Puliti, ben curati, a misura d’uomo, capaci di portare quasi indietro nel tempo pur conservando un’immutata bellezza. Tra i tanti tesori di cui è ricca l’Italia, uno dei più preziosi è rappresentato dai borghi sparsi per tutta la Penisola. Piccoli centri ma accoglienti, in cui il decoro e l’attenzione per i dettagli rende questi ambienti la meta privilegiata dei turisti e di chi cerca un luogo in cui poter vivere sereno e immerso nella tranquillità.
Un patrimonio inestimabile e unico nel suo genere che ogni anno si mette in mostra nel tradizionale Festival dei borghi più belli d’Italia, la cui decima edizione si è tenuta a inizio di settembre proprio in Sicilia e in particolare a Gangi, Geraci Siculo e Petralia Soprana. Quattro giorni a contatto con la storia, la natura, le tradizioni e la buona tavola tipiche del Belpaese ma soprattutto della Sicilia che vanta, in questo senso, anche qualche primato, ovvero il titolo di “Borgo dei borghi” che nel 2014 è andato proprio a Gangi e quest’anno al centro messinese di Montalbano Elicona.
Il festival, che per la prima volta si è tenuto nell’Isola, è stato pensato come un percorso itinerante tra stradine acciottolate, mura di difesa, finestre con bifore e architetture medievali che hanno attirato migliaia di appassionati che hanno potuto visitare quasi 500 stand. Una cornice d’eccezione, tra le province di Palermo ed Enna, incastonata fra le Madonie: scorci unici in cui coesistono in armonia e perfetta integrazione case storiche e paesaggi mozzafiato.
La kermesse, patrocinata dalla Regione, ha previsto saggi di eventi, arte, cultura, storia e tradizioni locali, oltre a percorsi gastronomici, letture di poesie, musical e una visita dei monumenti più affascinanti. Undici le mostre d’arte, fotografiche, di abiti e utensili antichi, oltre all’Ecotrail tra i borghi più belli della Sicilia. Quasi 200 tra trail runner agonisti, camminatori ed escursionisti d’ogni genere hanno percorso un affascinante viaggio ricco di storia e tradizioni, cultura e paesaggi unici, attraverso gli splendidi borghi urbani, ma anche tra i sentieri naturalistici del Parco delle Madonie, dove gli atleti hanno raggiunto i 1.600 metri di Piano Catarinesi con scenari imperdibili e suggestivi incontri ravvicinati con la fauna selvatica. Quasi 27 i chilometri della prova agonistica con oltre mille metri di dislivello: la gara è partita da piazza del Popolo a Petralia Soprana per arrivare a Ganci. In contemporanea si è tenuto il walktrail, la passeggiata non agonistica di 16 chilometri sino a Geraci Siculo e a seguire le escursioni guidate. L’evento, organizzato dall’Asd Natura e Sport Madonie insieme all’Asd Sportaction, società promotrice del circuito, con il patrocinio dei Comuni di Petralia Soprana, Geraci e Ganci, ha registrato un ottimo successo, unendo la sana attività sportiva al fascino dei borghi madoniti.
Petralia Soprana, Geraci e Ganci, del resto, hanno molto in comune: territori abitati fin dall’antichità, hanno raggiunto il massimo splendore in epoca medievale diventando teatro di battaglie ed eventi storici, con un denominatore comune rappresentato dall’essere gioielli incastonati nelle Madonie. Le chiese, le torri, i castelli e le antiche architetture ancora oggi esercitano un fascino irresistibile in chi raggiunge questi luoghi così ricchi di tradizioni, che si mantengono vive e immutate. Il tutto impreziosito dall’amore e dall’attenzione con cui gli abitanti si prendono cura di questi imperdibili scorci siciliani: strade pulite, gente accogliente, servizi funzionanti. Un esempio? A Gangi le indicazioni storiche e persino i menù dei ristoranti sono anche in cinese, cosa che ha valso al centro siciliano perfino un premio, ma soprattutto il segnale di un’attenzione verso i Paesi emergenti e affamati di Europa. La ricetta vincente per soddisfare le aspettative dei visitatori e che dovrebbe rappresentare un paradigma per tutta la Sicilia, regione che troppo spesso dimentica quanto importante sia il turismo, la conservazione dei suoi tesori e l’amore per la propria terra.
* Oggi Stefano Mangano – che è un po' la nostra 'guida' nella Sicilia degli angoli più belli e suggestivi – ci accompagna a fare un giro sulle Madonie, la catena montuosa che, dalla provincia di Palermo, si distende verso Messina. Ma le Madonie – come potete vedere nella foto di prima pagina – si affacciano anche su quella che Pindaro chiamava "la colonna del cielo": l'Etna (in questo scorcio, bellissimo, vista da Gangi). Stefano ci accompagna tra Gangi, le Petralie, fino a Montalbano Elicona. Per parlare del festival dei Borghi più belli d'Italia chre quest'anno si è tenuto proprio in Sicilia.