E dopo il Palazzo di Vetro dell'ONU San Francesco approda a Brooklyn.
Dopotutto, come messo in evidenza dal Console Generale Natalia Quintavalle, per la storia di moltissimi italiani giunti in America, il bourough newyorchese di Brooklyn é sempre stato una tappa fondamentale.
Ovviamente nel caso di San Francesco l'approdo é puramente simbolico e si riferisce alla mostra "Friar Frances: Traces, Words, Pictures" allestita il mese scorso presso la sede dell'ONU e trasferita, a partire dal 16 dicembre al Brooklyn Borough Hall, dove rimarrá aperta al pubblico fino al 14 gennaio 2015.
La mostra raccoglie 19 pezzi del XIII e XIV secolo che compredono bolle papali, biografie del santo, miniature e il famoso Codice 338 che contiene il Cantico delle Creature, il primo testo poetico della storia letteraria italiana. Una raccolta piccola ma estremamente importante in relazione all'eccezionalitá dei manoscritti presentati.
All'inaugurazione della mostra, il Cantico ha avuto un interprete d'eccezione. A leggerne i passi piú famosi infatti é stato l'attore americano di origini italiane John Turturro che, dopo essersi scusato col pubblico per la sua lettura della versione inglese, ha comunque dimostrato come l'intensitá e la carica poetica del testo siano capaci di trascendere i limiti linguistici e riescano a trasmettere i valori piú universali del messaggio francescano.
Come era giá avvenuto da piú parti durante l'inaugurazione della mostra al Palazzo di Vetro, il Console Quintavalle ha messo in luce la contemporaneitá dei precetti francescani, in particolare la ricerca della pace, del ripetto tra gli uomini, della tutela dell'ambiente e del pacifico dibattito interconfessionale.
All'inaugurazione é intervenuto anche il professor Antonio Monda della Tisch School of the Arts della New York University. Nel corso del suo intervento il professor Monda ha evidenziato la carica rivoluzionaria del messaggio francescano sottolineando che, nel Cantico delle Creature, San Francesco utilizza il termine "sorella" persino per la morte che elogia come parte inerente della vita e come il punto di riferimento esistenziale di ogni essere umano.
Eric Adams, il presidente della Municipalitá di Brooklyn, ha dichiarato di essere estremamente orgoglioso di ospitare questi documenti dal valore inestimabile che hanno lasciato il suolo italiano per la prima volta in 700 anni.
Eric Adams ha anche scherzato sul fatto che, "dopo l'allestimento alle Nazioni Unite, la mostra su San Francesco é giunta alle 'Nazioni Unite d'America'" riferendosi alla eterogeneitá etnica del borough newyorchese.
"E' importante – ha ribadito Adams – che, in aggiunta alla sede dell'ONU, i manoscritti francescani siano disponibili anche ai cittadini della cittá di New York. San Francesco, con il suo messaggio di umiltá e di amore per i poveri non avrebbe voluto che le tracce del suo passaggio e della sua opera fossero fruibili solo per diplomatici e dignitari".
Coerentemente con questo spirito di umiltá di Francesco, la mostra resterá aperta al pubblico fino al 14 gennaio con accesso completamente libero.