In testa alla classifica di vendita italiane del 2021 e di inizio 2022 tra le auto elettriche, la variante “alla spina” del moderno “Cinquino” nasce su una piattaforma specifica che nulla ha da spartire con quella su cui nasce la versione Hybrid, a sua volta un successo assoluto dal suo lancio europeo.
La Fiat 500e era nata nel decennio scorso sulla base del modello termico, destinazione Stati Uniti. Produrla, si dice, costava più del prezzo di listino: eravamo ai primi capitoli dell’auto elettrica. Tanti investimenti, poche vendite. E l’ottimo e compianto Sergio Marchionne, in diverse dichiarazioni ufficiali, diceva con senso pratico e un po’ di prosopopea, di provare un senso di disagio nel vederle circolare. Un’auto dall’autonomia contenuta (84 miglia il dato dichiarato, pari a 135 chilometri), venduta solo in California e Oregon e valida per muoversi a New York, San Francisco, Boston e Los Angeles, senza allontanarsi troppo da downtown.
Più un successo d’immagine che commerciale quindi: una 500e viene inquadrata in alcune sequenze del film del 2015 “Lo stagista inaspettato” (titolo originale: The Intern) girate a Brooklyn, dove però la protagonista – Jules, interpretata da Anne Hathaway – gira con l’autista su un’Audi Q7 3.0 TDI quattro prima serie, ed è amata soprattutto dagli “happy few” con un particolare senso del rispetto per l’ambiente.
Nel 2021, alla vigilia del 65° compleanno della Nuova 500, la city-car torinese è rinata in versione elettrica tornando al nome commerciale della nonna, appunto Nuova 500 (guai a chiamarla 500e, anche se le scritte sulla vettura indurrebbero a indicarla con questo nome).
Stavolta però con credenziali molto diverse: nasce su una piattaforma elettrica specifica alla quale abbina le forme simpatiche e sfiziose del “Cinquino” del 1957, riproposto in chiave moderna e con meccanica “tuttoavanti” nel 2007, ma con un versatile ed efficiente powertrain 100% elettrico che le permette di muoversi in città e non solo senza emettere anidride carbonica e altri gas serra e di procedere nel silenzio più totale verso qualsiasi destinazione.
Anche perché la Nuova 500 può contare su batterie di potenza e capacità adeguate: si va da 28 kWh per quella degli allestimenti Action e Red a 42 kWh per quella delle versioni Icon+ e La Prima, da cui autonomie variabili da 190 a 322 km. La Nuova 500 è dotata di fast charger da 85 kW, che consente di ricaricare da una condizione di batteria scarica fino all’80% della capacità totale in soli 35 minuti, riguadagnando 50 km di percorrenza – in media l’utilizzo quotidiano – in circa 5 minuti.
Non solo: la Nuova 500 è anche 3+1, nelle varianti Icon+ e La Prima, dotate di una porta posteriore sul lato destro che facilita l’accesso a bordo e la discesa di eventuali passeggeri, e Cabrio, configurazione riservata alle Red, Icon+ e La Prima. Certo, la Nuova 500 La Prima Cabrio costa quasi il 50% in più rispetto alla Nuova 500 Action (39.150 euro contro 26.550 euro) ma la differenza nei contenuti (e nel fascino della guida “en plein air”) è davvero palpabile.

Tra le dotazioni più qualificanti spiccano il cruise control, la connettività Bluetooth e, in opzione, il wireless charging pad e il regolatore di velocità adattivo, mentre in tema di sicurezza ricordiamo l’avviso cambio corsia e la frenata automatica d’emergenza.
La Nuova 500 da 28 kWh esprime una potenza massima di 70 kW e raggiunge i 135 km/h, mentre passando alla batteria da 42 kWh si sale a 87 kW e a 150 km/h. Cambia invece poco l’accelerazione, con la versione più potente che guadagna mezzo secondo nello 0-100 km/h (9 secondi contro 9,5), mentre lo 0-50 km/h viene coperto in poco più di 3 secondi.
LA GUIDI COSÍ
La 500 elettrica propone tre modalità di guida denominate Normal, Range e Sherpa. In particolare la modalità Sherpa consente al guidatore di arrivare a destinazione ottimizzando le risorse disponibili.
Il driving mode Sherpa interviene su più elementi per ridurre al minmo il consumo energetico della vettura, proprio per assicurare il raggiungimento della destinazione impostata sul navigatore o della colonnina di ricarica più vicina. Al pari di uno sherpa himalayano, che ha il controllo di tutta la spedizione e la indirizza alla meta, questa modalità di guida interviene su vari parametri: la velocità massima, che viene limitata a 80 km/h, la risposta all’acceleratore, addolcita così da ridurre il consumo di energia, e la disattivazione del sistema di climatizzazione e dei sedili riscaldabili (con la possibilità da parte del conducente di riattivarli in ogni momento).
La modalità Normal è quella che avvicina il più possibile la guida a quella di un veicolo dotato di un convenzionale motore termico.
La modalità Range invece, attiva la funzione “one pedal drive” che accentua la frenata rigenerativa e consente di aumentare l’autonomia. Il guidatore può così condurre la 500 elettrica praticamente con il solo pedale dell’acceleratore. Infatti, al momento del suo rilascio il grado di decelerazione è molto più intenso di quanto accade con un normale motore a combustione, quasi come se intervenisse una azione frenante. In ogni caso è necessario intervenire sul pedale del freno per arrivare a uno stop completo. Tuttavia, nell’utilizzo giornaliero e con maggiore pratica si arriva a poter guidare utilizzando il solo pedale dell’acceleratore.
LE SERIE SPECIALI DEL LANCIO
Bulgari
La tinta micalizzata “saffron” è una tonalità iconica di Bvlgari ispirata alla varietà cromatica dei tramonti romani: l’effetto è esaltato da una sfumatura della verniciatura ottenuta con sapiente tecnica manuale. La vernice “saffron” enfatizza il carattere “gioiello” della vettura con l’inclusione di polvere d’oro, ricavata dagli scarti di produzione dei gioielli. La B.500 sfoggia modanature laterali e baffetti frontali lavorati con la tecnica della smaltatura; cerchi a forma di stella, simbolo storico della maison Bvlgari, laccati nero con finiture oro e badge “gioiello” laterale in oro lucidato con logo B.500 in pavé di diamanti. All’interno la plancia è resa più elegante dal rivestimento dei foulard di seta Bvlgari delle passate collezioni.
Armani
Lo stilista ha interpretato la sua versione nel segno della sartorialità senza tempo e della sostenibilità. Attraverso la tecnologia laser si è voluto plasmare il vestito metallico della carrozzeria andando a inciderlo attraverso un’esclusiva micro chevron per renderla simile alla tridimensionalità di un tessuto. E il risultato è valorizzato dal colore greygreen Armani “effetto seta”. Il logo “GA” caratterizza lo stile dei cerchi e personalizza il tessuto della capote, i cristalli color ambra rendono armonico e sofisticato l’insieme. Le nuances neutre ed eleganti proseguono anche negli interni Poltrona Frau.
Kartell
La carrozzeria è caratterizzata da un concetto “colore monoblock” dove i differenti materiali – metallo, vetro, gomma, plastica e tessuto – vengono interpretate nella stessa nuance cromatica: il blu Kartell derivato dal blu Klein, colore iconico del brand. Le superfici della carrozzeria sono blu Kartell effetto specchio ottenuto con una vernice ecocromo su cui spiccano i loghi dei due brand trattati con un policarbonato sabbiato per trasmettere un senso materico e di profondità. Le plastiche degli interni sono in polipropilene riciclato 100% come le sedie dell’ultima collezione Kartell.