La Turchia è un paese affascinante dalle molte culture dove si mescolano gli influssi del Mediterraneo orientale, del Sud-est europeo e dell’Asia centrale. Una volta tutto questo era parte dell’Impero Ottomano. Trip Advisor annovera Istanbul tra le “destinazioni di viaggio più popolari al mondo” . Istanbul è una città vivace che racchiude in sé entrambi i mondi, antico e moderno; è artistica e chic, offre moda, buon cibo, arte, ha qualcosa per tutti.
Recenti attacchi terroristici hanno purtroppo danneggiato il turismo a Istanbul e in tutta la Turchia. Anche se le probabilità di nuovi attaccati sono basse, la paura alimentata dalla TV contribuisce a creare proprio l’effetto voluto dai terroristi: paralizzare finanziariamente la popolazione locale. È successo anche a New York City dopo l’11 settembre: sapendo che eravamo un obiettivo, la gente aveva paura di venire qui. Ma era importante per il mondo vedere che eravamo ancora la stessa vecchia New York ad eccezione di alcune piccole trasformazioni nel modo in cui gestivamo alcuni compiti quotidiani, come fare attenzione ad eventuali pacchi abbandonati, i controlli di sicurezza nei grandi edifici, ecc. Cambiamenti che restano ancora in atto oggi.
E così, in un certo senso, sento che New York City abbia una parentela con le metropoli turche come Istanbul e la capitale Ankara.
Artigianalità turca
Qualche settimana fa a New York ho avuto il grande piacere di conoscere una produttrice di vino turca, Ardıç Gürsel della cantina Vinkara. L’esperienza è stata arricchita da un tour del nuovo Marmara Park Ave Hotel, a Manhattan, parte del gruppo di alberghi di lusso Marmara, già consolidato in Turchia, fondata dalla famiglia di Gürsel. L’hotel Marmara Park Ave, con il suo tocco artistico, è un bel simbolo dell’artigianalità evidente nei vini di Gursel.
Un tocco di Turchia a New York
Il Marmara Park Ave si definisce hotel newyorchese con distinti tratti manhattaniani, dati da un’attenta cura dei dettagli, come la scelta di utilizzare legno recuperato dagli edifici di New York City per il soffitto della hall. Un famoso artista newyorchese, uomo dall’anima rinascimentale, Joe Ginsberg, è stato a capo del team di progettazione della struttura. Ma l’hotel rende omaggio alle sue radici turche con un hammam tradizionale per gli ospiti.
Vini Vinkara
La filosofia di Vinkara è di diffondere la conoscenza dei vitigni autoctoni turchi. Gürsel ha detto che quando è arrivato il momento di scegliere un enologo che li aiutasse a produrre vini di alta qualità, la cosa che le interessava di più era trovare qualcuno che avesse la stessa passione che aveva lei per i vitigni autoctoni. E alla fine ha scelto un consulente italiano, Marco Monchiero, il quale, essendo già impegnato a preservare le varietà locali italiane meno note, ha capito l’importanza di quello che Vinkara stava cercando di fare.
Alla degustazione non sapevo cosa aspettarmi perché non avevo mai provato i vitigni locali turchi. Sono stata quindi felicemente sorpresa di scoprire che i vini erano interessanti, con deliziosi sapori al tempo stesso familiari ma unici. La grande lezione che ho imparato è che alcune varietà locali sconosciute hanno solo bisogno di un po’ di regia da parte di chi, venendo da un paese con una grande tradizione vinicola come l’Italia, può aiutare queste gemme locali a raggiungere il loro pieno potenziale senza alterarne il carattere unico. Anche in questo caso un elemento di somiglianza tra la Turchia, e in particolare i vini Vinkara, e New York: entrambe sono aperte alle altre culture e le aiutano ad eccellere.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $15)
2013 Vinkara Kalecik Karasi red wine, Kalecik-Ankara, Turchia ($14): 100% Kalecik Karasi. Erbe aromatiche, ciliegie e un pizzico di lavanda: la produzione non prevede passaggio in legno e questo consente al vino di esprime la purezza del frutto.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
2012 Vinkara Reserve Kalecik Karasi red wine, Kalecik-Ankara, Turchia ($28): 100% Kalecik Karasi. Questo vino è la versione riserva di quello indicato sopra come vino per tutti i giorni. La selezione delle uve è più rigorosa e l’invecchiamento avviene in botti di rovere francesi. Il riserva ha più corpo e concentrazione con ricchi sapori di amarene e tante spezie. Un finale lungo e saporito.
Fantasia (oltre $50)
2013 Vinkara Reserve Narince white wine, Kalecik-Ankara, Turchia ($25): 100% Narince. Nonostante in questa categoria indichiamo di solito vini di prezzo superiore a 50 dollari, questo vino non è finito qui per errore. A volte “fantasia” può essere un vino sottovalutato e, in questo caso, questo vino ha un prezzo molto inferiore alla sua qualità. È semplicemente magnifico e unico: succulento nella struttura pur rimanendo fresco, con allettanti sapori di miele, fiori d’arancio e una mineralità distinta. Ricco ma elegante, esotico ma classico. Se incontrate questo vino vi consiglio vivamente di acquistarlo: è un vero affare e non so quanto durerà…