Parma taglia il nastro alla ventunesima edizione di “Cibus”.
Dal 3 al 6 maggio è attesa un’ondata di 70.000 visitatori, oltre a migliaia di buyer esteri e a un plotone di 3000 espositori tutti rigorosamente italiani.
Tra i clienti di riferimento, sono in arrivo nella piccola capitale dell’agroalimentare circa 2000 compratori da tutto il mondo: Europa, Medio Oriente, Sud America e Sud-est asiatico, ma soprattutto Stati Uniti.
Entrando nei padiglioni allestiti alle Fiere di Parma, i visitatori troveranno ad attenderli circa mille nuovi prodotti che le aziende stanno immettendo sul mercato. Quelli più innovativi, dal prosciutto di Parma fatto da suini nutriti con semi oleosi ricchi di Omega 3 ai filetti di alici con il 25% di sale in meno, saranno esposti nell’area “Cibus Innovation Corner”.

A inaugurare la manifestazione sarà il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, che parteciperà a un convegno sulla responsabilità economica e sociale con il sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Manlio Di Stefano e il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio.
Al convegno inaugurale seguirà poi l’Assemblea nazionale di Federalimentare dal titolo “Dal Covid alla guerra: il diritto al cibo, la coesione sociale. Il ruolo dell’industria alimentare”, che vedrà, alla presenza del ministro Patuanelli e del senatore Pier Ferdinando Casini, la relazione del presidente Vacondio e l’intervento del presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
Oltre a loro, sono registrati a Parma 50.000 operatori professionali italiani della Distribuzione e della Ristorazione, che a Cibus non solo incontreranno i loro fornitori, ma troveranno idee e soluzioni per tutti i canali del Food&Beverage.

I trend di quest’anno saranno la salute, il benessere, il gusto e le nuove combinazioni di ingredienti. Durante la fiera, sono previsti due dibattiti sulle buone pratiche dell’industria e della distribuzione e sulle sfide del settore di fronte alle tensioni geopolitiche e alla transizione ecologica.
Al termine dell’evento, il Banco Alimentare farà in modo che nulla venga sprecato. Per il quarto anno consecutivo è stata infatti rinnovata la partnership per l’iniziativa “Cibus Food Saving” e le imprese aderenti potranno donare gli alimenti in eccesso alle strutture caritative convenzionate sul territorio regionale. Grazie a questa attività, lo scorso anno sono state sostenute circa 125.000 persone in difficoltà, alle quali ora si aggiungono, con lo scoppio della guerra in Ucraina, oltre 2.400 profughi.

“Difendere l’Authentic Italian e supportare le nostre esportazioni – ha commentato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – è la missione che da 40 anni condividiamo con Federalimentare”. L’edizione 2022 “tornerà ai livelli pre-pandemia, dal 3 al 6 maggio il mondo verrà a vedere di persona il miracolo del Made in Italy alimentare”.
Entusiasta, nel suo intervento, anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio, che ha descritto Cibus come “un esempio della resilienza e la capacità di ripartire, essendo stata tra le prime manifestazioni fieristiche a svolgersi in presenza lo scorso anno, dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria globale. Nei giorni scorsi, abbiamo avviato una riflessione insieme a ministero delle Finanze e ministero dello Sviluppo Economico per potenziare il nostro sostegno alle filiere più esposte alle tensioni con la Russia”.