– I Sioux contro la governatrice: Il presidente della nazione degli Oglala Sioux, che hanno la loro riserva Pine Ridge nel South Dakota, ha reagito alle dichiarazioni anti-immigrazione della governatrice Kristi Noem vietandole di entrare nel loro territorio: “Molti di coloro che arrivano al confine tra Stati Uniti e Messico sono indigeni provenienti da luoghi come El Salvador, Guatemala e Messico che vengono in cerca di lavoro e di una vita migliore – ha leader il leader tribale Frank Star Comes out -. Non hanno bisogno di essere messi in gabbia, separati dai loro figli come durante l’amministrazione Trump, o di essere tagliati dal filo spinato fornito, dal South Dakota stesso”. Star Comes Out (il cognome Sioux può essere tradotto con “Stella che sorge”) ha accusato Noem di usare la questione del confine come un modo per ottenere la rielezione dell’ex presidente Donald Trump e aumentare le sue possibilità di essere scelta come vicepresidente.
– Sentenza storica: Oggi in Michigan la giuria del processo contro Jennifer Crumbley si ritira in camera di consiglio. E’ la prima volta nella storia che si deve decidere se i genitori di un ragazzo colpevole di aver condotto un massacro nella sua scuola siano responsabili del suo comportamento. Jennifer è accusata di quattro capi d’accusa per omicidio colposo, uno per ogni studente ucciso dal figlio alla Oxford High School il 30 novembre 2021. Anche il marito, James Crumbley, sta affrontando le stesse accuse e dovrebbe andare a processo dopo la conclusione del processo di Jennifer. Il processo è stato particolarmente drammatico, e ha restituito l’immagine di una mamma sorda – ma forse involontariamente – alle difficoltà psicologiche del figlio: “Credevo stesse scherzando” ha testimoniato fra le lacrime. Il figlio è stato già condannato all’ergastolo.
– I tassi di interesse nel 2024: In una rara intervista televisiva a “60 Minutes” della CBS, il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato di aspettarsi molteplici tagli dei tassi di interesse quest’anno, ma ha anche chiesto agli americani di portare pazienza mentre gli effetti dei tassi alti continuano a ripercuotersi sull’economia. Powell ha riconosciuto che gli effetti collaterali della lotta all’inflazione hanno causato difficoltà ai potenziali acquirenti di case, “soprattutto per le coppie più giovani che iniziano a lavorare, che potrebbero non avere grandi mezzi finanziari”.
– Boeing di nuovo sotto il microscopio: Un tecnico si è accorto che certi fori erano stati praticati male nella fusoliera di una cinquantina di 737 MAX in fase di completamento. La fusoliera è uno dei pezzi dati dalla Boeing outsourcing. I fori richiederanno interventi di correzione e potrebbero ritardare le consegne. La Boeing, che oramai da in outsourcing un numero sempre maggiore di componenti dei suoi velivoli, sta effettuando ulteriori controlli dopo l’esplosione della porta dell’Alaska Airlines il mese scorso.
– Vittoria schiacciante: Il presidente di El Salvador Nayib Bukele ha ottenuto una vittoria schiacciante per la sua rielezione. Gli elettori hanno messo da parte le preoccupazioni sull’erosione della democrazia preferendo premiarlo per la feroce repressione delle bande che ha trasformato il Paese centroamericano in uno dei più sicuri del Centro e Sud America. Bukele ha ottenuto la rielezione di fatto ignorando il dettato costituzionale che non permetterebbe la rielezione di un presidente. Numerose sono state contro di lui le accuse di repressione dei diritti umani e di abuso. Ma la sua popolarità nel Paese è stratosferica.
– Trump e i cinesi: In un’intervista andata in onda ieri su Fox News, Trump ha accusato il Partito Comunista Cinese di orchestrare l’immigrazione illegale negli Stati Uniti. Ha anche detto di credere che la Cina cercherà di interferire nelle elezioni presidenziali, ma poi ha rivelato che il presidente Xi Jinping gli piace ‘molto'”. Per poi aggiungere che comunque se eletto intende imporre dazi di più ”del 60% sui prodotti in arrivo dalla Cina , o forse “qualcosa di più”.
– I migranti e l’Ucraina: I senatori hanno raggiunto un accordo bipartisan che imporrebbe nuove drastiche restrizioni all’immigrazione negli Stati Uniti e fornirebbe miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina. Il compromesso da 118,3 miliardi di dollari è stato negoziato dal democratico Chris Murphy, dal repubblicano James Lankford e dall’indipendente Kyrsten Sinema. Comprende 60 miliardi di dollari per l’Ucraina e 20 miliardi per il confine. Tuttavia, sia Donald Trump e che molti conservatori della Camera suoi sostenitori si oppongono senza però offrire spiegazioni costruttive. Molti democratici liberal si oppongono perché – a loro giudizio – la legge non fa che ripristinare metodi repressivi che nel passato hanno giò dimostrato di non funzionare.
– La governatrice minaccia la guerra civile: La governatrice del Sud Dakota Kristi Noem minaccia che se il presidente Biden federalizzasse le forze della Guardia Nazionale del Texas, potrebbe scoppiare una guerra civile. La Noem ha mandato soldati della sua Guardia nazionale a dar manforte a quella che il governatore del Texas Greg Abbott ha già schierato lungo il confine con il Texas per impedire che gli agenti federali rimuovano il filo spinato concertina (il filo spinato a lame taglienti) voluto da Abbott lungo le sponde del Rio Grande per impedire ai migranti di entrare nel Texas. La sfida dei governatori arriva dopo la sentenza della Corte Suprema del 22 gennaio che ha ribadito che gli agenti federali hanno il dovere di rimuovere il filo spinato. Abbott, e Noem, sostengono che gli Stati hanno il diritto all’autodifesa contro quella che definiscono una “invasione”. Alcuni democratici invece, come il deputato Joaquin Castro, chiedono la federalizzazione delle unità della Guardia Nazionale.
– Finanziariamente Nikki decolla: “Nikki Haley ha avuto un mese di raccolta fondi da capogiro a gennaio, raccogliendo quasi la stessa cifra dei tre mesi precedenti messi insieme” ha riferito ieri sera Axios. “Secondo la sua campagna, Haley ha raccolto 16,5 milioni di dollari a gennaio, di cui 11,7 milioni dai sostenitori di base”. Haley ha avuto anche una piccola parte nel primo sketch di Saturday Night Live, in cui impersonava se stessa, che prendeva in giro l’attore James Austin Johnson, un fenomenale imitatore di Trump, che nello sketch sragionava e diceva frasi senza senso.
– Voglio un armadio da un milione di dollari: I guardaroba di lusso stanno diventando sempre più grandi e costosi, con i proprietari di casa che investono senza guardare a spese per arricchirli di servizi e marchingegni, come gli avvolgitori per orologi automatici, scarpiere girevoli, portagioie protette da lettori di impronte digitali. Sempre di più i “walk in closets” si allargano a diventare quasi una galleria di moda, vere e proprie camere dotate persino di aree per la meditazione. Il budget medio per gli armadi di fascia alta è salito a 200.000-300.000 dollari, rispetto ai 60.000-80.000 dollari di dieci anni fa. Alcuni armadi sono dotati di tecnologie avanzate, come telecamere per la selezione degli abiti e la preparazione a distanza. I costruttori di condomini di lusso stanno incorporando guardaroba più grandi nelle planimetrie, riconoscendo la crescente domanda di aree personalizzate e spaziose.
– Lo shopping fatalista: I giovani lo chiamano “doom spending”, lo shopping fatalista, e consiste nel concedersi acquisti di lusso o articoli non essenziali, ritenendo che il perseguimento di obiettivi finanziari più convenzionali sia inutile. Questo comportamento, analizzato da aziende finanziarie, sembra contagiare soprattutto i più giovani, ed è spesso guidato da un senso di rassegnazione o fatalismo nei confronti delle prospettive finanziarie e alimentato dalla convinzione che obiettivi tradizionali, come la proprietà di una casa e il risparmio per la pensione, siano irraggiungibili a causa di fattori come il debito studentesco, il costo della vita e i cambiamenti nel mercato del lavoro. Credit Karma riporta che il 27% degli americani pratica il “doom spending”, ma tra i Millennials e la Generazione Z si arriva rispettivamente al 43% e al 35%.
– Fossette che passione: Cominciata in sordina, la moda delle fossette ottenute chirurgicamente sta diventando il trend più rovente nel campo della chirurgia estetica: L’intervento di dimpleplastica consiste nel praticare piccole incisioni all’interno della guancia, rimuovere il tessuto e creare fasce tra la pelle e il muscolo per imitare le fossette naturali. La procedura ha fruttato 302 milioni di dollari nel 2022. Le fossette sono considerate attraenti, associate alla giovinezza, la procedura costa circa 1.500 dollari, ha tempi di inattività minimi e viene eseguita in anestesia locale.