Le autorità sanitarie statunitensi hanno deciso di limitare l’utilizzo del vaccino anti-COVID 19 di Johnson e Johnson per il rischio di coagulazione sanguigna sulla popolazione adulta, giudicato maggiore rispetto agli altri sieri in circolazione.
Il vaccino di J&J verrà pertanto somministrato alla popolazione statunitense unicamente in caso di indisponibilità di dosi alternative Moderna o Pfizer, secondo le ultime indicazioni della Food and Drug Administration comunicate giovedì.
Johnson & Johnson, la più grande società farmaceutica al mondo, ha comunicato di aver aggiornato il foglio illustrativo del suo vaccino monodose per mettere in guardia sul rischio di apoplessia e trombosi derivante dalla somministrazione. Il rischio di tali effetti collaterali era già stato sottolineato mesi fa dall’EMA, l’ente regolatore dell’Unione europea, e poi dalla FDA.
Statisticamente, va comunque precisato che si tratta di casi assai minoritari sul totale dei somministrati.
Finora sono circa 18,7 i milioni di americani che hanno ricevuto il vaccino monodose di J&J. Ben più alto invece il numero di vaccinati con gli altri due vaccini attualmente in uso negli States, ossia Moderna (217,5 milioni) e Pfizer (340,6 milioni)
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