La pelletteria italiana cerca opportunità di sviluppo fuori casa e punta sul mercato americano. Dal 22 al 23 di luglio, Arts & Tannery porta a New York aziende del pellame made in Italy in cerca di clienti tra le manifatture americane. Due gli appuntamenti, uno per l’autunno-inverno e uno per la primavera-estate, organizzati ogni anno dal 2004 nella Grande Mela grazie alla collaborazione tra l’Italian Leather System, consorzio che riunisce il meglio delle aziende italiane del pellame, e l’Italian Trade Commission. Quest’anno l’appuntamento dedicato all’autunno-inverno 20015-16 è stato anticipato da settembre a luglio per dare ai compratori il tempo di scegliere e inserire nelle proprie collezioni il pellame presentato in fiera.
Negli ultimi anni il pellame italiano ha conquistato una fetta del mercato USA sempre maggiore attestandosi tra gennaio e maggio del 2014 al 26,77% del totale dei fornitori delle aziende americane del settore. Il potenziale di sviluppo è ancora ampio e sono molte le aziende che guardano all’estero per crescere. Undici le aziende che hanno esposto i propri prodotti al Midtown Loft and Terrace per questa edizione: la quasi totalità viene dalla Toscana, con l’eccezione di due aziende di Solofra, in Campania, e una di Reggio Emilia.

Paolo Cipriani, direttore di Italian Leather System
“L’obiettivo principale del nostro consorzio – spiega Paolo Cipriani, direttore di Italian Leather System – è l’internazionalizzazione delle aziende. In questa fiera le aziende si presentano insieme senza entrare in competizione. Infatti la selezione veine fatta in modo che non ci sia concorrenza ma complementarietà: le aziende offrono diverse tipologie di pelle e di lavorazione, cosicché anche il panorama offerto ai visitatori è più completo”.
In occasione delle fiere che organizza in giro per il mondo, il consorzio offre anche presentazioni e seminari rivolti alle aziende americane: “L’idea è di creare una cultura su questo tipo di pelle — riprende Cirpiani — Noi puntiamo sull’alta qualità e selezioniamo solo aziende che producono esclusivamente in italia con prodotti italiani. Con queste fiere facciamo in modo che il primo contatto con gli stilisti cui vogliamo far conoscere i nostri prodotti avvenga a casa loro”.

Antonio Russo, Ri. Pell
E la formula piace agli espositori. Antonio Russo delle Concerie Ri.Pell spiega che Arts & Tannery, rispetto ad altre fiere, ha il vantaggio di offrire una situazione più intima: “Gli espositori sono pochi e quindi ogni visitatore riesce davvero a vedere tutti i prodotti di tutte le aziende partecipanti. Non è dispersivo come tante altre fiere”. E la campana Concerie Ri.Pell è arrivata a New York con parecchio da mostrare, dalle pelli in colori fluo che, ci dicono, quest’anno andranno forte, a quelle intagliate con un particolare procedimento che non taglia la pelle ma crea un effetto squamato molto elegante.
Come fare per essere competitivi sul mercato americano sembra chiaro a tutti: la parola d’ordine è qualità. “Scendere con la qualità signifca morire — dice ancora Russo — perché si finisce per dover competere con la Cina. Invece noi puntiamo sull’alta qualità che ci permette anche di manetenere dei prezzi che consentono maggiori margini di quadagno in modo da compensare le ridotte quantita’”. Allo stesso modo la pensa Ivano Menichetti di Accoppiature Pisane che porta nel settore della pelle qualità e innovazione.
Ivano Menichetti, Accoppiature Pisane
“Siamo specializzati in accoppiature su cui stiamo speriementando molto – spiega Menichetti mostrando le pelli accoppiate a texture metalliche, pizzi, pellicce, lane e stoffe – poi vogliamo proporci sul mercato americano anche con gli accessori in cuoio che vorremmo iniziare a distribuire nei negozi. Stiamo cercando un distributore”.
Durante i due giorni di fiera il consorzio offre anche, due presentazioni al giorno, alle 10 e alle 13, sulle tendenze della prossima stagione. Quest’anno, assicura Consuelo Bellini, andranno di moda un certo rigore militare, le geometrie ma anche i colori sgargianti e le fantasie etniche.