Lei si chiama Emilia Clementi. E su facebook deve avere tanti amici. Altrimenti non si spiegherebbe il milione di visualizzazioni del suo video su Ventimiglia, la località al confine con la Francia dove da un po’ di giorni si ammassano i migranti che vorrebbero passare la frontiera per andare in Francia. Operazione – è noto – bloccata dalle autorità francesi.
Ma prima di parlare del video, che potete vedere sotto, due parole su Emilia Clementi, agrigentina di Camastra, che da qualche tempo è stata folgorata sulla strada dei video sulla rete. Giornalista su facebook. Con video, a quanto pare, autoprodotti da lei.
Tema: i migranti e i loro drammi. E la politica italiana che specula su questi sventurati. In effetti, Agrigento è quasi attaccata a Porto Empedocle, il luogo dove, da anni, di migranti ne sbarcano tanti. L’elemento dominante della protagonista di questi video è la rabbia di un’agrigentina che non ne può più non tanto dei migranti – verso i quali ha sempre parole di solidarietà – ma di chi specula sulla loro assistenza.
I bersagli preferiti di Emilia Clementi sono quasi sempre tre: il Ministro degli Interni, Angelino Alfano (agrigentino come lei); il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi; e la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. I toni utilizzati sono molto sbrigativi. I contenuti molto diretti. E si concludono, quasi sempre, con la seguente domanda: visto che ci dite che dobbiamo accogliere i migranti, perché, caro Presidente del Consiglio, perché caro Ministro Alfano, perché cara onorevole Boldrini non cominciate ad ospitarli voi, nelle vostre abitazioni?
Ma l’ultima novità di Emilia Clementi – con il video che ha superato il milione di visualizzazioni – è il ‘reportage’, chiamiamolo così, che la donna agrigentina ha fatto su Ventimiglia. A proprie spese ne n’è andata al confine tra Francia e Italia, nel luogo in questi giorni diventato tristemente famoso per via dei migranti che vengono respinti dai francesi. Scene di disperazione, pianti. Uomini e donne che si gettano in mare. Cariche della polizia. Lì, a Ventimiglia, la novella cronista ha girato le immagini di centinaia di migranti che vivono accampati presso la stazione. Li ha intervistati. E, soprattutto, ha riempito di parolacce alcuni soccorritori francesi che portano succhi di frutta ai migranti: “Ma come, non li volete e poi li soccorrete? Renzi, fatti rispettare da questi francesi!”.
Insomma, un po’ di confusione c’è e, ne siamo certi, dubitiamo che il video possa piacere ai professionisti del giornalismo televisivo (di certo non dovrebbe andare bene per lo scrittore Umberto Eco che sulla rete libertà della rete si è già pronunciato…). Però il fenomeno va comunque osservato. Anche perché, al di là del milione e forse più di visualizzazioni, ci sono comunque immagini che danno la dimensione del dramma di migliaia di persone che, dopo un viaggio di migliaia di chilometri – e soprattutto dopo aver passato il Mediterraneo sulle carrette del mare, rischiando la vita – non riescono a raggiungere i Paesi del Nord Europa. Una testimonianza del nostro tempo non legata ad alcuna ‘carretta’ dell’informazione, insomma. Una testimonianza libera.