Chiara: Ti ricordi chi è la Tymoshenko?
Benito: Certo. La primo ministro ucraina che, dopo aver perso le elezioni, fu messa in galera dai comunisti.
Chiara: In galera perché?
Benito: La solita storia. Complotti politici, immagino.
Chiara: No. Ci fu un regolare processo. Fu condannata per corruzione. Aveva approfittato della sua posizione per diventare miliardaria.
Benito: Lo fanno tutti. L'occasione fa l'uomo ladro. Ma è ora libera di nuovo. Vedi? Chi vince con casini in piazza esce dalla galera nonostante le condanne.
Chiara: Perciò aizzava dalla sua comoda cameretta a fare un'altra rivoluzione contro il governo democraticamente eletto.
Benito: C'è riuscita. Hanno cacciato il governo comunista. Avrà ora una nuova occasione di diventare primo ministro.
Chiara: Dopo il lungo processo e tutti i dettagli delle truffe rivelate in pubblico? Non credo ci riesca. La stampa americana non l'appoggia più in Ucraina. Parlano di "kleptocracy". La sua e quella dei suoi alleati che vogliono, ora, di nuovo, il potere.
Benito: Kleptocracy?
Chiara: Abitudine al furto. Rubano sempre in quel paese.
Benito: Vedrai. Gli ucraini perdoneranno la bella donna con trecce bionde che organizzò bene la prima rivoluzione: quella "arancione". La definiscono ora "Principessa dei contratti gas".
Chiara: Non questa volta. Il New York Times ha descritto giorni fa il suo ritorno a Piazza Indipendenza. Discorso infuocato; accoglienza tiepida. La sua immagine è ora macchiata. Una oligarca fra gente affamata. Non sarà Primo Ministro di nuovo.