La commozione ha caratterizzato la cerimonia dei David di Donatello 2021, festa del cinema italiano, che quest’anno è tornata in presenza. Sul modello degli Oscar la serata si è svolta, in contemporanea, da due location: gli storici studi televisivi Rai e dal Teatro dell’Opera di Roma, la conduzione è stata nuovamente affidata a Carlo Conti. Il pubblico e la stampa non sono potuti essere presenti, ma i candidati di tutte le categorie erano in sala e hanno potuto ritirare di persona le statuette.
Il premio per la Miglior Regia va a Giorgio Diritti per il film “Volevo nascondermi”, pellicola che narra la storia del pittore Antonio Ligabue, simbolo di tutti quegli artisti incompresi e fuori dalle righe, che spesso si sono ritrovati nella condizione di emarginati, per colpa di una società non pronta e troppo ignorante.
Momento magico il premio a Mattia Torre, per “Figli” alla Miglior Sceneggiatura Originale, deceduto a Luglio 2019. A tenere il discorso è la figlia Emma: “Buonasera a tutti voglio fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Lo dedico al mio fratellino Nico, che mi fa ammazzare dalle risate e a mia madre, che non si arrende mai e ringrazio le ostetriche che fanno nascere i bambini e ai medici che cercano di tenerli qua. Bravo papà.”
Tutto il pubblico in piedi, invece, per Sophia Loren, che a 86 anni, vince come Miglior Attrice, per il suo ruolo in “La vita davanti a sé”, del figlio Edoardo. Nel suo discorso ricorda di aver vinto il suo primo David, più di 60 anni fa, ma che l’emozione è sempre la stessa. Conclude così: “Forse sarà il mio ultimo film, ma dopo tanti anni ho ancora voglia di fare cinema perché senza, non posso vivere.”
Il premio ai Miglior attore e attrice non protagonisti va a Matilda de Angelis e a Fabrizio Bentivoglio per “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.”
Miglior attore protagonista è Elio Germano che ha interpretato magnificamente Antonio Ligabue, riuscendo ad esprimere tutta la sofferenza che un genio incompreso, affronta nella propria anima.
Il david alla miglior canzone va a Checco Zalone per la sua Immigrato che interviene da casa così: “Se lo sapevo venivo – scherza Luca Medici per poi chiamare la compagna – Mariangela! Qui dormono tutti, anche mio figlio. Non gliene frega niente”, conclude con tutto l’umorismo che lo caratterizza. Vince anche il David dello Spettatore con “Tolo Tolo”.
Miglior Regista emergente va a Pietro Castellitto, con il suo film “I Predatori”. Qui un discorso buono e giusto: “Grazie ai produttori per la fiducia istintiva….”, Per poi chiudere con: “Un bacio a mamma e papà”, ecco che l’istinto c’entra ben poco.
Il premio alla Carriera va a Sandra Milo, mentre i due David Speciali a Monica Bellucci e Diego Abatantuono.