New York e il Natale hanno un rapporto speciale. In questo periodo dell’anno la città sembra dare il meglio di sé. Sarà perché il Natale a New York si vive intensamente – tra luci, gospel, vetrine addobbate, babbi natale e cantori dell’Esercito della Salvezza che scampanellano per le strade – sarà perché è così che tanti film ce l’hanno raccontata.
È quel momento dell’anno in cui si torna a casa la sera e si riguarda qualche vecchio film di Natale, magari girato in città, magari davanti a una tazza di cioccolata calda (gli italiani) o di pumkin spice latte (gli americani), lasciando fuori per qualche ora le luci, il viavai della gente e anche il freddo di questi giorni.
Il film più natalizio, più newyorchese e più bello è probabilmente Miracle on 34th Street (Miracolo nella 34ª strada), sia l’originale del 1947 diretto da George Seaton, con Edmund Gwenn che proprio grazie al suo Babbo Natale vinse l’Oscar nel 1948, sia il remake diretto nel 1994 da Les Mayfield con il grande Richard Attenborough nei panni di Babbo Natale, film che dell’originale mantiene lo spirito e la delicatezza d’altri tempi.
Ma il Natale a New York è stato raccontato nei modi e nei film più diversi: Trading Places (Una poltrona per due), forse la commedia di Natale più trasmessa dalle televisioni di tutto il mondo; Scrooged (S.O.S. fantasmi) di Richard Donner, rivisitazione del celebre racconto di Charles Dickens con un Bill Murray in veste Scrooge; Elf, fantasiosa incursione a New York dell’elfo Will Ferrell che parte dal Polo Nord alla ricerca del suo vero padre; Home Alone II: Lost in New York (Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York), con un Macaulay Culkin perso in città durante le feste di Natale che, all’ingresso del Plaza illuminato a festa, incontra Donald Trump; Serendipity, una delle commedie romantiche più note degli ultimi tempi (sono già passati quindici anni in verità…) qui presentato in chiave natalizia; The Family Man, con Nicholas Cage, un film straripante di citazioni e buoni sentimenti che tutti noi, magari di nascosto, riguardiamo ogni volta che passa in TV; e infine due film non natalizi in sé ma anche natalizi, commedie romantiche e brillanti fra le più amate: When Harry Met Sally (Harry ti presento Sally) e You’ve Got Mail (C’è posta per te), entrambi interpretate da quella che è stata la fidanzatina d’America degli anni Ottanta e Novanta, Meg Ryan, ed entrambi scritti (il secondo anche diretto) da quella meravigliosa, newyorchesissima sceneggiatrice (e giornalista e scrittrice e regista) che è stata Nora Ephron.
Per chi invece volesse immergersi nella città e vivere il più possibile le numerose occasioni natalizie che New York offre anche in fatto di cinema, diverse sale proiettano grandi classici di Natale raramente visibili sul grande schermo. Ecco allora che l‘IFC, nel Village, organizza numerose proiezioni di It’s A Wonderful Life (La vita è meravigliosa), indimenticabile film di Frank Capra, alcune alla presenza di Mary Owen, figlia di Donna Reed che interpreta il film accanto a James Stewart.
Nel Lower East Side il Metrograph presenta la rassegna Christmas at Metrograph: tra i film più belli, All That Heaven Allows (Secondo amore) di Douglas Sirk, con Rock Hudson e Jane Wyman; Meet Me in St. Louis (Incontriamoci a Saint Louis) di Vincente Minnelli e con Judy Garland – con la colonna sonora di questo film non si scherza quanto a temi natalizi, basta pensare a Have Yourself a Merry Little Christmas; Les parapluies des Cherbourg di Jacques Demy, con Catherine Deneuve e Nino Castelnuovo, e Remember the Night di Mitchell Leisen.
Per la matinéè di Natale, il Film Forum si butta su un musical classico, Singing in the Rain (Cantando sotto la pioggia) di Gene Kelly e Stanley Donen, mentre il Nitehawk di Williamsburg propone il suo classico weekend brunch accompagnato da un film – o meglio viceversa – in questo caso il 24 e il 25 dicembre con la curiosa scelta di alternare It’s a Wondeful Life di Capra e Christmas Vacation (Un Natale esplosivo) con Chevy Chase.
Ma non ci sono solo i film di Natale, per quanto nelle sale newyorchesi si possano trovare ancora Bad Santa 2 (Babbo Bastardo 2) con Billy Bob Thornton e Almost Christmas con Danny Glover. I ritmi più rilassati di queste giornate, aspettando Natale e Capodanno, permettono tempi e spazi per vedere con calma i molti film di qualità usciti in queste settimane – diversi dei quali candidati ai Golden Globes – nei numerosi cinema d’essai di New York. Fra tutti, l’Angelika Film Center propone Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan, Moonlight di Barry Jenkins, Nocturnal Animals (Animali notturni) di Tom Ford e Lion (Lion – La strada verso casa) di Garth Davis. Mentre a Brooklyn l’Alamo Drafthouse, oltre a Moonlight e Manchester by the Sea, proietta il super premiato e favorito ai Golden Globe La La Land di Damien Chazelle.
Infine, ma solo in ordine cronologico, in uscita durante queste feste ci sono tre film non natalizi, diversissimi fra loro, che vale la pena vedere, magari a seconda della giornata, che sia di sole o di pioggia, o a seconda dell’umore, che anche quello conta nella scelta di un film. Sing, film di animazione con voci illustri nell’originale americano, per prima quella di Matthew McConaughey; Fences (Barriere), dall’opera teatrale di August Wilson vincitrice del Pulitzer nel 1987, intenso dramma diretto e interpretato da Denzel Washington, e Why Him? (Proprio lui?) di John Hamburg, commedia d’autore interpretata da James Franco.
Approfittate quindi di questi giorni di festa per andare al cinema, a New York non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per chi invece non si trova in città, è un buon momento per rivedere New York nei tanti film che l’hanno ritratta a Natale: insieme all’autunno, è la sua luce migliore.