President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Scienza e Salute
January 20, 2022
in Scienza e Salute
January 20, 2022
0

La CIA smentisce che dietro “la sindrome dell’Avana” ci sia una potenza straniera

Secondo Langley, le strane patologie che hanno colpito diversi diplomatici e funzionari Usa all'estero sono perlopiù frutto di stress o fattori ambientali

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
La CIA smentisce che dietro “la sindrome dell’Avana” ci sia una potenza straniera

U.S. Embassy in Havana, Cuba (Dan Lundberg, Flickr)

Time: 2 mins read

Non ci sarebbero Russia, Cina, Cuba o altre potenze rivali degli Stati Uniti dietro la misteriosa serie di disturbi che da almeno 6 anni colpiscono diplomatici e funzionari di intelligence americani all’estero, un fenomeno comunemente noto come “sindrome dell’Avana” (Havana syndrome).

Secondo la CIA, il malessere riportato da un migliaio di rappresentanti Usa in giro per il globo sarebbe più banalmente dovuto a fattori ambientali, patologie pregresse o stress – almeno a giudicare dai risultati provvisori di uno studio approfondito condotto dagli esperti di Langley.

La sindrome dell’Avana deve il suo nome al primo cluster della presunta malattia, ovverosia l’ambasciata statunitense nella capitale cubana, dove nel 2016 diversi funzionari della CIA riferirono di aver sentito strani suoni metallici solitamente seguiti da un’intensa pressione sul cranio o da vampate di calore, con sensazioni di nausea, forti mal di testa, sangue dal naso e una perdurante sensazione di stanchezza.

Inizialmente si pensò a un caso isolato o a una suggestione collettiva, ma col passare dei mesi casi del genere si sono moltiplicati in numerose rappresentanze statunitensi all’estero: dalla Cina alla Russia, dal Vietnam all’Austria, passando per l’India. Circa 1.000 casi totali sono stati contati dalla CIA, che ci ha voluto vedere chiaro per scongiurare il rischio di un attacco non convenzionale allo staff Usa all’estero.

Un primo responso ufficiale è arrivato nel 2020 da parte delle Accademie nazionali di scienze, ingegneria e medicina, che hanno identificato il potenziale colpevole in un’arma a microonde, capace di utilizzare energia altamente focalizzata che, da una certa intensità in poi (circa 200 decibel), è in grado di provocare danni a cervello, polmoni e fegato.

Aerial view of the CIA Headquarters, Langley, Virginia (Wikimedia Commons)

Identificata l’arma del delitto, però, restava da comprendere chi ne fosse il mandante e/o l’esecutore. L’ipotesi che va per la maggiore al Dipartimento della Difesa è che quella delle armi a microonde sia un tipo di attacco non convenzionale da parte della Russia, che sicuramente è uno degli Stati che dispongono della tecnologia per sviluppare tali dispositivi.

Il capo della CIA, William J. Burns, non ha mai direttamente puntato il dito contro il Cremlino, ma durante una visita a Mosca ha avvertito che qualora Langley trovasse una prova decisiva sull’utilizzo da parte dei russi di armi a microonde contro gli americani, ci saranno conseguenze.

L’ultimo report di Langley sembra non solo rinnegare la tesi russa, ma più in generale l’esistenza scientifica della sindrome. Una conclusione che ha fatto storcere il naso a moltissimi funzionari ed ex pubblici ufficiali che ritengono di essere stati colpiti dalla sindrome dell’Avana, ai quali nel 2021 il Congresso ha inoltre riconosciuto la possibilità di un indennizzo dopo aver contratto la malattia.

Burns si è difeso dalle accuse sostenendo che lo studio sia stato improntato al massimo “rigore analitico, sana tecnica e compassione”, e che sia comunque ancora in una fase preliminare.

Peraltro, non tutti i casi di sindrome dell’Avana sono stati derubricati a patologie casuali dal report: almeno una ventina di episodi rimangono senza spiegazione, e sono perciò sotto la lente d’ingrandimento degli esperti di Langley per vederci definitivamente chiaro.

Share on FacebookShare on Twitter
La Voce di New York

La Voce di New York

DELLO STESSO AUTORE

Bronx, la polizia spara a un diciottenne ad un posto di blocco: NYPD indagata

4 luglio di sangue a New York: nella notte 23 sparatorie e 3 vittime

byLa Voce di New York
Crolla seracco di ghiaccio in Marmolada, 15 coinvolti 7 feriti

Marmolada Collapse: Drones Searching for Possible Survivors and 13 Still Missing

byLa Voce di New York

A PROPOSITO DI...

Tags: arma a microondearma non convenzionaleCIACinaCubaHavana syndromeLangleymicroondeRussiasindrome dell'AvanaUSAWilliam J. Burns
Previous Post

Benedetto XVI è accusato di non aver bloccato alcuni sacerdoti colpevoli di abusi

Next Post

La legge anti-Big Tech approda al Senato USA: proteste di Amazon, Google e Apple

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Ucraina: Papa, non dimentichiamo questo popolo martoriato

Pope Firmly Denies Rumours of Resignation and Cancer

byLa Voce di New York
In Florida una Contea è in quarantena per un’invasione di lumache giganti

In Florida una Contea è in quarantena per un’invasione di lumache giganti

byLa Voce di New York

Latest News

Bronx, la polizia spara a un diciottenne ad un posto di blocco: NYPD indagata

4 luglio di sangue a New York: nella notte 23 sparatorie e 3 vittime

byLa Voce di New York
New York, dopo il Covid ritorna il parcheggio alternato

New York, dopo il Covid ritorna il parcheggio alternato

byRosa Coppola

New York

New York, dopo il Covid ritorna il parcheggio alternato

New York, dopo il Covid ritorna il parcheggio alternato

byRosa Coppola
Robert Sorrentino vola da New York a Napoli e scopre di essere un principe

Robert Sorrentino vola da New York a Napoli e scopre di essere un principe

byLa Voce di New York

Italiany

Brittney Griner scrive a Joe Biden: “Per favore, riportami a casa”

Brittney Griner scrive a Joe Biden: “Per favore, riportami a casa”

byLa Voce di New York
Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Next Post

La legge anti-Big Tech approda al Senato USA: proteste di Amazon, Google e Apple

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In