Dopo un’intensa settimana di film, eventi, focus tematici e una scorpacciata delle più importanti questioni umane e sociali che colpiscono persone nei più remoti luoghi della terra, si è chiusa domenica la terza edizione del Socially Relevant Film Festival. Alla cerimonia di chiusura al Tenri Cultural Institute, la direttrice e fondatrice del festival, Nora Armani, ha ringraziato i registi presenti e la sua squadra.
Poi i membri della giuria hanno consegnato i premi ai film in concorso per le varie categorie. Il Premio Vanya Exerjian: Empowering Women and Girls Award, dedicato alla memoria dello zio e del cugino di Nora Armani, armeni uccisi in Egitto dall’odio etnico, è stato assegnato a Myriam Zaki per il suo Who Killed the Armenians?, diretto da Mohamend Hanafy (Egitto), che ha ricevuto anche il premio del pubblico. Il Gran premio come miglior documentario è andato a Beneath the Olive Tree, diretto da Stavroula Toska (USA/ Grecia). Per la categoria fiction, invece, il primo premio è andato a Before the Spring, diretto da Ahmed Atef (Egitto). Eclipse, di Ara Yernjakyan e My Beautiful White Skin diretto da Stuart Gatt (UK), sono invece i vincitori ex aequo del premio come miglior corto di narrazione. A vincere il premio come miglior documentario breve è stato invece One if By Land di Nandini Sikand (USA). Il premio per la miglior sceneggiatura è andato a A Mother’s Legacy di Cilla Lowen (Sud Africa). Si sono aggiudicati l’SR Film Festival’s Humanitarian Award i film Sail the Wind di Christine Knowlton (USA) e Vision: Healing the Bling in Ethiopia di Eric Perlman. Mentre Caged No More di Lisa Arnold, il film sul dramma delle schiave sessuali che ha aperto il festival, ha ricevuto l’SR Film Festival’s Activism Award. Presentato da Edie Nugent, il Women Film Critics Circle Award, è andato a Lost Tongue, diretto da Davison Mudzingwa. Il premio come migliore attrice se lo è aggiudicato Huichi Chiu per la sua interpretazione in Escapes di Mercedes Gaspar, mentre il migliore attore è stato Baptiste Moulart per il suo ruolo in I am NOT from Barcelona, di Stephane Leclercq. Nella categoria corti la migliore attrice è stata Ritu Arya, interprete di My Beautiful White Skin di Stuart Gatt, mentre come miglior attore è stato premiato Hamis El-Sheikh per Border, diretto da Zahi Mahler.
Questa terza edizione ha confermato l’interesse del pubblico nei confronti di film impegnati che affrontano importanti tematiche sociali e il Festival chiude con uno sguardo al futuro: la quarta edizione si svolgerà nel marzo del 2017 e, a partire da maggio, sarà possibile candidare i propri film sulle piattaforme Filmfreeway.com e Withoutabox.com.