostituito ma per un errore della panchina è rimasto in campo richiamando Vidic al posto suo e nel finale riprovevole scambio di effusioni tra Icardi ed i tifosi nerazzurri a coronare indegnamente questo pomeriggio emiliano. Dopo la partita infatti un gruppetto di giocatori è andato sotto la curva per donare la propria maglia ai tifosi, maglie rilanciate immediatamente indietro verso i giocatori con annesso oltraggio sotto forma di coro che invitava i giocatori di andare a zappare i campi invece di giocarci sopra. Icardi e Guarin a loro volta hanno offeso la curva con epiteti irripetibili, chiedendo successivamente scusa sui social. Il calciatore è comunque un lavoro duro e siamo felici che ci sia ancora qualcuno che sia disposto a farlo…
Mancini vede la luce fuori dal tunnel, proprio come il Premier che vede le famiglie italiane che si arricchiscono. Un cambio delle proprie abitudini generali sarebbe quantomeno auspicabile.
Sassuolo; Impegno ed umiltà e tre reti del trio italiano Sansone- Zaza e Berardi Voto 9 in pagella. Inter suonata e disastrosa, Voto 2
Roma – Empoli 1-1
La pareggite è ormai diventata cronica ed apre ufficialmente la crisi in casa giallorossa. Due mesi senza vittorie e quattro pareggi di fila segnano il passo della Roma che ormai vede le speranze di aggancio alla capolista ridursi al fatidico lumicino. La AS Roma non ha più quella velocità in campo che ha contraddistinto buona parte del girone di andata ed ora gira a motore spento come per inerzia affidandosi a giocate improvvisate senza incisività alcuna con difesa in affanno già dalla prima incursione dell'avversario e manovra lenta ed impacciata in attacco. Rigore ineccepibile e puntuale espulsione consegnano alla Roma una partita in salita , come ormai accade da tempo e quinto pareggio in rimonta se ci mettiamo anche il turno di coppa, poi vinto per un rigore regalato. Al gol di Maccarone nel primo tempo risponde Maicon nella ripresa consegnando ai tifosi l'ennesimo pareggio e scrutando ormai in lontananza la Zebra in fuga . A Gervinho, al rientro dall'Africa, verrà dato l'onere di darle ancora la caccia
AS Roma prevedibile ed impacciata voto 5 – Empoli veloce e sorprendente Voto 8
Genoa – Fiorentina 1-1
Le quote non mentivano e la sfida tra i Grifoni ed i Viola è finita in parità . Uno a uno con vantaggio del Genoa per un autorete del portiere e pareggio discusso della Fiorentina nella ripresa. Gasperini furioso per l'ennesimo gol irregolare subito dalla sua squadra sfoga la sua rabbia ai microfoni ed apre la contestazione dei tifosi rossoblù contro gli errori arbitrali che da oggi saranno ufficialmente in sciopero del tifo. A chi gli faceva notare che a volte in campo gli errori a volte non possono venire evidenziati se non con il supporto del mezzo televisivo, in conferenza stampa il tecnico del Genoa ha addirittura ventilato l'ipotesi che le moviole vengono montate ad arte per favorire le grandi penalizzando oltre misura le piccole squadre di Serie A. Pure illazioni o grandi manovre oscure? Secondo me nell'aria ultimamente si respira qualcosa di strano…
Genoa deluso ed amareggiato, voto 6 – Fiorentina dimessa ma efficace, voto 6
Udinese – Juventus 0-0
La capolista segna il passo allo stadio Friuli in un pomeriggio dove non succede assolutamente niente di rilevante ai fini della cronaca sportiva. Le troppe voci di mercato degli ultimi giorni hanno fatto perdere di vista a molti addetti ai lavori, calciatori, allenatori ed affini, che il calcio è un gioco che va praticato invece che discusso sui tavolini di un Hotel cinque stelle e che la finalità di tutte le trattative poi scende inesorabilmente in campo per il giudizio dei tifosi. Per tutto il primo tempo le squadre sembravano preda di un torpore primaverile precoce visto che siamo ancora in pieno inverno e l'unica emozione della partita si è avuta a sette minuti dal termine per il cartellino giallo comminato a Lichsteiner per gioco scorretto nei confronti di un avversario.
Udinese tiene botta e non perde, voto 6 – Juventus con la testa altrove, voto 5
Torino – Sampdoria 5-1
La sponda granata di Torino risponde con la manita al risultato ad occhiali che ha inchiodato la Juve in terra friulana. Cinque gol sono sempre uno spettacolo e stavolta è la ditta Ventura e soci ad offrire ai tifosi un pomeriggio da ricordare con questa larga vittoria agevolata non poco dall'inconsistenza dei blucerchiati piuttosto che da propri meriti effettivi. Tripletta del redivivo Quagliarella che si porta a casa il pallone , poi il rinato Amauri e Peres portano a cinque le reti granata. Mihailovich chiede scusa ai propri tifosi per il giorno di ferie non pagate e godute dalla sua squadra e rientro al lavoro ed alla realtà già da oggi con un ritiro non peventivato.
Torino batte il cinque e ringrazia, voto 7 – Sampdoria non pervenuta, voto N.G
Palermo – Verona 2-1
Il Palermo vince anche con il Verona e si porta al settimo posto in piena Europa League grazie alla perla dell'argentino Dybala su punizione che pareggia il vantaggio provvisorio degli scaligeri con Tachsidis ed a dieci minuti dal termine con Belotti che in tuffo insacca il pallone crossato dalla sinistra da Vazquez per la meritata vittoria. Primo tempo a ritmi molto elevati a cui fa riscontro una ripresa giocata sottotono dalle due squadre forse per aver speso troppo i primi 45 minuti. Una piccola anomalia inusuale a queste latitudini vedere lo stadio semivuoto a Palermo, la squadra veleggia a pieno titolo tra le grandi del calcio e non merita certo la diaspora dei propri tifosi.
Palermo veleggia a vista, voto 8 – Verona messa bene in campo ma da rivedere in alcuni movimenti, voto 6
Chievo – Napoli 1-2
Come nel resto degli stadi di mezza Italia non si è visto un gran calcio oggi al Bentegodi di Verona, complici voci incontrollate di mercato ed apatia da primavera precoce, di fatto le due squadre hanno giocato assenti e senza la voglia di offendere pensando più a non farsi male. Alla fine il Napoli ha vinto meritatamente una partita importante in termini di risultati che la piazza al terzo posto in equidistanza perfetta tra la seconda e la quarta. Ci sono voluti due autogol per sbloccare il risultato , Cesar per il Chievo apre le danze degli errori ed il Napoli dopo pochi minuti restituisce il favore con Britos e pareggia i conti . Nella ripresa ci pensa il nuovo acquisto Gabbiadini a rimettere sui binari dei tre punti la squadra di Benitez: Strinic dalla sinistra affonda , entra in area e serve Gabbiadini che stoppa il pallone con il sinistro, si gira su se stesso fintando il movimento verso il centro repentinamente si gira sulla destra lasciando di stucco il difensore e con un tiro di interno sinistro centra di precisione l'angolino alla destra di Bizzarri portando in vantaggio il Napoli.
Chievo in salute punito oltre misura, voto 6 – Napoli da registrare ma quando attacca è sempre letale, voto 7
Cesena -Lazio 2-1
Il Cesena che non ti aspetti fa le scarpe alla Lazio presunta grande di questo campionato ma che ancora deve dimostrare tutta la sua potenzialità in termini di risultati. I romagnoli vincono due partite consecutive e lasciano le sabbie mobili della classifica sperando in una salvezza inopinata fino a due settimane fa. Autogol ,l'ennesimo della giornata, di Cataldi e raddoppio di Defrel portano il Cesena a quota 15 in classifica e spingono l'entusiasmo dei tifosi presenti accorsi numerosi allo stadio per sorreggere la propria squadra in deficit di punti. Lazio in gol con Klose fa sempre un passo avanti ed uno indietro, forse pagando un prezzo troppo caro per le varie assenze di alcuni giocatori nei vari reparti del campo. Lavoro extra in settimana per Pioli che conserva attestati di stima nonostante i risultati ancora poco soddisfacenti della propria squadra.
Cesena solido ed arrembante , voto di stima 7 – Lazio macchinosa e decifrabile in ogni movimento, voto 5
Atalanta – Cagliari 2-1
Una rovesciata all'ultimo respiro con tempo praticamente scaduto regala la vittoria alla Dea e consegna il baratro a Zola. Al 94' il cileno Pinilla con movimento agile ed elegante sforbicia in piena area e giustifica il prezzo del biglietto ai numerosi spettatori paganti consegnando i tre punti pesanti alla sua squadra in chiave salvezza. Partita che il Cagliari ha cercato di addormentare sin dall'inizio con un modulo 4-3-2-1 , in cui l'unico terminale offensivo era Longo preferito in extremis a Cop. Il Mister cagliaritano sapeva della delicatezza dell'incontro ed ha preferito coprirsi affidando al contropiede la velocità di Sau e Joao Pedro ma non ha evidentemente fatto i conti con l'estro del cileno , frettolosamente ceduto dal Genoa, che ha confezionato un gol straordinario da cineteca.
Atalanta vincente anche con le ottime scelte di mercato, voto 6 – Cagliari arrendevole voto 5
Milan – Parma 3-1
Menez batte il Parma ed a San Siro ritorna la luce. Il Milan ancora troppo brutto per essere vero si affida anima e cuore al suo giocatore più in forma e Menez ripaga la fiducia segnando una doppietta e confezionando un pregevole assist per il terzo gol siglato da Zaccardo nel finale vincendo praticamente da solo la gara contro il Parma camuffando sotto il tappeto le evidenti carenze e scollature tra i reparti che questa vittoria contribuisce a rendere meno palesi. Donadoni inviperito in occasione del calcio di rigore concesso al Milan nel primo tempo a suo ed a nostro giudizio discutibile: testa di Zaccardo e pallone contro il braccio di un difensore parmense davvero troppo vicino per evitare l'impatto. Rigore e gol del francese con un tiro a mezza altezza sulla destra del portiere spiazzato a sinistra. Il Parma reagisce ed il diavolo si spaventa ed alla prima occasione i gialloblù pareggiano i conti con l'ex Nocerino che approfitta di un rimpallo in area e lasciato solo dai colpevoli difensori rossoneri insacca ad un metro dalla porta e non esulta per rispetto dei suoi ex tifosi. Il Palo di Honda su punizione ed il pallonetto di testa di Destro , fresco di nomina , mettono in apprensione la difesa ospite che subito dopo si divora un gol grazie alla bravura ed ai guantoni di Diego Costa. Finta a centrocampo e via libera al tiro di Varela che a colpo sicuro centra la porta. Miracolo del portiere rossonero che si salva successivamente anche sul tiro ravvicinato di Nocerino. Nella ripresa Menez prima con un gol e poi con un assist affonda il Parma. Fischi dei (pochi) tifosi nel primo tempo, tiepida approvazione al fischio finale.
Milan sette-dipendente , da rivedere voto 6 – Parma sfortunato ma in ripresa, voto 6
NYCorner – Seconda di ritorno