Quest’anno il New Italian Cinema Events (NICE), diretto da Viviana Del Bianco, festeggia la sua 25° edizione negli Stati Uniti. Da anni impegnato a far conoscere e apprezzare il cinema italiano all’estero, NICE USA 2015 farà tappa in diverse città americane, tra cui San Francisco, dall’11 al 15 novembre, Washington D.C., dal 16 al 17 novembre, per poi proseguire a New York, dal 17 al 22 novembre, e infine a Philadelphia, dal 3 al 6 dicembre. Sette le opere che compongono la selezione di quest’anno: Cloro, di Lamberto Sanfelice, Io, Arlecchino, di Giorgio Pasotti e Matteo Bini, Se Dio vuole, di Edoardo Falcone, Mi chiamo Maya, di Tommaso Agnese, Italo, di Alessia Scarso, Tempo instabile con probabili schiarite, di Marco Pontecorvo, e Mediterranea, di Jonas Carpignano. In accordo con le case di distribuzione americane, fuori concorso il festival promuove i film italiani in uscita negli USA e quest’anno la Toscana sarà in primo piano, protagonista nell’ambientazione di film come Maraviglioso Boccaccio, di Paolo e Vittorio Taviani, e Il giovane favoloso, di Mario Martone. Gli altri eventi speciali saranno Mia Madre, di Nanni Moretti, e Youth – La Giovinezza, di Paolo Sorrentino.
NICE USA 2015 è stato presentato all’Istituto Italiano di Cultura di New York con la partecipazione dei tre giovani registi italiani Marco Pontecorvo, Matteo Bini e Alessia Scarso, questi ultimi due al loro debutto. Il Direttore dell’Istituto, Giorgio Van Straten, ha dato inizio all’evento mostrando i trailer dei 7 film in concorso (che saranno proiettati nello storico cinema Anthology Film Archives nel corso del weekend dal 20 al 22 novembre); è seguito poi un dibattito, moderato dal giornalista Andrea Visconti, durante il quale i tre registi hanno raccontato come è avvenuta la selezione per il festival e descritto i loro film e le differenti scelte artistiche che li hanno coinvolti durante le riprese.
Per l’edizione di quest’anno, dalle case di distribuzione e produzione italiane sono stati inviati quasi 80 film. È la direttrice del festival Viviana Del Bianco ad eseguire una prima selezione da cui vengono estratte una ventina di pellicole di diversi generi e tematiche. Un comitato selettivo, dislocato tra San Francisco, New York e la Russia, sceglie poi 6 film ciascuno, fino alla selezione finale delle pellicole che faranno parte del NICE. Dopo due anni, un film diretto interamente da una donna torna tra i protagonisti di questo festival e la direttrice non nasconde il suo entusiasmo: “Non riuscivo a trovare un film ben fatto e diretto interamente da una donna – ha confessato la Del Bianco – e devo dire che Italo di Alessia Scarso è un lavoro particolare e differente rispetto alle altre proposte. Così come Io, Arlecchino di Giorgio Pasotti e Matteo Bini, che ha avuto una menzione speciale a San Francisco dove è stato premiato per la capacità e la scelta di portare sullo schermo per la prima volta un personaggio della commedia veneziana come Arlecchino”.
Nel corso degli anni il festival ha contribuito ad aumentare l’interesse per il cinema italiano presentando film d’autore, ma anche film sperimentali e proponendo sempre una programmazione varia e di qualità, in sintonia con il gusto e la sensibilità del pubblico internazionale dei vari paesi in cui il festival è stato protagonista. La peculiarità del NICE, infatti, è quella di offrire un’opportunità agli esordienti, una scelta difficile fuori dal main stream, ma che vuole imprimere con ancora maggiore forza la sua mission a sostegno del cinema italiano emergente.

Matteo Bini, Marco Pontecorvo e Alessia Scarso durante la presentazione di NICE USA 2015 all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
Viviana Del Bianco, orgogliosa di questo traguardo così importante, che vede il festival alla sua venticinquesima edizione, ha ribadito l’attenzione del NICE verso i giovani autori, originali ma spesso ancora sconosciuti, ed espresso però il suo rammarico per il difficile rapporto con la stampa italiana presente a New York. “Ci sentiamo un po’ abbandonati – ha detto la Direttrice del festival – la stampa americana ci accoglie sempre con calore e partecipazione, mentre quella italiana, presente qui a New York, soprattutto negli ultimi anni, ci ha dimenticati. Quasi non fossimo sufficientemente interessanti. So che la concorrenza è molto ampia, questa città offre moltissime iniziative per la promozione del cinema italiano. Ma vorrei far presente che i film, selezionati dal New Italian Cinema Events Festival, sono di grande qualità. Se Dio Vuole, ad esempio, del regista emergente Edoardo Falcone, ha vinto il David di Donatello, e quando noi lo abbiamo selezionato ancora non aveva ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Il NICE seleziona solo opere prime e seconde, massimo terze, perché riteniamo che poi siano i registi stessi a dover andare a vanti e trovare la loro strada. Sono 25 anni che tentiamo con tenacia di sostenere e promuovere i registi emergenti, nonostante la crisi e i badget sempre più ridotti. Ma mi accorgo invece con dispiacere che il sostegno della stampa è sempre più fiacco”.
Il NICE, dunque, che nel tempo ha presentato gli esordi di artisti oggi internazionalmente affermati, riconferma la sua qualità con una formula originale che invita anche allo studio, alla riflessione e alla ricerca sul cinema italiano.