Dal cuore dei Nebrodi a Galati Mamertino il Festival del Giornalismo Enogastronomico, la quinta edizione dedicata interamente alla promozione del territorio dove si mettono in campo temi importanti tra dibattiti e tavole rotonde, discutendo di marketing, turismo, start up, produzione agricola. Il Festival ha ospitato un folto parterre di giornalisti, imprenditori e istituzioni, tre giorni accompagnati anche da degustazioni di prodotti tipici, di vini (anche dell’Etna), di piatti preparati da importanti chef. Al centro dei Festival tre dibattiti molto interessanti, ecco i titoli: “Informazione e territorio: alleati per crescere” – “Dal pane al vino: mettersi insieme e avviare percorsi di crescita in un territorio che cambia” – “Innovazione, startup, strumenti di finanziamento”.
Al Festival ha partecipato il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ecco cosa ha dichiarato a proposito di turismo durante l’intervista di Nino Amadore, giornalista del Sole 24 Ore: “Quello del turismo è un mondo competitivo e per essere competitivi bisogna garantire la qualità dell’offerta turistica. Il Governo si sta impegnando a lavorare affinchè il turismo possa finalmente diventare il motore economico dell’isola. Puntiamo verso tutti i mercati del mondo interessati a scoprire la Sicilia, una terra che ha tanto da offrire sia sul piano naturalistico che storico, culturale ed enogastronomico. L’enogastronomia oggi potrebbe rappresentare il vero motore turistico: il cibo e il vino sono gli ambasciatori che raccontano la Sicilia nel mondo”.
Non sono mancati i libri e le guide specializzate: Federica Raccuglia “L’uomo del dialogo contro la mafia – La storia di Padre Pino Puglisi”, la Guida ai vini dell’Etna di Cronache di Gusto, di “L’uomo sbagliato” di Salvo Toscani. Non sono mancate le degustazioni, il “Wine Show” condotto da Maria Antonietta Pioppo, il percorso sensoriale di Gustoso. E con il Presidente di Gustoso, Daniele Cipollina, abbiamo parlato di Sicilia e del ponte che questo brand ha creato con gli Stati Uniti: “Tutto nasce due anni fa da un incontro con un mio carissimo amico negli Stati Uniti, da questo incontro pensiamo a un ponte tra la Sicilia e gli Stati Uniti. Nasce una rete di impresa, dove tutti siamo soci, abbiamo creato il marchio Gustoso che viene dato in concessione alle singole aziende per 10 anni. Lo scorso anno abbiamo presentando i prodotti al Guggenheim Museum di New York con una cena, un’esperienza straordinaria, raccontando la Sicilia. Con Amaro del Capo e Rosario, ho fatto il primo amaro con l’arancia rossa IGP attraverso una joint venture tra due aziende leader. Abbiamo diverse richieste da parte di aziende di altre regioni d’Italia che vogliono aggregarsi a noi: prossimamente apriremo Gustoso Calabria, Sardegna, Emilia, etc. La particolarità del nostro progetto è che la condivisione non nasce solo nell’ottica di ottimizzare i costi per la comunicazione, è quello di far business sotto un unico marchio. E’ come se questa fosse un’unica azienda: rappresentiamo l’azienda con il fatturato più alto del Sud Italia e rappresenta la piattaforma idonea per gli americani”.
Grande partecipazione delle aziende dei Nebrodi: produttori di olio, di vino, di miele, di caviale di lumaca, di gelato. Degustazioni di vini a bordo del Wine Bus, lo street Food del Vecchio Carro con i prodotti di Suino Nero dei Nebrodi. Insomma la Sicilia al Festival ha dato il meglio di sé.
Ma quanto lavoro c’è dietro un festival? Lo abbiamo chiesto agli organizzatori: “Lo spirito del Festival del giornalismo enogastronomico – hanno spiegato gli organizzatori Nino Amadore e l’imprenditore Pino Drago – è duplice: da un lato si dà una ribalta unica ai Nebrodi, territorio dalla bellezza unica ma sul quale si deve lavorare ancora molto per porlo all’attenzione nazionale e internazionale. Dall’altro lato abbiamo sempre cercato di creare momenti di incontro dai quali possano poi scaturire proposte concrete. Per questo mettiamo insieme ai tavoli dei dibattiti persone che possano realizzare le idee di cui si parla. Le potenzialità ci sono tutte: paesaggi, cultura, gastronomia, storie. Noi cerchiamo di farle conoscere e di coinvolgere le persone giuste”.
Al Festival non poteva mancare una storia: il Parco dei Nebrodi, dove l’operosità dei siciliani e la bellezza del territorio si raccontano da millenni. Eccomi a 1000 metri di altezza con Giacomo Emanuele, produttore di miele, che ha raccontato ai microfoni della Voce la bellezza dei Nebrodi, questi monti meravigliosi che guardano al mare, terra fertile, terra di castagneti, terra del Suino Nero, prelibatezza unica dal sapore inconfondibile.
Alla Voce di New York il racconto dei Nebrodi.