Anche quest’anno il vino bianco torna a fare da padrone di questa estate italiana abbattendo le barriere del distanziamento sociale per festeggiare momenti felici insieme agli affetti ritrovati.
Ancora in pochi si lasciano conquistare da un calice di vino rosso durante il periodo estivo mentre in tanti siamo ancora alla ricerca di nuove proposte tra cui scegliere e individuare quale sarà il nostro prossimo vino da aprire.
Fortunatamente la scelta di vini autoctoni in Italia è molto ampia.
Dal nord al sud nascono vini eleganti e carichi di aromi mediterranei, tratto distintivo dei prodotti del nostro territorio, che regalano un carattere unico ai vini della penisola.
L’acidità però è la caratteristica principale che ci aiuta a bere vino anche d’estate e in questo caso i vini del nord sono i Re assoluti della categoria.
Questi infatti sono ricchi di acidità grazie al clima più freddo in cui crescono le uve, sono carichi di aromi floreali e delicati profumi di erbe aromatiche, menta o frutti poco maturi.
Per questo motivo, quest’anno siamo andati alla scoperta dei vini del nord e ci siamo concentrati sulla DOCG del Gavi, vino che è il riassunto di queste caratteristiche che lo rendono perfetto come bevanda per concedersi una pausa dal caldo estivo.

Nato in Piemonte, nelle campagne di Alessandria, il Gavi è un vino prodotto unicamente da un’antica varietà di uva chiamata Cortese, nome gentile che fa riferimento proprio al carattere nobile di questo vitigno a bacca bianca di cui si hanno notizie a partire dal 1700 circa.
Parliamo di un vino prodotto in una delle zone più fresche della penisola dove d’estate le temperature raramente superano i 30°C e le uve crescono durante questo periodo in un clima temperato.
Ma perchè questo vino è perfetto per l’estate?
Perchè il Gavi è un vino leggero, di solito ha una ridotta gradazione alcolica e trattiene bene le basse temperature del frigo in modo da rimanere freddo più a lungo.
Il Gavi DOCG può essere prodotto in 11 diversi comuni della provincia di Alessandria.
Le terre in queste zone sono diverse a distanza di pochi metri l’una dall’altra e proprio da questa diversità nasce il carattere unico dei vini che producono.
Infatti, a nord di questo territorio i terreni sono composti da terre rosse, ricche di argilla e ossidi di ferro che regalano vini complessi e strutturati.
Al centro troviamo terreni con rocce e sedimenti che daranno vita a vini più acidi, mentre al sud ci sono le terre bianche composte principalmente da fossili che ricordano la presenza del mare su quelle terre in tempi antichissimi e regalano vini dalla forte componente sapida e minerale.
Allora ci siamo chiesti che cosa succede se prendiamo i vini prodotti da queste 11 terre e li uniamo tutti in un’unica bottiglia. Abbiamo trovato un’azienda che ha realizzato questo esperimento da cui è nato un vino singolare dagli aromi floreali ma con gusto deciso e caratteristico.
Questo vino si chiama Mine Gavi nato dall’idea tutta al femminile di Giusi Scaccuto Cabella, donna imprenditrice che ha deciso di dare vita ad un progetto unico nel suo genere.

Gavi, MINE vino. 2019 Photo Copyright © Cristian Castelnuovo
“Voglio fare un Gavi che sia mio in tutto e per tutto, che racchiuda la vera anima di queste 11 terre dalle caratteristiche tanto diverse per clima, altitudine e composizione dei suoli – spiega Giusi – La scelta delle percentuali di ciascuna terra tiene conto dell’andamento dell’annata e di come si sono espresse le zone nel corso della stagione” e conclude “è stata una scoperta anche per me scoprire le caratteristiche organolettiche di un blend nato da terre rosse, bianche e di mezzo perchè non avevo idea di come si potessero esprimere in un unico prodotto. Credo di aver realizzato un Gavi che rappresenti la mia personalità.”