Al Golden Globe 2021 l’Italia vince con “Io Sì” di Laura Pausini, per la Migliore canzone originale dal film di Edoardo Ponti “La vita davanti a sé” con protagonista Sophia Loren. “Non ho mai sognato di vincere un Golden Globe, non ci posso credere” ha detto. La cantante ha dedicato la sua vittoria a “quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo, e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano“. Su Instagram la Pausini ha espresso tutta la sua gioia, ed ha ringraziato la Hollywood Foreign Press Association, Edoardo Ponti, Niccolò Agliardi, Bonnie Greenberg, a Netflix e Palomar. Proseguendo con i ringraziamenti si è poi rivolta “alla meravigliosa Sophia Loren”, “è stato un onore regalare la mia voce al tuo personaggio, per trasmettere un messaggio così importante, di accoglienza e condivisione“. Infine, ha detto grazie all’Italia, alla famiglia e a tutti coloro che la sostengono scegliendo la sua musica.
Ma a lasciare il segno è stata Jane Fonda, l’attrice 83enne, attivista sociale e guru della moda, che alla 78esima edizione dei Golden Globes si è presentata con un look semplice e al contempo sofisticato, capelli d’argento e tailleur bianco. Al Beverly Hilton ha ricevuto il premio alla carriera e con il suo discorso di ringraziamento ha toccato tutti: “Siamo una comunità di narratori e in momenti di crisi e turbolenza è sempre stata essenziale la capacità di racontare per cambiare la nostra mente e vivere l’empatia. Con le nostre diversità siamo tutti esseri umani.
Poi ha continuato: “Nella mia vita ho visto tante differenze, ma con cuore aperto e andando sotto la superficie. Gesù e Maometto ci hanno parlato attraverso la poesia perché le forme di narrazione non lineare come l’arte sono quelle che parlano ad un’altra frequenza e penetrano le nostre difese. Tanti film quest’anno, da ‘Nomadland’ a ‘Minari’, mi hanno aperto all’amore e ricordato quanto è fracile la nostra democrazia e quando piccolo e fragile il nostro pianeta. C’è una storia che abbiamo paura di vedere e sentire e riguarda le voci all’interno della nostra comunità che prende decisioni e attribuisce premi; portiamo avanti senza paura la diversità. In passato abbiamo marciato, è di nuovo ora di prendere il bastone e rimetterci in marcia“.
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“Nomadland” è il Miglior film drammatico, con Frances McDormand nei panni di una senzatetto che viaggia attraverso il West americano. E Chloé Zhao ha vinto il premio come miglior regista, diventando solo la seconda donna vincitrice della categoria nella storia dei Globes, dopo Barbra Streisand nel 1983. “Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile” ha detto. “Mi sono innamorata di fare film e raccontare storie perché ci hanno dato la possibilità di ridere e piangere insieme, di imparare dagli altri e di avere più compassione l’uno per l’altra“.
A “Minari” di Lee Isaac Chung va invece il premio come Miglior film straniero, mentre il sequel del grande successo Borat, “Borat Subsequent Movie Film” vince come Miglior film comico dell’anno. Il protagonista, Sasha Baron Cohen, ha ringraziato la giuria affermando “Grazie alla Hollywood Foreign Press tutta bianca“, riferendosi al fatto che l’organizzazione dietro i Globes attualmente non ha membri neri. Ed ironizzando ha aggiunto: “Donald Trump sta contestando il risultato“.

“The Crown” nella categoria delle serie tv ha vinto ben quattro premi in totale, tra cui quello della migliore serie drammatica. A Josh O’Connor e Emma Corrin vanno i riconoscimenti come Miglior attore e attrice protagonista per la loro interpretazione del Principe Carlo e di Lady Diana. “Grazie mille soprattutto a Diana – ha detto l’attrice – mi ha insegnato la compassione e l’empatia oltre ogni misura“.”Sono molto fortunato a poter lavorare in questo periodo – ha dichiarato invece l’attore – ci sono così tante persone che non sono in grado di lavorare, che sono sole e isolate“. Gillian Anderson è stata invece premiata come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione dell’ex primo ministro Margaret Thatcher nella serie.
“Schitt’s Creek” è stata premiata come Migliore serie comica e, alla sua star, Catherine O’Hara, va il Golden Globe per la migliore attrice protagonista di una serie comica televisiva.

A “La regina degli scacchi” è andato il premio di Migliore miniserie, mentre la sua protagonista, Anya Taylor-Joy, è stata premiata come “Migliore attrice in una miniserie”.
Il Miglior attore protagonista in una serie tv commedia-musicale è Jason Sudeikis per “Ted Lasso”, mentre il Golden Globe per la Miglior colonna sonora è andato a Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste per “Soul”. Infine, Aaron Sorkin ha incassato il premio per la Miglior sceneggiatura in un film drammatico per “The Trial of the Chicago 7”.