Cari lettori de La Voce di New York questa volta voglio comunicarvi il risultato di una esperienza positiva di scambio educativo e culturale, nel segno della promozione della cultura italiana in USA, si tratta della conclusione di una prima fase sperimentale del Progetto “Italia-Usa: cibo, lingua e cultura”.
Infatti, prima di fare la conferenza stampa conclusiva (vedi video alla fine dell’articolo), ho visitato l’Istituto Artusi di Roma, dove due ragazzi dell’Istituto Marconi di New York hanno trascorso un periodo di studio di tre mesi, usufruendo di una borsa di studio messa a disposizione del Rotarian Gourmet, per approfondire lo studio della lingua italiana legata alla cultura italiana ed all’enogastronomia.
Durante la visita all’Artusi ho avuto modo di incontrare , oltre agli studenti, tutto il gruppo di lavoro che ha portato alla realizzazione del progetto: Il dott. Ciriaco Acampa del Rotarian Gourmet, il Prof. Giuseppe Marucci del Miur e la Preside Antonietta De Angelis, con i quali ho avuto modo di constatare l’efficacia del progetto ed il successo del programma educativo messo in piedi, che ha permesso non solo un fruttuoso risultato in termini di apprendimento delle discipline insegnate ma anche una integrazione culturale eccellente ed un conseguente arricchimento da parte dei ragazzi ospiti e di quelli italiani.
Infatti, la Preside De Angelis ha detto che “i ragazzi americani hanno avuto la possibilità di apprendere attraverso una serie di esperienze non solo di natura didattica ma anche formative sul piano sociale e storico-culturale che ha portato ad una conoscenza ampia della società italiana. Allo stesso modo, essi stessi hanno dato molto ai loro colleghi italiani con uno scambio reciproco molto costruttivo”.
Quindi, un ponte efficace per i giovani tra l’Italia e gli USA con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo degli scambi culturali tra i due Paesi, con particolare riferimento alla diffusione della lingua e della cultura enogastronomica italiana, in uno spirito di stretta collaborazione tra pubblico e privato; cosa che può fungere da modello per ulteriori iniziative. Si tratta di promuovere la lingua italiana nel mondo legandola agli aspetti caratterizzanti della nostra cultura, quelle cose per cui ci riconoscono in ogni dove. E come non annoverare tra queste l’enogastronomia italiana, il buon mangiare che tutti ci invidiano nel mondo?
Infatti, uno dei ragazzi italoamericani che ha usufruito della borsa di studio, di nome Dante, dice: “Da piccolo, ho iniziato a dire: che bello questa cultura che ha l’Italia e Roma è un libro di storia aperto! Poi, un giorno, mia madre era infortunata ed allora ho provato a cucinare per lei ed ho provato a cucinare delle pietanze ispirate alla cultura italiana. Io sono un artista ed ho molto imparato dalla cultura classica italiana, latina e greca”. Mentre, l’altro ragazzo italoamericano, di nome Fabrizio, ha sottolineato che dopo questa esperienza di studio a Roma sta pensando in italiano immergendosi nella cultura italiana, infatti ha detto: ”Mi rimane più facile parlare italiano che inglese”. Inoltre ha ricordato: ”Prima di questa esperienza ho frequentato un Istituto culinario francese, ma era tutto molto complicato, con la cucina italiana, invece, gli alimenti sono gli stessi ma il gusto è più genuino”. E poi ci ha fatto notare che, quella romana, è stata una esperienza “molto bella ed umanamente entusiasmante”.
Pertanto, questo progetto, che è in linea con gli assunti degli Stati generali della lingua italiana celebrati recentemente a Firenze, costituisce un primo passo positivo che getta la premessa per una nuova modalità di promozione della lingua italiana. Il tutto in un contesto sinergico di promozione del nostro Sistema-Paese, dove la cucina italiana gioca un ruolo molto importante e, dai risultati ottenuti, devo dire anche molto gradita ai giovani. Lo ha detto bene, il Prof. Marucci, Ispettore Tecnico del Miur, durante la relazione tenuta agli studenti dell’Artusi di Roma, inquadrando “cucina-lingua e cultura nel contesto del Sistema istruzione e del Sistema Italia” e sottolineando che il nostro esperimento sarà utile al Ministero dell’Istruzione per la messa a punto di un modello replicabile. Penso, pertanto, che dobbiamo lavorare in questa direzione per innovare la nostra promozione linguistica legandola ad aspetti concreti della nostra vita quotidiana, in modo che si capisca l’utilità dell’italiano per comprendere gli altri aspetti della nostra cultura. Sarà una ulteriore modalità utile alla promozione della nostra bella ed amata lingua da unire ai metodi classici che sempre saranno il fondamento dello studio della lingua di Dante.
Qui il video della conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto.
Fucsia Nissoli FitzGerald, nata in Italia e da 27 anni negli USA. Eletta nel 2013 alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America, ha sempre avuto nel cuore il desiderio di contribuire al bene della Comunità italiana all’estero ed ha trovato la possibilità di farlo prima nell’impegno attraverso il volontariato ed ora in Parlamento. Alla Camera dei Deputati è membro della Commissione Affari esteri e Comunitari, Segretario del Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese e Presidente dell’Associazione di Amicizia parlamentare Italia-Usa. www.fucsiafitzgerald