– Quando la musica aiuta la scienza: Heather O’Leary, docente di antropologia e giustizia ambientale dell’Università della Florida del Sud ha guidato uno studio sull’impatto dell’esplosione delle alghe e della morte della barriera corallina sul turismo. Nonostante i risultati sconfortanti, O’Leary e i suoi colleghi hanno avuto l’idea di cercare l’aiuto di studenti e docenti di musica per trasformare i dati scientifici in musica. Questo approccio innovativo non solo ha rivelato l’esistenza di modelli e collegamenti nei dati, ma ha anche evidenziato gli effetti economici dell’inquinamento sulle comunità costiere. Il progetto, che ora si sta espandendo con il coinvolgimento di vari dipartimenti, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali e a promuovere l’alfabetizzazione ai dati attraverso la musica.
– Trump: L’aborto deve essere amministrato dagli Stati. In una dichiarazione pubblicata sul suo social Truth, l’ex presidente chiarisce il suo pensiero su un diritto che lui stesso ha contribuito a far cancellare, avendo scelto tre giudici ultra-conservatori per la Corte Suprema, e avendo così permesso che il diritto costituzionale stabilito 50 anni fa venisse abolito. La soluzione che lui propone non soddisferò però i conservatori che lo appoggiano – che si aspettavano da lui una promessa di farlo bandire in tutto il Paese – né tantomeno i pro-choice, per i quali l’aborto deve essere una materia privata non gestita dallo Stato
– Basta che l’Ucraina ceda i territori: Ieri sera il Washington Post ha rivelato quale sarebbe il piano di Trump per porre fine all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. A suo giudizio, riferiscono fonti a lui vicine, l’Ucraina dovrebbe essere spinta a cedere la Crimea e la regione di confine del Donbas alla Russia. Dietro questa soluzione – che di fatto sarebbe una punizione per Kiev e un premio per Mosca – c’è quello che il nuovo direttore del Republican National Committee si è fatto sfuggire, cioè il vero atteggiamento del gruppo trumpiano verso l‘Ucraina, considerato un Paese nemico. Parlando alla Fox News, Michael Whatley, presidente del Comitato nazionale repubblicano, scelto da Donald Trump, ha infatti accomunato l’Ucraina alla Cina e all’Iran nell’elencare gli avversari “aggressivi” degli Stati Uniti.
– I poteri del presidente: L’American Law Institute, un’autorevole organizzazione super-partes che lavora per chiarire, modernizzare e migliorare la legge, ha pubblicato questa mattina una proposta perché venga riesaminato l’Insurrection Act e vengano ridotti i poteri del presidente di dispiegare truppe federali sul suolo nazionale. Se infatti Sebbene è generalmente illegale utilizzare l’esercito allo scopo di far rispettare la legge nazionale, proprio l’Insurrection Act concede ai presidenti il potere di emergenza di utilizzare le truppe per ripristinare l’ordine quando decidono che una situazione lo giustifica. Da molti anni si pensa che questa legge vada modificata e chiarita, ma davanti all’ipotesi di una nuova presidenza Trump un vastissimo numero di esperti di legge e Costituzione chiede che la modifica avvenga urgentemente. Trump non ha fatto mistero delle sue intenzioni, ed è arrivato ad affermare in un comizio in Iowa, che sarebbe pronto a mandare “unilateralmente” le forze armate nelle città liberal, se lo giudicasse necessario.
– Loro non le comprano: Pochi esponenti del GOP acquistano azioni di Truth Social, la piattaforma di messaggi di Donald Trump ora quotata in borsa. Secondo il settimanale economico Forbes molti esponenti del partito sono disposti a spendere soldi “nei suoi hotel, golf club e resort. Ma quando si tratta di usare i propri fondi per sostenere la sua ultima impresa, il Trump Media & Technology Group, quasi nessuno di loro vuole averci a che fare”.
– Non vi aumenterò le tasse: Durante il Gala in Florida per raccolta di fondi, Trump ha detto ai miliardari invitati che non gli aumenterà le tasse, e ha anzi sottolineato l’importanza di estendere i suoi tagli fiscali del 2017. la cena si è tenuta a casa del miliardario John Paulson. La campagna di Trump ha incassato 50,5 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto ai 26 milioni di dollari che la campagna di Joe Biden ha raccolto il mese scorso in occasione di un gala al Radio City Music Hall con la partecipazione degli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton.
– Il business delle conventions: Secondo quanto ricostruisce il New York Times, la Convention repubblicana che prenderà il via a Milwaukee il 15 luglio, non sembra stia movimentando la vita economica della città, e i locali più importanti della città sono allarmati per la scarsità degli eventi che dovrebbero accompagnare la kermesse. Al contrario a Chicago, la città che ospiterà i democratici circa un mese dopo Milwaukee, la situazione è opposta. I locali più famosi sono tutti prenotati, per tutti i giorni della convention che va dal 19 al 22 agosto.
– In corsa contro il tempo: Il presidente Biden annuncia oggi il suo secondo tentativo di attuare un ampio condono dei prestiti che gli studenti hanno assunto per pagarsi gli studi universitari. Il suo primo tentativo è stato bocciato dalla Corte Suprema la scorsa estate. Biden annuncerà questo suo nuovo tentativo durante una fermata elettorale nel Wisconsin – uno Stato chiave per il voto di novembre – per annunciare il piano. Il condono dei prestiti era stata una delle sue più importanti promesse elettorali nel 2020, ma finora è riuscito a proteggere solo una minima parte degli americani oberati dagli interessi su quei prestiti.
– Le manovre: La Cina ha condotto “esercitazioni di combattimento” domenica nel Mar Cinese Meridionale, proprio nello stesso giorno in cui Filippine, Stati Uniti, Giappone e Australia tenevano le loro prime esercitazioni congiunte nelle acque contese, che erano state annunciate da tempo. A giorni Joe Biden terrà il primo vertice trilaterale con i leader di Filippine e Giappone, che avrà all’ordine del giorno le crescenti tensioni nel Mar Cinese Meridionale, oggetto di mire cinesi. Le forze armate filippine hanno dichiarato che le esercitazioni con Stati Uniti, Australia e Giappone hanno dimostrato l’impegno “regionale e internazionale a sostegno di un Indo-Pacifico libero e aperto”.
– Uno slogan di morte: Durante una manifestazione per la giornata internazionale di Al-Quds tenutasi a Dearborn, nel Michigan, i manifestanti hanno scandito slogan come “Morte all’America!” e “Morte a Israele!” L’evento ha avuto luogo venerdì, un’osservanza annuale pro-palestinese che gode di un notevole sostegno a Dearborn, che ha una delle più alte percentuali di residenti musulmani del Paese. Il video di un attivista, Tarek Bazzi, che incita la folla a gridare “Death to Israel” e “Death to America” è circolato ieri sera sui social, con indignazione di molti che hanno notato come chi gridava era in terra americana.
– L’attesa dell’eclissi: Milioni di americani sono in viaggio oggi per raggiungere la fascia trasversale di territorio americano dove la visione dell’eclissi sarà totale. A New York raggiungerà il 90% e il picco è previsto per le 15:25 (le 21:15 in Italia). Le località lungo la strada dell’eclissi totale stanno godendo di un boom economico. In certi posti vengono affittati perfino i parcheggi, perché la gente possa sedersi durante l’episodio. Le stanze di albergo e di B&B sono aumentate del 500%, e si teme una scarsità di carburante alle pompe per via del traffico eccezionale. In alcune città e Stati è stato dichiarato lo stato di emergenza ed è stata messa in allerta la Guardia Nazionale, per esempio in Arkansas.
– Musk sfida il Brasile: Elon Musk rifiuta di obbedire all’ordine della Corte Suprema brasiliana, che gli chiede di rimuovere alcuni account accusati di diffondere odio e false informazioni. Musk risponde criticando il giudice Alexandre de Moraes, e chiedendone le dimissioni o l’impeachment. Musk si vanta di essere un “assolutista del diritto di parola” e da quando ha acquistato Twitter, ora rinominato X, ha praticamente licenziato il settore dedicato al controllo dei contenuti. Il giudice De Moraes invece, che è a capo di un’indagine sull’ex presidente Jair Bolsonaro per le accuse di aver pianificato una presa di potere militare del Paese prima di perdere le elezioni presidenziali del 2022, è un campione della lotta contro la disinformazione, e sostiene che è necessaria per salvaguardare la fragile democrazia brasiliana.
– I robot ci deprimono: Uno studio condotto dai ricercatori delle università del Colorado e della Groningen in Olanda, rivela che i robot industriali peggiorano la percezione che le persone hanno del lavoro e di se stesse. In un articolo intitolato “Robots, meaning, and self-determination” (Robot, significato e autodeterminazione), pubblicato sulla rivista Research Policy, gli autori, pur notando che i robot sono preziosi per evitare i lavori noiosi e ripetitivi, “possono ridurre le interazioni umane a scapito dei rapporti di lavoro….diminuire la necessità di risolvere i problemi in modo creativo…ridurre le opportunità di apprendimento e limitare l’utilizzo delle competenze”.
– 120 cani: Le autorità del New Jersey hanno smantellato una rete di combattimenti tra cani, salvando oltre 120 cani. Otto persone sono state incriminate. L’operazione di salvataggio, il più grande arresto in un caso di combattimenti di cani nello Stato, ha comportato un’intensa indagine durata oltre due anni. I cani sono stati trovati in condizioni difficili, con molti che soffrivano di ferite non curate. Nonostante le sofferenze, hanno spiegato gli agenti, molti cani mostravano desiderio di affetto.