Una tre giorni di full immersion nella danza. È quella che si prospetta con l'Italian Dance Connection (IDaCo NYC), un evento interamente dedicato alla danza, la cui mission è quella di collegare i coreografi e artisti italiani con la scena artistica contemporanea di New York. Alla sua prima edizione, infatti, il il Festival è una piattaforma artistica fondata dai professionisti della danza Vanessa Tamburi ed Enzo Celli, che vuole incoraggiare il network, la ricerca e la contaminazione artistica tra le innumerevoli risorse creative della scena di New York City.
La prima edizione di IDaCo NYC vuole essere un contenitore che dedica la sua attenzione al lavoro di compagnie di danza e artisti italiani, dotati di spiccata originalità ed eccellenza nell’interazione tra movimento e arti visive. Cinque giorni di performance, workshop e incontri, che mirano a mettere in luce i lavori di ballerini e coreografi italiani residenti negli States, coinvolgendo diversi interpreti e location. Lunedì 18 maggio Enzo Celli, direttore artistico di VIVO Ballet, ha tenuto un workshop presso gli studi DANY finalizzato alle audizioni per il VIVO art center di Roma; mentre martedì 19 maggio IDaCO è stato protagonista presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York, dove si è tenuto un tavolo tematico moderato da Valeria Orani, delegata di New Italian Dance Platform, sul ruolo della danza contemporanea italiana in Italia e negli Stati Uniti, inteso ad aprire un canale Italia-New York atto a favorire la promozione internazionale del talento e della coreografia made in Italy. Sempre all’Istituto Italiano si è poi ufficialmente aperta la rassegna, con proiezioni e performances che hanno animato la sede della cultura italiana di Park Avenue. A presentare IDaCo NYC all’Istituto Italiano c’erano i protagonisti del progetto: i fondatori Vanessa Tamburi e Enzo Celli, gli artistic advisor Alessia Della Casa e Diana del Monte, e la marketing promoter Valeria Orani.

Da sinistra, Vanessa Tamburini, Alessia Della Casa, Enzo Celli, Diana del Monte, Valeria Orani
“L’idea del progetto è nata un paio d’anni fa proprio in questa sala dopo una conferenza sulla danza italiana”, ha raccontato l’addetto alla cultura dell’Istituto Italiano, Fabio Troisi, introducendo il progetto e gli ospiti, ed ha spiegato come discutendo con Vanessa Tamburi, Enzo Celli e altri presenti, abbiano trovato ispirazione nell’Italian Theater Festival per creare un evento analogo dedicato alla danza e alle espressioni del movimento.
Come ribadito dall’artistic director Vanessa Tamburi, IDaCo vuole essere non solo uno spettacolo, ma un mezzo per creare contatto e condivisione tra gli artisti e la scena newyorkese, in un’ottica di “sperimentazione creativa di nuova generazione”, ha dichiarato Tamburi a La VOCE.
Multiculturalità, contaminazione e artisti non solo italiani, queste le premesse, a dimostrare che quello che IDaCo NYC vuole portare sul palco non è una celebrazione nostalgica d’italianità, ma una nuova energia creativa che si avvale dei mezzi espressivi contemporanei della danza e non solo, al fine di promuovere un’italianità centrata sui nuovi talenti.
“Dopo aver viaggiato tanto, volevo tornare all’identità italiana, arricchendola però di tutta l’esperienza raccolta in giro per il mondo”, ci ha raccontato Vanessa Tamburi, un mix creativo e culturale che si sposa alla perfezione con New York, dove l’artista vive, catturata dall’energia della city.
“New York – ha aggiunto il co-fondatore Enzo Celli – è una città che mi ha accolto a braccia aperte, dandomi la possibilità di crescere. Quindi se da un lato c’è l’italianità, dall’altro c’è New York, e questo connubio è fondamentale”.
Da mercoledì 20 a venerdì 23 maggio andranno in scena a Manhattan, presso lo Sheen Center Blackbox Theater di Bleecker Street, un ampio numero di spettacoli che porteranno in scena tredici coreografi e undici creazioni contemporanee: Alessia Della Casa, Amaris Dance, Dash Ensemble, Compagnia Excursus/Benedetta Capanna, Formazione Danza, FLUSSO dance/Vanessa Tamburi, Alessandra Giambelli e dancers, Gloom dance project, Caterina Rago Dance Company, Sara Galas Band, Breton Tyner-Bryan e Catherine Correa, Uselessness project e VIVO Ballet/Enzo Celli.
Il progetto è stato curato e prodotto da Flusso Dance Project in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York e con la partecipazione dell’associazione New York Italians, di Umanism e di In Scena! Italian Theater Festival.