L’adolescenza è un momento di passaggio e di scoperta che in tanti hanno provato a raccontare. Last Chance è uno spettacolo di teatro danza che porta in scena un momento di cambiamento e crescita nella vita di un giovane, interpretato da Collin Ranf, che si scopre omosessuale. Prodotto da Mare Nostrum Elements, lo spettacolo è in scena in questi giorni, fino a domenica, al Secret Theatre di Long Island City, nel Queens.

Collin Ranf (a sinistra) e Will Brown. Foto: Gisella Sorrentino
Scritto e diretto da Kevin Albert, il testo si concentra sull’idea della scelta, sul momento in cui ognuno di noi deve decidere chi essere in questo mondo. Il titolo dello spettacolo fa riferimento all’ultima possibilità di realizzare davvero se stessi, di fare la scelta giusta, prendendo spunto dalle parole pronunciate dalla madre del protagonista che, parlando del suo matrimonio (il marito e padre di Collin è interpretato da Nicola Iervasi), ammette di non aver assecondato il proprio vero io. La possibilità di Collin di esprimere la propria sessualità diventa così un modo, anche per la madre, di riscattarsi da una vita non realmente scelta ma subita. “Volevo raccontare una storia d’amore gay positiva, una storia di successo dove il protagonista riesce a trovare se stesso – ci ha spiegato l’autore, Kevin Albert – Collin vive quel momento della vita in cui devi decidere se fare una cosa o un’altra e fa una scelta positiva, sceglie di fare quello che sente. Volevo dire che per un giovane gay è possibile fare una scelta positiva e volevo raccontare quel momento di innocenza in cui quella scelta avviene. È una storia ideale, è quello che spero che siano le relazioni. Ma rappresenta anche la realtà di persone che hanno il coraggio di venire fuori da relazioni sbagliate e di trovare quelle giuste: questa è una possibilità che esiste per chiunque”.
Spiccano le interpretazioni di Carrie Ellmore-Tallitsch, intensa e al tempo stesso essenziale, nei panni della madre di Collin, e di Will Brown che interpreta il ragazzo con cui Collin scoprirà finalmente la sua sessualità. Molto evocativo il momento del congiungimento tra i due giovani, una danza sensuale che evoca la sessualità senza mai richiamarla in modo esplicito e allo stesso tempo rende in modo forte ed immediato l’idea della complicità nel percorso delle relazioni sentimentali.

Carrie Ellmore-Tallitsch e Nicola Iervasi. Foto: Gisella Sorrentino
In concomitanza con lo spettacolo, il Secret Theatre ospita HE, la mostra di fotografie di Gisella Sorrentino (guarda lo slideshow completo) che ritraggono gli stessi ballerini protagonisti dello spettacolo in un gioco di sovrapposizioni di immagini che mescola corpi e materiali. I fiori, la sabbia, il selciato, la corteccia di un albero, tutto diventa texture che si distende sui corpi dei ballerini in un’interazione organica. Gisella Sorrentino, che ha una passione e una passato nella danza, ha scelto i corpi dei danzatori per raccontare un aspetto dell’animo umano: “Volevo fare un lavoro sulla fragilità, sull’abbandono alle emozioni e sensazioni più primitive e ho voluto usare il corpo maschile perché l’abbandono all’amore è sempre raccontato come un aspetto della femminilità, ma ritengo che esita anche nella mascolinità”. Della stessa fotografa sono anche alcune immagini proiettate all’inizio e alla fine dello spettacolo. Fotografie che ritraggono i protagonisti evocando le paure legate al momento di perdita e di distacco raccontato nello spettacolo.