Ecco una cosa che a New York, dove c’è tutto (ma anche in America in generale), non c’è. La mania del “fatto in casa”. Homemade si dice. Cosa dove noi siamo maestri. Basta che fuori da un negozio di alimentari ci sia scritto che qualcosa è “fatto in casa” e ci fiondiamo a comprarlo. Come se quel “fatto in casa” sia sinonimo di genuinità.
In America, si sa, in casa non è che facciano un gran ché, soprattutto in posti come Manhattan, dove le abitazioni te le vendono con la cucina già inclusa, enorme e fantastica, e gli americani non muovono un dito, ma vanno a prendere da mangiare giù al ristorante. Il delivery è un totem da venerare in eterno in America, ma già prima del flagello lockdown.
Invece noi abbiamo il culto del fatto in casa. Un momento però. In casa di chi? Come possiamo essere sicuri della casa? Com’è la casa? Io la vorrei vedere prima.
L’arrosto fatto in casa sarà anche buono, ma se in casa ci sono quattro bambini assatanati che con l’arrosto ci giocano a pallone e poi lo rimettono nella pentola? Mi volete far vedere la casa per favore, prima? Come si fa ad andare a scatola chiusa? Se a Manhattan una cosa fosse fatta in casa chi mi dice che non sia una casa del Bronx dove abitano otto spacciatori che cuociono il crack nello stesso fornello dell’hamburger?
Stessa cosa per quanto il famigerato “della nonna”. In Italia abbiamo la mania della torta della nonna, del tiramisù della nonna, delle polpette della nonna, del ragù della nonna. Ma chi è la nonna? A parte che a Manhattan ci sono due o tre ristoranti che si chiamavano “della nonna” (come anche della zia) e sono falliti, ma non è questo il punto. Ma la casa della nonna è sicura? E se la nonna è una zattona che scatarra continuamente sul ragù? E se il nonno ha l’Alzheimer e per abitudine scrolla il sigaro del toscano sui tegame? No, no, no, non mi fregate. Ho conosciuto delle nonne che non si lavavano le mani da mesi. E facevano delle torte. Ma scherziamo? La nonna sarebbe un sinonimo di sicurezza, di pulizia, di affidabilità? E chi l’ha detto?
Ma poi non serve andare a finire in casa della nonna. Avete mai fatto un giro nelle cucine dei ristoranti? Magari cinesi? “Fatto in cucina”, vi tranquillizzerebbe? Mmmm, abbiamo seri dubbi.