Ieri sera a Los Angeles la regista italiana Lina Wertmüller ha ricevuto il premio Oscar alla carriera. Wertmuller era già entrata nella storia dell’Academy quando aveva ricevuto come regista, prima donna della storia, la prima nomination all’Oscar 42 anni fa. Lina Wertmüller aveva allora diretto “Pasqualino Settebellezze”, con Giancerlo Giannini, uno dei suoi attori preferiti. Ieri sera quindi, la regista, 91 anni, ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera, nell’ambito dell’11/mo Governors Awards dell’Academy, che ha premiato anche David Lynch, Geena Davis e Wes Studi. “Un’emozione fortissima” ha dichiarato Wertmüller che, nonostante la sua età, ha mostrato la grinta di sempre e questo riconoscimento sigilla una carriera simbolo dei meriti e delle possibilità delle donne nel cinema. Tra i titoli che portano il nome della grande regista sono da ricordare “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” ancora una volta con Giancarlo Giannini, stavolta accompagnato da Mariangela Melato, così come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, sempre con Giannini.
Ad introdurre Wertmüller durante la cerimonia di premiazione c’era l’attrice Sophia Loren. Le due star del cinema italiano si sono abbracciate tra un’ondata di applausi.
Durante la cerimonia di premiazione, la regista ha dedicato uno speciale messaggio alla figlia, al marito e all’America:
“Dedico l’Oscar a mio marito Enrico, a mia figlia Maria Zulina, che mi è venuta molto bene. E ringrazio l’America. L’America è una cosa seria, noi siamo un piccolo stivaletto, questo è un continente, non c’è proporzione… così ringrazio l’America, tutti coloro che hanno amato i miei film, che sono tutti come miei figli. Ci vuole molta pazienza e molta passione… e ora vi saluto, ma dovete gridare tutti insieme ‘Vogliamo un Oscar che si chiami Anna’”.
A festeggiare nel palco Wertmuller anche l’attrice Isabella Rossellini che ha “tentato” di interrompere la regista per tradurla dall’italiano con un duetto diventato subito simpaticissimo. Lina non era contenta del vestito di color viola indossato da Isabella, e facendo “le corna”, ad un certo punto ha detto, seguita dalla traduzione della Rossellini divertita: “La prossima volta che ti vesti di viola, io ti spoglio”.
Il premio alla regista italiana è stato consegnato da due registe: Greta Gerwig (“Lady Bird”) e Jane Campion (“Lezioni di piano”).
Qui vi riproponiamo il link all’articolo di Grace Russo Bullaro, accademica esperta del cinema di Wertmüller, uscito su La Voce di New York a giugno subito dopo la notizia dell’Oscar alla carriera per la regista romana.