Jimmy Carter è stato il 39° presidente degli Stati Uniti e il 1 ottobre prossimo compirà 95 anni. Il 9 settembre scorso è uscito negli Stati Uniti il docufilm “Jimmy Carter: Rock & Roll President” della regista Mary Wharton, che offre un ritratto del presidente poco noto.
Il presidente degli Accordi di Camp David
Tutti conoscono, pregi e lacune del Presidente, protagonista degli Accordi di Camp David, dei Trattati del Canale di Panama e che ha gestito la drammatica crisi degli ostaggi in Iran. Il presidente della promozione dei diritti umani nel mondo, attività per cui conquistò anche il premio nobel per la pace nel 2002
Carter e gli amici della scena rock nazionale
Molti di meno conoscono il suo stretto legame con molti artisti della scena rock nazionale di quegli anni, artisti che in molti casi hanno partecipato alle sue campagne elettorali, aiutandolo, aggiunge qualcuno, a conquistare la Casa Bianca nel 1977. Il documentario, molto atteso, racconta insomma, del ruolo significativo che ha giocato la musica nella vita e nel lavoro del presidente Carter.
Eppure non si sarebbe detto che il mite Jimmy, che non ha ispirato certo lo spirito di ribellione del rock ‘n’ roll, fosse stato invece, cosi amato dai protagonisti della scena rock di quegli anni. E parliamo di nomi come Bob Dylan, Willie Nelson, Garth Brooks, Roseanne Cash, Paul Simon Ma anche di Nile Rogers e il frontman degli U2 Bono.
Nel film, pieno di immagini d’epoca, anche inedite, oltre allo stesso Jimmy Carter, si possono ascoltare le testimonianze di, Bob Dylan, di solito reticente a partecipare ad operazioni del genere, Madeleine Albright e tanti altri.

Una delle cose che ha tenuto gli americani insieme è stata la musica
“Jimmy Carter: Rock & Roll President” inizia con un filmato d’archivio di Carter che cita proprio Bob Dylan in un famoso discorso del 1976. Poi le immagini tornano ai giorni nostri, nella casa dell’ex presidente che fa suonare un vinile di Dylan. “Una delle cose che ha tenuto gli americani insieme è stata la musica che abbiamo condiviso e amato” spiega mentre risuonano le note della celebre “Mr Tambourine Man”.

Il rapporto con il mondo complesso della musica
Eppure Carter non è stato il primo presidente a cercare una sponda con il mondo complesso e scivoloso della musica, che in quegli anni era, per molti aspetti, musica di protesta. Pure John F. Kennedy tentò questa strada con la sua amicizia con Frank Sinatra, anche utilizzando “High Hopes” come colonna sonora per la campagna elettorale.
Jimmy Carter è stato il primo politico mainstream
Nel documentario “Jimmy Carter Rock & Roll President”, la regista Mary Wharton insiste proprio su questo punto, sostenendo che Jimmy Carter sia stato il primo politico mainstream che ha saputo allinearsi in modo massiccio e genuino con il rock ‘n’ roll e la musica della controcultura.
Jimmy Carter: Rock & Roll President | Official Trailer