Mentre New York si preparava alla prima nevicata dell’autunno, all’Eataly Scuola dello store di Flatiron si è ufficialmente aperta la stagione del tartufo bianco.
“Torino and Langhe Roero in the heart of Piemonte”: una mattinata ricca di interventi da parte di illustri rappresentanti del Comune di Torino, dell’Ente Turismo Alba, Bra, Langhe e Roero e della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, alla presenza di giornalisti e critici gastronomici. Una mattinata dedicata a quello che è stato più volte definito il “King of the Region”, accompagnato da agnolotti, formaggi e vini tipici.
Gli ospiti dell’evento Alberto Sacco, Luigi Barbero, Paola Virano, Alessandra Tormena e Stefano Mosca hanno a turno preso il microfono per descrivere le bellezze della regione e per elencare i motivi per i quali varrebbe la pena visitarne il capoluogo. Torino, ha spiegato Tormena (Turismo Torino e Provincia), è stata la prima capitale del Regno di Italia; in città c’è il museo egizio più antico del mondo dopo quello del Cairo, c’è la Sindone, i palazzi reali, caffè storici in stile liberty dove è possibile provare il famoso bicerin, i gianduiotti, il vermouth.
“Non siamo qui per vendere cibo e vino ma sogni”, ha esordito Mosca (Fiera Internazionale del Tartufo d’Alba), che ha ricordato come, durante la kermesse di otto settimane, gli intenditori possono acquistare il miglior prodotto di tutta Italia.
Dalla collaborazione con Alessi, noto marchio casalinghi, è nato invece l’accessorio che permette di “grattugiare” il tartufo bianco, rigorosamente crudo, nel giusto modo e quantità, insieme al guanto per maneggiarlo, blu come “il colore della notte, il momento della raccolta”.
Spazio infine alla degustazione tra le domande e i complimenti del pubblico. Ancora una volta dunque si rileva vincente il connubio tra la catena slow food di Farinetti e le regioni italiane per promuovere le eccellenze nostrane a New York.