Due sono i segni distintivi che contraddistinguono la persona più influente nel fashion system: caschetto perfettamente ordinato e occhiali da sole maxi Chanel. Questa è Anna Wintour, il temibile boss e imperatrice di Vogue America. La maggior parte della gente la considera un demone o un gelido animo pronto a giudicare con un accenno stizzito la prossima tendenza che sarà “must have” del nostro guardaroba.

Tuttavia oltre alla facciata di tale dispotico personaggio esiste una storia e un percorso professionale che dura cinquantasei anni. La Wintour, infatti, sin da adolescente aveva una passione sfrenata per la moda e le sue prime esperienze furono da Biba e Harrods nella swinging London. In seguito passò a essere assistente alla rivista Oz e Harper’s Queen ma la sua intraprendenza mirava a qualcosa di più grande: conquistare la grande mela NYC. Così arrivò a New York per lavorare come redattrice Junior da Haper’s Baazar dove fu licenziata probabilmente per il suo avanguardismo. E dunque si spostò da Viva e da Savvy fino a ritornare a Londra al comando di British Vogue durato due anni. Finalmente nel 1988 Anna realizza il suo sogno essere direttrice di Vogue America rivoluzionando interamente il magazine. La sua prima copertina fu innovativa e molto diversa dai primi piani eleganti e studiati con modelle molto truccate e ricoperte da gioielli costosi. La protagonista, infatti, era la modella israeliana Micaela Bercu, una bellezza acqua e sapone che indossava una giacca di Christian Lacroix con un crocifisso di pietre (tema religioso visto in maniera provocatoria “freedom” e trend attuale AI 19/20) e dei jeans slavati Guess. Oltre a ciò l’imperatrice fu la prima ad utilizzare personaggi famosi da mettere in copertina di un giornale di moda come Madonna, personaggio all’epoca controverso. La Wintour è una figura conosciuta a livello internazionale per la sua bravura e la sua abilità nel fare business come il suo ultimo progetto: una masterclass online di dodici lezioni per diventare un vero “capo/manager”.
Eppure la domanda sorge spontanea: come si fa ad arrivare così energici e raggianti a 70 anni? Ogni mattino la boss si sveglia alle 5:45 per fare la sua canonica lezione di tennis prima di andare a lavoro dove l’aspetta il suo caffè Starbucks. Va a letto verso le 22:00 e non beve alcolici ma solo acqua frizzante. Distende i nervi mangiando avocado e leggendo “Orgoglio & Pregiudizio”. In più si tiene lontana dai selfie, dai ragni e dagli individui che vestono total black. Anna ha anche due figli Charlie e Bee avuti con il primo marito David Shaffer, attualmente si frequenta con l’imprenditore texano Shelby Bryan; ma non si deve tralasciare la sua avventura di fuoco durata un’intensa settimana con Bob Marley. La Wintour è un personaggio iconico perché insegna che l’abito fa il monaco, la comunicazione definisce ciò che sei tra successi e insuccessi, la perseveranza è un mantra da tenere a mente, ogni cosa si può fare se si ha la volontà e osare sempre perché oggi è facile diventare famosi ma non altrettanto avere successo.