Sabato, 19 febbraio, sarà rappresentato al Teatro Massimo di Palermo Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti di Giuseppe Verdi, nella celebre classica regia, scene e costumi di Sylvano Bussotti e nell’ allestimento del Teatro Regio di Torino. L’eccezionalità dell’evento sta nella presenza di Placido Domingo che, all’apice della sua lunghissima carriera, diretto da Francesco Ivan Ciampa, darà voce, in qualità di baritono, al protagonista.
Tutto cominciò in una splendida serata del 7 febbraio 2019, quando alla Royal Opera House di Muscat in Oman debuttò con La traviata l’Orchestra e Coro del Teatro Massimo di Palermo, con Placido Domingo, per le recite del 7 e 9 febbraio nel ruolo di Germont e nella veste di direttore il 10 febbraio, in un particolare allestimento della Los Angeles Opera. Il Massimo vi ritornava in tournée, dopo il successo dell’11 maggio del 2016 con La fille du régiment nell’allestimento di Franco Zeffirelli, protagonista il soprano palermitano Desirée Rancatore.
Questo primo successo del Teatro Massimo fu propiziato da Francesca Campagna, di radici prizzesi, senior artistic manager della Royal Opera House di Muscat dal 2012 e dal 2019 consulente, creatrice in campo internazionale del primo teatro d’opera in Medio Oriente. Trampolino di lancio per la manager era stata la nomina da parte del sovrintendente Francesco Giambrone a Consultant for International Projects della Fondazione Teatro Massimo, carica che ricopre ancora e che l’ha portata a Guest Lecturer dell’Accademia Teatro alla Scala, ad Advisor for International Projects della New York City Opera. Documenta le doti di Francesca che dobbiamo ringraziare per questa promozione nel mondo del teatro (tournée anche a Tokyo il 18 giugno 2017, sempre La traviata e sedici minuti di applausi alla Rancatore), la recente nomina nel settembre 2019 a General Director at Center for Contemporary Opera di New York, prima donna nei suoi 37 anni di attività.
Fu comunque in quella memorabile serata del 2019 che il sindaco di Palermo Luca Orlando e il sovrintendente Francesco Giambrone invitarono Domingo a Palermo. Allora l’artista rivolse un messaggio a Coro e Orchestra del Teatro che lavoravano con lui a Muscat e al pubblico del Teatro Massimo: «È per me una grande gioia lavorare con voi alla Royal Opera di Muscat in una produzione di La traviata diretta da Marta Domingo, mia moglie. Canterò due recite e avrò anche il piacere di dirigervi ancora una volta, perché se ricordate abbiamo fatto insieme della bella musica a Firenze con Il Volo», riportò l’ANSA.
Infine gli auspici si realizzeranno sabato prossimo con la presenza al Teatro Massimo di Placido Domingo nel ruolo a lui assai caro del Simon Boccanegra di Verdi. Ieri Domingo è stato accolto, assieme ai due sovrintendenti, Francesco Giambrone uscente per nomina all’Opera di Roma e il maestro Marco Betta subentrante nella carica, dal sindaco Orlando che a nome della città entusiasta e come primo atto di accoglienza gli ha chiesto la firma del libro degli ospiti di onore e gli ha donato la medaglia della città: «Al maestro Domingo, con grande ammirazione e gratitudine per la sua presenza in città nel nostro magnifico Teatro Massimo, ho consegnato la medaglia della Città di Palermo. Placido Domingo rappresenta, nei suoi diversi aspetti in qualità di cantante e direttore d’orchestra, l’opera lirica a livello mondiale». L’artista, abbagliato dal Massimo (“Che storia, questo teatro”), scrive nel libro d’onore l’eccelso elogio per la città, con l’accenno alla celebre aria Et toi, Palerme, ô beauté qu’on outrage, O tu, Palermo, terra adorata, dall’opera della stupenda inaugurazione di questo anno operistico 2022, Les vêpres siciliennes di Verdi: «Che grande emozione – ha scritto il baritono nel registro – trovarmi a Palermo e in questo Teatro Massimo unico in bellezza e tradizione. “Oh tu Palermo terra adorata” (ha scritto Verdi!). Con profonda amicizia».