Viva L’Italia
Ci sono momenti della vita che ricordiamo con particolare piacere, si tratta di singoli momenti che ci confortano e ci fanno sentire vivi; uno di questi momenti è stato il recente concerto del Maestro Francesco De Gregori a New York, presso lo storico teatro Hammerstein Ballroom.
Il merito di questo è da attribuire alla Associazione Diplomatici che, nello spirito di formare le nuove generazioni per creare un cambiamento positivo nel mondo, dai cui il motto “Change the World”, ha reso possibile questo evento eccezionale, invitando mille studenti Italiani e aprendo le porte ad altri mille ospiti della comunità Italiana a New York.
Poteva trattarsi di un concerto come tanti di un artista Italiano a New York, ma alcune caratteristiche lo hanno reso un evento unico ed irripetibile.
Partirei dal fatto che il cantautore Francesco De Gregori, che da quasi 50 anni è un mito nel panorama musicale italiano, sta all’Italia come Bob Dylan all’America.
Le luci del suo show potranno non avere avuto effetti speciali e coreografie particolari anzi, era tutto piuttosto semplice, ma proprio per questo lo spettacolo si è incentrato sulle emozioni derivate dal profondo significato dei testi, che anche nelle canzoni che possono sembrare “leggere” non sono mai banali. E sopratutto dalla splendida interpretazione e timbro inconfondibile della sua voce.
Nelle balconate erano seduti circa mille studenti Italiani di un età che variava dai 16 ai 25 anni. Inizialmente pensavo che si sarebbero distratti pensando ai Maneskin o ad Achille Lauro, sono invece rimasto sorpreso dall’entusiasmo con il quale accompagnavano ogni canzone e, soprattutto, dal fatto che le conoscessero a memoria.
In platea c’era anche un meraviglioso misto d’Italia; ospiti di un po’ tutte le età e un po’ tutti gli accenti della nostra penisola, che parlavano a volte con un tocco di “Ita-n-glish” sparso qua e là.
Per tanti spettatori della mia generazione, durante lo spettacolo le sue canzoni ci hanno fatto rivivere bellissimi ricordi; per le nuove generazioni presenti in sala le sue canzoni faranno parte di futuri momenti da ricordare.
Per la prima volta, in quasi 30 anni trascorsi a New York, ho visto riuniti sotto lo stesso tetto di questo splendido teatro, il cuore e cervello d’Italia, come se stessimo viaggiando tutti insieme in “questo splendido mare”.
Francesco De Gregori è riuscito ad unificare l’Italia e gli Italiani, indipendentemente dalla regione di provenienza o professione, ospiti come L’Ambasciatore Italiano presso le Nazioni Unite, Maurizio Massari, Il Console Generale, Fabrizio Di Michele, l’attrice Isabella Ferrari con il marito regista, Renato De Maria, e tantissimi amici Italiani di ogni professione, dalla Moda, alla finanza, dal Food al real estate. Tutti accomunati dall’essere immigrati negli Stati Uniti e dall’amore per la nostra Patria.
Ci sono stati picchi molto emozionanti, come quando tutto il teatro ha cantato all’unisono, “La donna cannone” o “ Pablo” e ho notato anche con piacere come fossero presenti in sala molti ospiti stranieri, tutti accomunati dall’amore per il nostro Paese e per la nostra musica.
La delegazione Albanese della Rappresentanza presso le Nazioni Unite, la Console Austriaca, Mrs. Susanne Kirchgasse la quale, in un perfetto Italiano, mi diceva che è ora una nuova fan del Maestro De Gregori.
Momenti di leggerezza che ci hanno fatto stare bene insieme e che ci hanno distolto dal pensiero dalla pandemia, ma anche momenti profondi nei quali ad esempio durante la splendida esecuzione della canzone “Generale”, ci hanno portato a riflettere sulla difficile e delicata situazione della guerra in Ucraina.
De Gregori ci ricorda sempre che “la storia siamo noi”.
Ho avuto l’onore in questi giorni di potere conoscere di persona il Maestro Francesco De Gregori, e ho realizzato come solo una persona del suo intelletto, ma sopratutto della sua profonda umanità, che descriverei meglio come amore per il genere umano, avrebbe potuto scrivere ed interpretare con tanta passione le canzoni che abbiamo ascoltato in questa memorabile serata.
A conclusione del concerto il Maestro De Gregori è stato a grande voce richiamato sul palco da dove ha interpretato, mentre tutti eravamo in piedi ad applaudire e cantare, come fosse diventato per quella sera il nostro nuovo inno nazionale: Viva l’Italia!!
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