Il terrorismo torna a colpire violentemente la Tunisia. Dopo l'attentato al Museo del Bardo, lo scorso 18 Marzo in cui persero la vita ventiquattro persone, quattro italiani, stamattina, due uomini armati hanno attaccato due alberghi a Sousse, a 140 chilometri da Tunisi, uccidendo almeno ventisette persone. Non si conosce la nazionalità delle vittime, di certo molti erano turisti.
Gli alberghi si trovano nella zona della spiaggia di port El Kentaoui: si tratta dell'hotel Imperial Marhaba e del Soviva, che sono molto vicini l'uno all'altro. Lo riferisce il portavoce del ministero dell'Interno tunisino, Mohamed Ali Laroui, parlando alla tv nazionale.
"Si tratta di un attacco terroristico – ha dichiarato il portavoce del ministero – l'assalitore è stato abbattuto". Per ora, ha spiegato Aroui, non è possibile capire se si è trattato di un solo uomo o di un commando.
Intanto, l'Ambasciata italiana sta tentando di capire se tra le vittime ci sono connazionali, ma al momento non c'è nessuna notizia ufficiale. Ci sarebbero turisti britannici e tedeschi ftra le vittime, secondo quanto riporta la radio locale Mosaique FM.
L'attacco giunge nel periodo di Ramadan, cominciato lo scorso 18 giugno. L'aggressione è cominciata intorno a mezzogiorno, poco prima dell'inizio della principale preghiera musulmana del venerdì.
Intanto, cominciano ad arrivare ai media anglosassoni diverse testimonianze da parte dei turisti presenti al momento dell'attentato. Cosi' come riporta anche il Guardian, una donna di Dublino ha raccontato alla radio pubblica irlandese Rte di aver appena fatto in tempo a raccogliere i suoi figli dall'acqua, una volta sentiti i primi spari, per poi rifugiarsi in hotel. "Era circa mezzogiorno e ho visto a circa 500 metri da me una piccola mongolfiera venire giu' e poi subito una sparatoria. Poi ho visto alcune persone correre verso di me, io pensavo fossero fuochi d'artificio".
Poi l'amara realtà: "Ho pensato, oh mio Dio, sembrano colpi d'arma da fuoco, cosi' sono corsa in mare, ho acchiappato i miei figli e le nostre cose e mentre correvo verso l'hotel i camerieri e il personale gridavano 'correte! correte'! Cosi' siamo corsi verso il nostro bungalow e siamo ancora intrappolati qui dentro. Non sappiamo che cosa sta succedendo".
Secondo un altro testimone, due terroristi sarebbero arrivati via mare a bordo di un gommone e avrebbero fatto irruzione sulla spiaggia. A quel punto uno dei due avrebbe aperto il fuoco con granate e nascondeva il kalashnikov sotto un ombrellone che aveva in mano. È quanto racconta alla radio locale Mosaique FM l'uomo d'affari tunisino Houcine Jenayah, che cita come fonte dei testimoni oculari.