Si è conclusa la 13ª edizione del festival newyorchese fondato da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff con un grande successo italiano: Valeria Bruni Tedeschi, interprete del film Il capitale umano di Paolo Virzì, presentato alla kermesse, si è aggiudicata il premio come miglior attrice, spuntandola contro Fanny Ardant presente al festival con il film Bright Days Ahead. Nell’intervista che Valeria aveva rilasciato a La VOCE di New York aveva detto che il Tribeca porta fortuna, e in effetti la kermesse ha ricambiato il kudos. La giuria ha definito l’interpretazione della Bruni Tedeschi “Un ritratto elegante di una donna profondamente in conflitto come moglie e come madre, questa attrice ha plasmato una donna che combatte tra l’amore, la famiglia e il dovere. Ha la capacità di far convergere forza e fragilità con spontaneità, in maniera impetuosa e sottile nonché con grande autocontrollo”.
Quest’anno al festival sono stati presentati 89 lungometraggi e 57 corti da 40 paesi, i vincitori sono stati 12 film provenienti da 10 paesi. I trofei dei vincitori erano delle vere e proprie opere d’arte create da artisti contemporanei, tra cui Tim Barber, Tony Bennett, Stephen Hannock, Matthew Modine, Catherine Murphy, James Nares, Alexis Rockman, e Clifford Ross. La cerimonia di premiazione, avvenuta al Conrad Hotel e sponsorizzata dalla compagnia di telefonia mobile statunitense AT&T, è stata presieduta da Pat Kiernan.
Diverse giurie per ciascuna categoria hanno decretato i cineasti meritori. Zero Motivation vince come Miglior Lungometraggio Narrativo, prescelto dalla giuria in quanto “La pellicola segue delle giovani donne alla ricerca della propria identità in un mondo maschilista. La loro impresa è svolta con ironia, forza ed intelletto, qualità rispecchiate dalla regista. Crediamo vivamente che una nuova voce sia emersa”. Mentre il Miglior Documentario premiato è Point and Shoot, che a detta della giuria è “un film che crea le proprie regole, ritraendo un’incosciente generazione in maniera ambivalente e cupa”. Nelle altre categorie, Paul Schneider è stato premiato come miglior attore per la sua interpretazione di padre divorziato in Goodbye To All That. Ma vediamo nel dettaglio tutti i vincitori del Tribeca Film Festival 2014:
NARRATIVA
Premio Founders per il Miglior Lungometraggio Narrativo
Zero Motivation
Scritto e Diretto da Talya Lavie
Miglior Attore in un Lungometraggio Narrativo
Paul Schneider come Otto Wall
Goodbye to All That
Migliore Attrice in un Lungometraggio Narrativo
Valeria Bruni Tedeschi come Carla
Il capitale umano
Miglior Fotografia in un Lungometraggio Narrativo
Damian García
Güeros
Miglior Sceneggiatura in un Lungometraggio Narrativo
Guillaume Nicloux
The Kidnapping of Michel Houellebecq
Miglior Montaggio in un Lungometraggio Narrativo
Keith Miller
Five Star
DOCUMENTARI
Miglior Lungometraggio Documentaristico
Point and Shoot
Diretto da Marshall Curry
Menzione speciale della Giuria
Regarding Susan Sontag
Diretto da Nancy Kates
Miglior Montaggio in un Lungometraggio Documentaristico
Sabine Lubbe Bakker & Niels van Koevorden
Ne Me Quitte Pas
NUOVE CATEGORIE
Miglior Prima Regia Narrativa
Josef Wladyka
Manos Sucias
Miglior Prima Regia Documentaristica
Alan Hicks
Keep On Keepin’ On
Menzione Speciale della Giuria
Alonso Ruizpalacios
Güeros
Miglior Cortometraggio Narrativo
The Phone Call
Diretto da Mat Kirkby
Miglior Cortometraggio Documentaristico
One Year Lease
Diretto da Brian Bolster
Menzione Speciale della Giuria
The Next Part
Diretto da Erin Sanger
Premio Studentesco
Nesma’s Birds
Diretto da Najwan Ali e Medoo Ali
Menzione Speciale della Giuria
Cycloid
Diretto da Tomoki Kurogi
Premio Nora Ephron
Talya Lavie
Zero Motivation
PREMI HEINEKEN
Premio Heineken per la Miglior Regia Narrativa
Chef
Diretto da Jon Favreau
Premio Heineken per la Miglior Regia Documentaristica
Keep On Keepin’ On
ONLINE
Miglior Regia Narrativa
Vara: A Blessing
Diretto da Knyentse Norbu
Miglior Regia Documentaristica
Love in the Time of March Madness
Diretto da Melissa Johnson e Robertino Zambrano