In programma domani, domenica 3 giugno alle ore 20:30 al Walter Reade Theater, “Look Up” (Guarda in alto) è l’opera del giovanissimo Fulvio Risuleo, classe 1991, già conosciuto per i cortometraggi “Lievito madre” e “Varicella”.
Nella scena iniziale, l’apparente normalità di una giornata di lavoro di Teco, panettiere, e dei suoi colleghi è interrotta improvvisamente dai versi di uno stormo che i ragazzi vedono dal tetto. C’è un gabbiano che vola in modo buffo, in modo diverso dagli altri uccelli e Teco decide di inseguirlo per capire il mistero.

“Se torna il capo, ditegli che mi sono sentito male!” È con queste parole che il protagonista abbandona gli amici e si mette in viaggio tra i palazzi di Roma. Nel suo cammino caotico si imbatterà in una miriade di uomini, donne e bambini che scompaiono e riappaiono durante il corso del film come i personaggi di un “Alice nel paese delle meraviglie” riadattato per adulti.
Ci sono le suore del convento dove è stramazzato l’animale, un manichino con reperti mummificati al posto delle viscere, e il gruppo di bambini in maschera, guidati dal Muto, che cercano di spedire un razzo sulla luna. C’è lo sciame di api nella scatola, Teco che perde i sensi e Baobab, il vecchio convinto di vivere in un sogno, che lo trae in salvo e gli offre ospitalità nella sua casa all’interno delle rovine.

C’è Stella, la ragazza che si è gettata dalla mongolfiera per restare “un po’ da sola” e per scappare dal fidanzato Joe e c’è lui che la insegue gridando per riaverla con sé. Poi la coppia di gemelli “nudisti urbani”, la gara di lumache, di nuovo le suore, di nuovo i due innamorati e la delusione di Teco, di nuovo il Muto, che in realtà è Baobab, e di nuovo i bambini. Il nostro eroe, l’”esploratore di tetti” è pronto per ripartire lanciato verso la luna, dalla quale saluta gli spettatori e chiude il sipario sulle sue avventure.
Servirebbe guardare questo film più di una volta per provare a rispondere ai tanti interrogativi sul significato degli incontri che avvengono nella periferia romana. Ci sarebbe piaciuto incontrare il regista qui a New York per discutere della sceneggiatura, della scelta degli attori e del finale. Nel frattempo, vi invitiamo a partecipare alla proiezione offerta dall’Open Roads Festival con la convinzione che Fulvio Risuleo avrà un futuro promettente e un ruolo centrale nel panorama cinematografico italiano.