La diagnostica oncologica e la pratica clinica stanno per vivere cambiamenti importanti grazie ai test di screening “a rilevamento precoce” delle fasi iniziali di sviluppo del cancro, anche in assenza di sintomi. Conseguentemente, il loro impiego diffuso costituisce il principale obiettivo dei ricercatori oncologici.
Grazie ai test MCED (Multi-cancer early detection) è possibile individuare la presenza di forme tumorali diverse in persone “apparentemente sane”, cioè “prive di sintomi”, con specificità e precisione, tramite un semplice prelievo sanguigno. Questo risultato rivoluzionario apre la strada allo screening oncologico tramite “biopsia liquida” e la possibilità di integrare agli esami già conosciuti per la “diagnosi precoce” grazie ad un prelievo di sangue che è in grado di individuare fino a 50 differenti tipologie della malattia.
Il test MCED consiste nell’analisi del DNA del sangue del paziente ed è consigliato a coloro che sono a più alto rischio di malattia per familiarità, che vivono a contatto con sostanze cancerogene, e che hanno un’età compresa tra i 50 e i 70 anni.
I nuovi dati a supporto della precisione dei risultati di questi test precoci di cancro multiplo (MCED) sono stati presentati al Congresso ESMO 2022 (European Society for Medical Oncology) ed hanno dimostrato di essere il futuro sperato per le cure oncologiche, in quanto apportano vantaggi come la riduzione dei danni di un ritardo nella diagnosi, la possibilità di estendere il test a tutta la popolazione, la sostenibilità dal punto di vista economico.
I nuovi test ematici captano “il segnale” che proviene da piccole “sequenze del Dna tumorale”che vengono rilasciate nel sangue e che differiscono da quelle del Dna “non tumorale”. I tumori, infatti, rilasciano nel sangue pezzi del Dna che portano con se’ degli specifici marcatori epigenetici, chiamati metilazioni che sono fondamentali per diversi meccanismi cellulari e per la loro espressione genica. Un algoritmo, poi, classifica i campioni come cancerosi o non, in base ai modelli di metilazione del Dna circolante.
Questo metodo matematico è in grado di offrire una diagnosi precoce, anche se molto dipende sia dal tipo di cancro che dallo stadio in cui si trova. Pochi i rilievi falsi positivi per cui può essere utile far seguire il test MCED ad ulteriori indagini di routine per una certezza più ampia e con una precisione di esattezza pari al 93%.
I test MCED possono raggiungere una elevata specificità ed una buona capacità di localizzazione del tumore, in termini di collocazione anatomica ed indirizzare un efficace e vincente studio diagnostico.