Diceva lo storico direttore di Cannes, Gilles Jacob, “se vuoi che la giuria lavori bene scegli con cura il presidente, poi con lui gli altri giurati e assicurati che sappiano bene chi è che decide”.
In quest’edizione, invece, il presidente della giuria Vincent Lindon ha optato per la democrazia, portando a casa un risultato quasi da record: più premi che giurati, 10 vincitori e solo 9 giudici che – lo ha ammesso lo stesso Lindon – hanno deciso sempre a maggioranza.
- La Palma d’oro di Cannes è stata vinta da Triangle of sadness di Ruben Ostlund.
- Il Grand Prix è stato vinto ex aequo da Close di Lukas Dhont e Stars at noon di Claire Denis.
- Il premio della giuria al 75/o festival di Cannes è stato vinto ex aequo da Le otto montagne di Charlotte Vandermeersch, Felix Van Groeningen, e da Eo di Jerzy Skolimowski.
- Il premio per la migliore interpretazione femminile è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in Holy Spider (Les Nuoits de Mashhad) di Ali Abbasi.
- Il premio per il migliore attore è andato a Song Kang-Ho per Broker di Kore-Eda Hirokazu.
- Il premio per la regia è andato a Park Chan-Wook per Decision to leave.
- Il premio per la sceneggiatura al è stato vinto da Boy from Heaven (Walad Min al Janna) di Tarik Saleh.
- Il premio speciale è andato a Tori e Lokita dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne.
- La Camera d’or, il premio per la migliore opera prima è stato vinto da War Pony di Gina Gammel e Riley Keough, presentato nella selezione ufficiale di A Certain regard. Mentre a Plan 75 di Hayakawa Chie e’ andata la menzione speciale.
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