All’inizio del 2022, negli USA si sono verificati alcuni casi di contaminazione del latte artificiale per neonati; nell’occhio del ciclone è finito il colosso americano del latte in polvere Abbott Nutrition, cui appartengono i marchi Similac, Alimentum ed EleCare.
Pertanto, dal mese di febbraio la Food and Drug Administration (FDA) ha cominciato ad indagare sui reclami di consumatori che segnalavano infezioni batteriche da Cronobacter, contratte dai loro bambini in seguito al consumo di latte prodotto da questi marchi e che hanno addirittura condotto due di essi alla morte.
I Cronobacter possono causare infezioni gravi e pericolose, quale la sepsi o la meningite, attaccando in particolare i neonati. Il richiamo di milioni di confezioni del latte incriminato è stato tempestivo e ha riguardato tutto il mondo, Italia compresa, che importava i prodotti Abbott Nutrition.
L’indagine avviata dalla Food and Drug Administration tra il 31 gennaio e il 18 marzo scorso, ha concluso che l’azienda ha adottato tutte le misure necessarie per evitare la contaminazione e ha spostato l’indagine sui misurini di latte contenuti all’interno delle confezioni.

I test rigorosi della FDA, hanno rilevato tracce di Cronobacter Sakaki su un pezzo dell’attrezzatura di produzione, detto tramoggia.
Negli Stati Uniti, il ritiro delle confezioni del latte in polvere prodotto nello stabilimento a Sturgis, nel Michigan, ha determinato una diminuzione dell’approvvigionamento di latte artificiale e di altri prodotti per neonati a base di latte in polvere del 30% ma anche uno stop della catena di produzione e distribuzione che ha inciso pesantemente sulle scorte al punto di doverle razionare.
In questi giorni è stato raggiunto un accordo per risolvere il problema di milioni di neonati che si alimentano con latte artificiale o formulato e l’attività industriale è ripresa nel più assoluto rispetto delle norme igienico sanitarie.
I prodotti della Abbott Nutrition verranno rilanciati sul mercato a poco a poco. Questa vicenda pone l’accento su un antico problema riguardante l’alimentazione del neonato con latte artificiale per scelta delle madri anche laddove non determinato da una carenza di latte materno ma da esigenze di tempo, lavoro, ecc.
Dal punto squisitamente medico si ribadisce che, questi sostituti sono validi da un punto di vista nutrizionale sebbene sia auspicabile ricorrere al latte materno sia per i bambini che per la madre. L’allattamento al seno produce indiscutibili benefici a livello psicofisico e immunitario del bambino e, come molti studi hanno evidenziato, costituisce una potente arma contro lo sviluppo del tumore al seno.