“Parasite” del regista coreano Bong Joon-ho aveva iniziato con l’“antipasto” di Oscar aggiudicandosi la statuetta come miglior sceneggiatura originale. Poi non si è fermato più, prendendosi pure quella di miglior film straniero (prima volta per la Corea del Sud), miglior regista e infine miglior film!
Che il film in coreano fosse un’opera d’arte del cinema lo aveva già decretato Cannes a maggio, ma nessuno si aspettava che Hollywood lo confermasse in questo modo, facendo la storia degli Oscar con questa prima volta assoluta della statuetta per miglior film anche per un’opera in lingua straniera.
Bon Joon-ho, che tornerà quattro volte sul palco, nel primo discorso di ringraziamento ha dedicato la statuetta “alla Corea del Sud, a mia moglie, che è sempre fonte di grande ispirazione, e agli attori che sono qui con me”. Poi tornando sul palco per ricevere la statuetta come miglior regista, Bong Joon-ho ha omaggiato il suo “maestro” Martin Scorsese, che era stato nominato per “The Irishman”, dicendo: “Quando ero a scuola di cinema, girava un detto che ho messo nel mio cuore: ‘Quello che risulta essere il più personale, è il più creativo’. Quella frase che io sento così era di Martin Scorsese…” Un boato di applausi a questo punto si è riversato sul regista italoamericano seduto in sala. Bong Joon-ho ha continuato: “Allora studiavo sui film di Martin Scorsese. Mai avrei potuto immaginare di essere un giorno qui con lui che mi guarda mentre ricevo l’Oscar…”. Scorsese è sembrato molto commosso dall’omaggio e ha applaudito con grande trasporto, dimenticando forse anche la delusione per il suo “The Irishman”, che non vincerà nulla. Poi Bong Joon-ho ma omaggiato pure il collega Quentin Tarantino, dicendo: “Quando nessuno qui in America conosceva i miei film, Quentin Tarantino diceva che erano nella sua lista dei preferiti…”.
Ma perché il film di Bong Joo-hu ha sbancato a Los Angeles? “Parasite” in effetti riesce in maniera superba ad affrontare un nervo scoperto nei rapporti di classe che ormai caratterizzano le società affluenti: la distanza abissale tra i ricchi e chi ogni giorno deve battersi per sbarcare il lunario. Tema che viene sviluppato senza alcun freno nel film pur restando sempre realistico, e il risultato alla fine è come un coltello affilato che si conficca anche nella coscienza “sporca” dello stesso establishment di Hollywood. Una trama quella dei super ricchi snob privati ormai del senso della realtà sulla vita degli altri, che Bong Joon-ho riesce ad affrontare e risolvere in maniera magistrale, descrivendo una situazione solo apparentemente paradossale nella sua Sud Corea, ma che infatti diventa fruibile per il pubblico dei paesi ricchi dell’Occidente che guardando il film ha potuto immaginarla “credibile” anche nel proprio paese.
Certo non poteva vincere tutto “Parasite”, vediamo quindi come sono andate le altre statuette principali.
Prima di procedere con la lista, vale la pena ricordare Brad Pitt, che era stato la prima delle “stelle” ad andare sul palco per aver vinto l’oscar come attore non protagonista per il suo ruolo in “Once Upon a Time in Hollywood” del regista Quentin Tarantino, tra i nominati come miglior regista (non ha vinto) e in cui Pitt recita accanto a Leonardo Di Caprio in lizza come migliore attore (non ha vinto). Pitt infatti ha fatto una battuta forte contro il presidente Danald Trump, esordendo: “Ho 45 secondi per fare qui un discorso per ringraziare, che sono 45 secondi di più di quelli concessi dal Senato a John Bolton questa settimana (al processo di impeachment)”.
Ha fatto tremare il teatro pieno di Vip, il discorso di Joaquin Phoenix, premiato per la suo ruolo di attore protagonista in “Joker”, che una volta al microfono ha lanciato un messaggio in nome di “tutti quelli che non hanno voce”. “Dobbiamo batterci contro coloro che vogloino fare prevalere la loro etnia credendola superiore agli altri… Siamo diventati molto disconnessi dalla natura. Molti di noi sono colpevoli di una visione egocentrica del mondo e crediamo di essere il centro dell’Universo – ha detto Phoenix – Usiamo la natura e deprediamo le sue risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca per poi portarne via il figlio, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili…. Gli esseri umani sono così creativi e inventivi, possiamo creare, sviluppare e implementare dei cambiamenti che siano benefici per tutti gli esseri senzienti e l’ambiente”. Dopo aver ammesso “Anch’io sono stato egoista e crudele e sono riconoscente che mi abbiate dato una seconda possibilità”, Phoenix, visibilmente commosso, ha infine ricordato le parole del fratello River, scomparso a 23 anni: “Corri verso il rifugio e giungerà anche la pace”.
Ci piace anche qui ricordare che l’Oscar come miglior documentario è andato a “American Factory”, di cui vi avevamo due mesi fa annunciato qui che era sicuramente un probabile favorito per la statuetta.
Sotto la lista di tutte le nomination, con in neretto i vincitori.
Miglior Film
Ford v Ferrari
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Little Women
Marriage Story
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite
Migliore Attrice
Cynthia Erivo, Harriet
Scarlett Johansson, Marriage Story
Saoirse Ronan, Little Women
Charlize Theron, Bombshell
Renée Zellweger, Judy
Miglior Attore
Antonio Banderas, Pain and Glory
Leonardo DiCaprio, Once Upon a Time in Hollywood
Adam Driver, Marriage Story
Joaquin Phoenix, Joker
Jonathan Pryce, The Two Popes
Miglior Regista
Martin Scorsese, The Irishman
Todd Phillips, Joker
Sam Mendes, 1917
Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood
Bong Joon Ho, Parasite
Miglior attrice non protagonista
Kathy Bates, Richard Jewell
Laura Dern, Marriage Story
Scarlett Johansson, Jojo Rabbit
Florence Pugh, Little Women
Margot Robbie, Bombshell
Miglior Attore non protagonista
Tom Hanks, A Beautiful Day in the Neighborhood
Anthony Hopkins, The Two Popes
Al Pacino, The Irishman
Joe Pesci, The Irishman
Brad Pitt, Once Upon a Time in Hollywood
Miglior film animato
How to Train Your Dragon: The Hidden World
I Lost My Body
Klaus
Missing Link
Toy Story 4
Miglior corto animato
Dcera (Daughter)
Hair Love
Kitbull
Memorable
Sister
Migliore sceneggiatura originale
Knives Out
Marriage Story
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite
Miglior sceneggiatura adattata
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Little Women
The Two Popes
Best Live Action Short
Brotherhood
Nefta Football Club
The Neighbors’ Window
Saria
A Sister
Best Production Design
The Irishman
Jojo Rabbit
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Parasite
Best Costume Design
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Little Women
Once Upon a Time in Hollywood
Miglior Documentario
American Factory
The Cave
The Edge of Democracy
For Sama
Honeyland
Miglior Documentario (corto)
In the Absence
Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
Life Overtakes Me
St. Louis Superman
Walk, Run, Cha-Cha
Sound Editing
Ford v Ferrari
Joker
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Star Wars: The Rise of Skywalker
Sound Mixing
Ad Astra
Ford v. Ferrari
Joker
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Best Cinematography
The Irishman
Joker
The Lighthouse
1917
Once Upon a Time in Hollywood
Best Film Editing
Ford v Ferrari
The Irishman
Jojo Rabbit
Joker
Parasite
Best Visual Effects
Avengers: Endgame
The Irishman
The Lion King
1917
Star Wars: The Rise of Skywalker
Best Makeup and Hairstyling
Bombshell
Joker
Judy
Maleficent: Mistress of Evil
1917
Miglior film straniero
Corpus Christi
Honeyland
Les Misérables
Pain and Glory
Parasite
Miglior colonna sonora
Joker
Little Women
Marriage Story
1917
Star Wars: The Rise of Skywalker
Miglior canzone originale
“I Can’t Let You Throw Yourself Away,” Toy Story 4
“(I’m Gonna) Love Me Again,” Rocketman
“I’m Standing With You,” Breakthrough
“Into the Unknown,” Frozen II
“Stand Up,” Harriet