È già online la raccolta fondi (crowdfunding) destinata alla realizzazione della prima edizione del Montalbano Mistico Fest, che si terrà dal 5 al 7 di dicembre presso alcune suggestive location di Montalbano Elicona, Comune di recente insignito del titolo di “Borgo più bello d’Italia”.
Montalbano Mistico Fest è una rassegna multidisciplinare ispirata al sacro nelle sue diverse declinazioni: musica, cinema, teatro, letteratura, performing Art. Si svolgerà in Sicilia, in un borgo medievale affascinante e misterioso, adagiato tra l'Etna e le Eolie che, per la sua connotazione, per la sua ricchezza storica, artistica, magico-alchemica e naturalistica costituisce un giacimento potenziale idoneo a soddisfare l’esigenza di “immersione” del visitatore spirituale.
Il festival si articola su tre aree tematiche: sacro, archeoastronomia e pratiche di resilienza che avranno come scenario vicoli, chiese e il castello federiciano e si propongono come incubatori di idee, spazi in cui ispirare nuove creatività e incoraggiare inaspettate sinergie.
“Il mistico fest non vuole essere un contenitore d’intrattenimento ma un vero e proprio format innovativo con un obiettivo culturale molto ambizioso – sottolineano i promotori Pierfabio Randazzo, Valeria Monti, Francesca Lucisano e Fabio Bagnasco -. Chi ha detto che con la cultura non si mangia? L’impatto economico che i festival di approfondimento culturale hanno sul territorio è significativo; oggi rappresentano una nuova leva d’azione e un innovativo strumento di promozione e di rilancio del turismo. Purtroppo oggi reperire risorse non è semplice, il vuoto lasciato dai modelli mainstream di finanziamento delle iniziative culturali è incolmabile. Una valida alternativa proseguono è il crowdfuding, che rappresenta non solo un modello di finanziamento dal basso, ma soprattutto un processo di co-creazione e condivisione che si svolge all’insegna della collaborazione e della trasparenza”.
“Non è la strada più semplice per raccogliere dei fondi per un progetto – aggiungono i promotori di questa singolare iniziativa – ma è il modo più partecipativo e sostenibile. Allora ci rivolgiamo a tutti coloro che credono in queste iniziative perché, attraverso il loro contributo, diventano produttori prima che fruitori. La donazione non è un’elemosina, né una tassa, ma il frutto di uno scambio volontario tra soggetti che condividono un medesimo obiettivo”.
La raccolta si basa su una libera offerta che si può fare accedendo a un link (cioè a questa pagina).
La modalità è semplice: basta registrarsi sulla piattaforma e fornire la propria mail e una password oppure utilizzando il proprio account di Facebook o di Twitter. Nei prossimi giorni sarà online anche il sito ufficiale del festival (www.montalbanomisticofest.com) attraverso il quale si potrà pure accedere alla piattaforma crowdfunding e dove presto sarà consultabile il programma del festival. Inoltre, in occasione delle Feste Aragonesi, che si terranno a Montalbano Elicona dal 16 al 20 agosto, sarà predisposto un gazebo per la raccolta dei contributi.
In un momento in cui, a causa di una gestione demenziale e, perché no?, anche criminale dell’Unione Europea dell’Euro che sta massacrando i Paesi dell’Europa mediterranea – con il governo Renzi che taglia i fondi per la musica per fare ‘cassa’ e pagare il debito pubblico-massonico (leggere portare i soldi alla Germania della Merkel, che prospera sulla pelle di alcuni Paesi europei caduti nella ‘trappola’ monetaria dell’Euro) – il crowdfunding potrebbe diventare una via di salvezza per le attività culturali.
Il discorso vale ancora di più in una Sicilia massacrata dal governo nazionale che, nell’ultimo anno e mezzo, ha ‘rubato’ dalle ‘casse’ della Regione circa 10 miliardi di euro. Nella nostra Isola le attività culturali sono in grande affanno. Resistono solo perché i Comuni tassano in modo esponenziale i cittadini. Uno schema che non può durare a lungo, perché, al di là delle fesserie sui tagli delle tasse annunciare da Renzi, per quest’anno il ‘furto con destrezza’ delle risorse regionali, da parte del governo nazionale, continuerà. Ed è più che probabile che la Regione siciliana, nel 2016, vada in bancarotta. La stessa cosa potrebbe avvenire con tanti Comuni dell’Isola che, già a partire da quest’anno, dovranno applicare una contabilità che li costringerà a rendere noti i ‘buchi’ delle società collegate e a rendere visibili, eliminandoli dai rispettivi bilanci, le entrate fittizie (tecnicamente si chiamano residui attivit). Da qui il probabile fallimento di centinaia di Comuni siciliani.
Insomma, per dirla in breve, già a partire dal 2016 le attività culturali della Sicilia, tra crisi finanziaria della Regione e dei Comuni provocata da Roma – con un governo nazionale sempre a caccia di soldi per pagare il truffaldino debito pubblico – le attività culturali, per esistere, dovranno trovare un’alternativa allo Stato, alle Regioni e ai Comuni. In questo scenario Montalbano Elicona potrebbe diventare l’esempio da imitare.