Da quando, quasi vent'anni orsono, la Pixar ha cambiato radicalmente il modo di realizzare ma ancora prima di intendere il cinema d'animazione è impossibile catalogare questo tipo di produzione come semplice intrattenimento per il pubblico più giovane. Al contrario quello che una volta conoscevamo come "cartone animato" si presenta oggi come terreno fertile per idee di ogni tipo, coinvolgendo, film dopo film, spettatori di ogni età.
Adesso Il nuovo Re Mida del fantasy Guillermo Del Toro – qui nei panni di produttore – e il regista Jorge R. Gutierrez con The Book of Life centrano in pieno la sfida di inserire nel loro lungometraggio tutta la vitalità e la filosofia del loro Paese d'origine, il Messico. Dentro una confezione sfavillante, coloratissima e stilizzata secondo i dettami estetici dell'iconografia latinoamericana il messaggio che arriva rappresenta il meglio della credenza e dell'approccio alla vita messicani: l'ottimismo innato, l'attaccamento alla famiglia e in senso ancora più esteso alla propria comunità, la sicurezza che il mondo dopo la morte non è un qualcosa di tetro ma, al contrario, un'esperienza gioiosa e positiva. Tutto questo viene riproposto da The Book of Life con un linguaggio tanto semplice quando efficace.
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Oltre che un vero spettacolo per gli occhi, ciò che viene proposto è uno spaccato di vita impregnato dei sapori corposi di un popolo. L'effetto è notevolissimo, anche perché sorretto da un'impalcatura narrativa effervescente. Il triangolo amoroso che lega indissolubilmente Maria, Manolo e Joaquin è raccontato con una perizia ammirevole, soprattutto nella descrizione degli archi narrativi dei tre personaggi. L'affermazione della propria volontà all'interno di microcosmi che tendono a seguire le tradizioni in maniera fin tropo rigida è il tema portante del percorso che intraprendono, e le soluzioni che la sceneggiatura propone per sviscerare tale discorso non sono per nulla scontate, tutt'altro.
Cinema d'animazione con messaggi e tematiche decisamente adulte che però vengono veicolate anche verso gli spettatori d'età più giovane con una freschezza e un'inventiva degne di nota: questo è The Book of Life, nuovo esempio di come la capacità di raccontare le tradizioni e il modo di pensare/vivere di una civiltà può essere insegnamento universale e ricchissimo.