Paola Randi, vincitrice del Nastro d’Argento per il miglior soggetto con il suo secondo film, “Tito e gli alieni”, con Valerio Mastandrea, porta alla mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti Extra, il film “La Storia del Frank e della Nina”. “Questa storia nasce dal desiderio di raccontare la mia città: Milano. Milano è una città discreta, nel senso che è “dentro”, dentro i palazzi, dentro i cortili, nascosta nelle case, nei quartieri che sembrano vuoti, silenziosi, ma che, ad uno sguardo più approfondito, nascondono mille voci: storie di vite, di speranze, di persone”.
I protagonisti sono tre ragazzi marginalizzati: Gollum, Frank e Nina. Gollum è un ragazzo muto, deriso da tutti tranne che da Frank e Nina. Frank, un giovane che non è mai stato iscritto all’università ma che vi trascorre le giornate, diventa amico inseparabile di Gollum, vedendo in lui un genio che riesce a colorare una vita altrimenti grigia. Nina, che vive di fronte a Gollum, lo vede con occhi diversi rispetto agli altri e lo introduce nel suo mondo attraverso la fotografia. La storia si complica quando Frank si innamora di Nina, che ha una figlia e un marito violento. Nina vuole tornare a studiare e chiede a Frank di aiutarla a prepararsi per l’esame di terza media. Insieme, i tre creano un legame profondo, una “Famiglia” che si oppone alla durezza della realtà con l’immaginazione e la solidarietà. Tuttavia, la loro fuga dalla violenza e dalla crudeltà del mondo esterno potrebbe non bastare, poiché la realtà finisce per raggiungerli, obbligandoli a fuggire. La storia è un romanzo di formazione che esplora il viaggio verso l’età adulta di questi tre sognatori.