Ci sono molte domande alle quali non sappiamo dare una risposta. Altre volte la risposta, pur non conoscendola, la inventiamo di sana pianta. Ma alcuni comportamenti proprio non sappiamo come classificarli.
Nella trentaduesima giornata la AS Roma si tira fuori da una situazione durissima con un gol del suo uomo più rappresentativo. Un’icona vivente capace ancora di inventare sul campo qualcosa che altri faticano solo ad immaginare. Poi succede che l’impensabile diventa attuale, le regole vengono stravolte e da una gioia si passa inesorabilmente ad una rissa. Questo è quanto è successo dentro lo spogliatoio della Roma al termine di una gara elettrizzante finita 3 a 3 con il pareggio del capitano ad incontro quasi terminato.
Francesco Totti risponde sul campo ai silenzi della settimana, sentenzia con i fatti le illazioni, conferma con la fantasia una sorprendente realtà che lo vuole fuori dai giochi. Spalletti, tecnico della Roma, continua a tirar fuori dal suo cilindro sdrucito frasi da avanspettacolo, affermando che i meriti sono esclusivamente collettivi e che il capitano non ha meriti di sorta se non quello del cartellino da rispettare. La rissa ha avuto come scenario lo spogliatoio dello Stadio Atleti Azzurri di Bergamo e poco è mancato che i protagonisti venissero addirittura alle mani. Ma Totti è un’immagine sacra e non si tocca nemmeno con una piuma. Una bandiera mai ammainata, una vela che gira controvento sfidando le leggi austere della fisica. Un personaggio entrato di diritto nei cuori dei tifosi giallorossi. Un posto in cui nessun tesserato di nome Spalletti avrà il merito di restare.
La Juventus è un disco che suona da solo, ne conosciamo a memoria il ritornello e non ci ripetiamo su queste colonne a celebrare quello che ormai è ad un passo dall’essere conquistato. I bianconeri travolgono i resti di un Palermo a brandelli per vituperate situazioni societarie ed aumenta di nove punti il distacco dal Napoli che si lascia annichilire dall’Internazionale nell’anticipo di sabato al “Meazza”. Il gol (in fuorigioco evidente) di Icardi ed il raddoppio di Brozovic confermano i limiti degli azzurri ed esaltano le ambizioni dell’Inter per un posto in Champions, grazie anche al mezzo passo falso della Roma. Una partita strana giocata bene dai nerazzurri che hanno avuto per tutti i novanta minuti un buon ritmo di gara passando in vantaggio con Icardi in stato di grazia ed in fuorigioco. Il Napoli accusa il colpo, si fa infilare una seconda volta con Brozovic e Sarri avvelenato esce sbottando. De Laurentiis patron partenopeo prima fa esplodere la sua ira in tribuna poi decide di andarsene in anticipo, saggiamente, senza commentare. Con Icardi al top della forma ora i nerazzurri fremono per un posto in Champions e sulle ali dell’entusiasmo Thohir e Moratti suggellano con una cena il futuro dell’Inter. Il Napoli, come lo scorso anno, ormai non vede più le luci di targa della Juventus ed ha smesso ormai di pensare all’impensabile rimonta guardandosi invece le spalle dalle inseguitrici. Sarri è intenzionato a cementare la porta dietro di se per impedire alle altre pretendenti l’ingresso al secondo posto.
La Viola finalmente torna alla vittoria dopo due mesi ai danni del Sassuolo, rivelazione di provincia allenata da Di Francesco, trainer emergente in odore di trasferimento verso più grossi calibri di Serie A. Tre gol per una vittoria scaccia-crisi che permettono alla Fiorentina di restare appesa al treno che conduce verso l’Europa, al quale si aggiunge anche la Lazio di Simone Inzaghi che liquida un buon Empoli e si porta in Eurozona alle spalle del Milan.
I rossoneri hanno conquistato una vittoria preziosa al Marassi di Genova contro una Sampdoria imbarazzante e ad un passo dalla zona retrocessione. L’era Brocchi si apre dunque con una vittoria che lascia sperare in termini numerici ma non convince sotto il piano del gioco, ancora molto confuso. Una piccola gioia che ha accompagnato i recenti esordi dei panchinari allenatori rossoneri. Meglio non pronunciarci riguardo alla loro fine. Una nota di merito in questa giornata dolce amara è data dall’abbraccio dei compagni di squadra dopo il gol di Padoin ai danni del Palermo. La forza del gruppo sta anche in queste esternazioni di stima nei confronti di un giocatore avulso dai terreni di gioco ed eterno relegato in panchina. Amaro invece, ma leggendario l’abbraccio struggente dei compagni di squadra al povero Marchisio, che per un contrasto si gioca il legamento crociato. Sei mesi di stop ed addio agli Europei. Una tegola in più per il tecnico in scadenza Conte che con la testa è già in Inghilterra e forse non sarà in grado di affermarsi agli Europei con la sicurezza che lo ha sempre contraddistinto. Le continue voci di mercato e gli addii celebrati in anticipo non aiutano certo una Nazionale ancora in cerca ancora di una propria identità. E di un nuovo allenatore.
Il Pallone di Cristallo: Trentaquattresima giornata
Martedi 19 Aprile
Napoli – Bologna: Sarri vuole blindare il secondo posto e per farlo deve vincere. Segno 1
Mercoledì 20 Aprile:
Sassuolo – Sampdoria: La Samp è ad un passo dal baratro, il Sassuolo è un avversario di rispetto. Vincerà la paura oppure la tecnica? Segno 2
Chievo – Frosinone : I ciociari vittoriosi a Verona si esaltano e ci credono (alla salvezza in campo). Il Chievo sembra aver esaurito le forze appagato dalla classifica. Segno 1
Empoli – Verona: Due squadre sconfitte, l’Empoli ancora in piedi, il Verona ormai rassegnato. Segno 1
Genoa – Inter: La Champions è dietro l’angolo ed a volte sembra irraggiungibile. Con la vittoria dei nerazzurri l’Europa che conta sarebbe ad un passo. Segno 2
Juventus – Lazio : Solito refrain, riusciranno i nostri eroi a fermare la marcia inarrestabile della Juventus? Inzaghino ci spera. E forse, per dare ancora un senso a questo campionato, ci speriamo anche noi. Segno 2
Palermo – Atalanta : Uno scontro salvezza per evitare la retrocessione per l’Atalanta. Una vittoria per evitare la dannazione dell’anima per il Palermo. Sacro o profano? Segno X
Roma – Torino: Ventura, tecnico granata non chiede altro ai suoi, la classifica gli ha già reso merito. La Roma ha tutte finali davanti a se e deve vincerle tutte. Segno 1
Udinese – Fiorentina: I friulani hanno dimenticato la vittoria, il gol ed il buon senso. La Viola vincente contro il Sassuolo vuole dimostrare la sua esistenza. Segno 2
Giovedì 21 Aprile
Milan – Carpi: Brocchi ingrana la prima e vince, ora basta mettere la seconda ed evitare la retromarcia. Segno 1
Serie A 32 giornata
Atalanta – Roma: 3-3
Bologna – Torino : 0-1
Carpi – Genoa: 4-1
Fiorentina – Sassuolo: 3-1
H.Verona – Frosinone: 1-2
Inter- Napoli: 2-0
Juventus – Palermo: 4-0
Lazio- Empoli: 2-0
Sampdoria – Milan: 0-1
Udinese – Chievo: 0-0
Classifica della Serie A:
Juventus punti 79
Napoli 70
Roma 65
Inter 61
Fiorentina 59
Milan 52
Sassuolo e Lazio 48
Chievo 45
Torino 42
Genoa 40
Empoli 39
Atalanta e Bologna 37
Sampdoria 36
Udinese 35
Carpi 31
Frosinone 30
Palermo 28
H. Verona 22