—La giornata dell’impeachment: Si terrà oggi la prima udienza pubblica dell’inchiesta dei repubblicani sull’impeachment del Presidente Joe Biden. L’udienza, che inizia alle dieci del mattino davanti alla Commissione di supervisione della Camera, vedrà la partecipazione di quattro testimoni, tre dei quali chiamati dai repubblicani. Il presidente della Commissione James Comer, ha dichiarato che l’obiettivo sarà di presentare i risultati di mesi di indagini, con l’obiettivo di spiegare perché un’inchiesta di impeachment sia giustificata.
—Las Vegas rischia la paralisi: I lavoratori di “Sin City”, baristi, cuochi, camerieri e adddetti alla pulizia, hanno votato con un margine del 95% a favore dell’autorizzazione allo sciopero se non verrà raggiunto un nuovo accordo di lavoro quinquennale. L’autorizzazione riguarda circa 40.000 dei 60.000 iscritti ai sindacati Culinary Workers e Bartenders in tutto il Nevada. I negoziati per il nuovo contratto mettono sul tavolo varie richieste: sostanziosi aumenti salariali, riduzione del carico di lavoro e misure per la sicurezza sul lavoro, tra cui i pulsanti di sicurezza per i lavoratori in caso di comportamento violento da parte dei clienti.
—Meno due: Mancano due giorni alla conclusione dell’anno fiscale 2022-2023 e gli Usa non hanno un bilancio per finanziare lo Stato federale per l’anno fiscale 2023-2024. A mezzanotte e un minuto di sabato notte ci sarà una parziale chiusura delle attività federali. A meno che lo Speaker della Camera non riesca a compiere il miracolo di convincere il suo gruppo diviso da una guerra interna a serrare le fila per far passare una legge tampone che finanzi lo Stato almeno temporaneamente. Milioni di impiegati e militari potrebbero non ricevere lo stipendio. Musei e uffici passaporti potrebbero chiudere. E gli aiuti agli indigenti potrebbero essere interrotti.
—Dibattito a sette: Non cambierà nulla il dibattito di ieri sera in California fra i sette candidati che sfidano Donald Trump per la nomination repubblicana. C’è stato un gran gridare, momenti di caos in cui tutti parlavano e i moderatori non riuscivano a tenere in mano la situazione, e questo non ha aiutato a far risaltare nessuno dei sette. Il parere degli esperti oggi è che nessuno è riuscito a offrire un momento decisivo che potesse staccarlo/a in modo decisivo dal gruppo, e di fatto questo ha riconfermato la posizione dominante di Donald Trump nella corsa alla candidatura.
—Gara d’appalto per l’”astronave-traghetto”: La Nasa ha annunciato la gara d’appalto per la costruzione dell’astronave che dovrà agganciare la Stazione Spaziale Internazionale e riportarla a terra. L’ISS deve essere chiusa e “de-orbitata” nel 2031. La Stazione infatti si sta lentamente deteriorando e col passare del tempo si teme per la sua integrità strutturale. Gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e l’Agenzia spaziale europea (ESA) si sono impegnati a gestirla fino al 2030, mentre la Russia si è impegnata a farlo fino al 2028. Dopo la sua chiusura, trainata dall’”astronave-traghetto” la ISS verrà fatta precipitare in una zona remota dell’Oceano Pacifico nota come Point Nemo, il luogo sul nostro pianeta più lontano da luoghi abitati.
—Le feste di addio ai panda: Entro la fine dell’anno prossimo, tutti gli zoo americani restituiranno i loro panda alla Cina, come da accordi presi fra i due Paesi. Giunge alla fine quella che sin dal suo inizio nel 1972 è stata definita la “panda diplomacy”. I panda, animale ufficiale della Cina, sono stati dati in prestito, e devono rientrare, e così pure le loro proli. Lo zoo di Washington sta tenendo una serie di feste di addio per Mei Xiang, Tian Tian, e il loro figlioletto Xiao Qi Ji1, che saranno riconsegnati alla Cina entro la fine di dicembre. Lo stesso sta facendo lo zoo di Atlanta che deve restituirne quattro entro la fine dell’anno prossimo. San Diego e Memphis li hanno già trasferiti in Cina. I panda arrivarono per la prima volta negli Usa, come gesto di amicizia da parte di Mao Tze Tung, durante la presidenza di Richard Nixon, il presidente che aveva aperto a Pechino. Tornano nel Paese di origine in una stagione in cui i rapporti fra Pechino e Washington sono gelidi.
—Qualcuno ci guadagna con il clima estremo: Se controllare il tempo è impossibile, prevedere cosa farà è diventato una scienza alquanto esatta. E in questi tempi in cui si verificano fenomeni meteorologici estremi le previsioni meteorologiche rivestono un’importanza crescente. Governi e aziende cercano previsioni del tempo sempre più precise e nuove società meteorologiche preparano dietro profumati pagamenti rapporti specializzati, per esempio per i produttori di energia eolica e solare, perché possano regolare le turbine e i pannelli in base alle previsioni del sole e del vento per ottimizzare la produzione, o per la gestione della catena di approvvigionamento per ottimizzare le rotte di spedizione. Cresce anche la domanda di dati iperlocali, al livello granulare, ad esempio per le catene di grandi magazzini per stabilire che merce mettere in vetrina in base alle previsioni del tempo. Recenti ricerche dimostrano che previsioni di cinque giorni oggi sono accurate quanto lo era quella di appena un giorno negli anni ‘80. Oggi più che mai sono uno strumento fondamentale per salvare vite umane, ma in caso di condizioni meteorologiche estreme possono anche proteggere governi e aziende da perdite economiche catastrofiche.
—Latte o non latte, questo è il problema: L’industria lattiero-casearia lotta oramai da anni contro i produttori di ”latte” ricavato da prodotti vegetali, come il latte di mandorla o il latte di soia. Dopo aver tentato di far vietare il nome “latte” per questi prodotti, e non esserci riusciti, ora gli Stati produttori di latte di mucca stanno combattendo perché il divieto sia incluso nel nuovo bilancio, nell’”appropriation” per l’agricoltura. E’ una lotta per la sopravvivenza: il consumo di latticini è in calo da decenni, mentre l’industria del latte vegetale è cresciuta rapidamente fino a diventare un’impresa multimiliardaria.